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mercoledì 4 marzo 2015

Osservare, Imparare e Mettere in Pratica

In questo mondo in cui la tecnologia è parte integrante della nostra vita, è necessario essere compententi sotto i più svariati aspetti. In ambito commerciale, scientifico, umanistico e legislativo l'incompetenza può rivelarsi dannosa per la nostra vita e per il nostro futuro. Abbiamo sempre avuto la tendenza a controllare la nostra vita e il nostro destino, e il controllo che abbiamo via via sviluppato sull'ambiente che ci circonda è una prova della nostra abilità a sviluppare competenza. Per essere competenti è neccessario osservare, studiare e fare pratica. Tre pratiche da vedere nel dettaglio.


Osservare: vedere ciò che noi stessi vediamo, non quello che qualcun altro ci dice di vedere. Guardiamo direttamente le cose, la vita e gli altri, senza ombra di pregiudizio, paura o interpretazioni altrui. Grazie all'osservazione si possono smontare menzogne, simulazioni, si possono risolvere enigmi. Quando ci troviamo di fronte a cose confuse o apparentemente intricate, fermiamoci e guardiamo, a volte un semplice soffermarsi a guardare rende le cose ovvie e di conseguenza si può trovare la soluzione ad alcuni problemi. La vera competenza è basata sulla capacità di osservare, una condizione che può darci sicurezza e abilità.

Imparare: il processo dell'apprendimento consiste nell'esame dei dati disponibili, separando il falso dal vero, l'importante dal non importante, arrivando così a trarre e mettere in pratica delle conclusioni. Se si accettano ciecamente fatti o verità che non ci sembrano veri o che ci appaiono falsi solo perchè ci viene detto di fare in un certo modo, l'esito di ciò che facciamo può essere negativo. E' pur vero che una parte dell'apprendimento comporta la memorizzazione di alcune regole, ma anche in questo caso bisogna sapere a cosa serve il materiale, come e quando usarlo. Imparare non singifica semplicemente accumulare dai su dati, ma nell'acquisire nuove nozioni  e scorprire nuovi modi per fare le cose. Solo gli arroganti sono convinti di non aver nulla da imparare, quindi sono ciechi e pericolosi.

Far pratica: l'istruzione dà i propri frutti quando viene messa in pratica. Qualsiasi attività, abilità o professione va messa in pratica e questo avviene con il costante esercizio. Perciò abilità e destrezza devono essere portate ad un ritmo adeguato all'epoca in cui viviamo. Si può essere più o meno portati per alcune attività ma è la pratica che ci fa diventare talentuosi. Osservare, imparare, capire e fare è questo alla fine che ci rende migliori.


Sei Giocattoli del XXI secolo per Bambini del XXI secolo

Grazie al facile accesso alla tecnologia e ai dispositivi digitali, i bambini di oggi sono molto più smaliziati, sofisticati e tech- oriented, oggi si dice così, di quanto non lo fossimo noi. Allora come dovrebbero essere i loro giocattoli? Fantascientifici a dir poco. Beh, girellando per il web ho trovato alcuni esempi di giocattoli adatti ai bambini di oggi, meno tecnologici di quanto ci si aspettterebbe, ma che stimolano l'intelligenza, il rispetto dell'ambiente e delle diversità.

  1. SKOOG: per far uscir fuori il musicista che alberga dentro i nostri bambini c'è  Skoog, un cubo che, toccato, spremuto, sfiorato e strizzato crea melodie e suoni precaricati da un computer. La prima versione di Skoog è stata inventata da un team dell'Università di Edimburgo per bambini con bisogni speciali come autismo, paralisi cerebrale, sindrome di Down e disabilità visiva, ora Skoog concede a tutti la possibilità di diventare musicisti.


2. CELESTIAL BUDDIES: si tratta di  peluches che rappresentano tutti i pianeti e le loro dimensioni sono in scala. I ragazzi possono conoscere divertendosi il Sole, la Terra, Marte, Venere e il resto del sistema solare. Ogni peluche è dotato di un tag che rappresenta effettivamente il pianeta ed alcune sue peculiari caratteristiche,molto più di un semplice giocattolo.



3. KIT CARTA RICILATA:  sia i bambini che gli adulti grazie a questo kit possono riciclare la carta trasformandola in nuova carta artigianle. I bambini possono prendere vecchi giornali, sacchetti di carta da imballaggio e di generi alimentari e creare un impasto di pasta di carta che viene posto in un vassoio- setaccio e poi pressato con un attrezzo speciale.


 


4. GOLDIEBLOX : GoldieBlox è  un gioco di costruzioni per bambine che attraverso il libro incluso e le istruzioni della protagonista, Goldie, stimola a costruire varie cose. Ottimo per incentivare la creatività femminile






5. IL GIOCO DELL'EMPATIA: si tratta di un puzzle  composto da pezzi legno astratti con diverse texture, colori e forme che si combinano in centinaia di modelli diversi. Il gioco inizia quando uno o più giocatori abbiano creato una forma, che descrivono a uno o più giocatori (con pezzi sciolti, identici), affinché essi possano ricreare quel disegno esatto. La sfida supplementare è che ognuno è bendato e può utilizzare solo le parole per descrivere queste forme. Il gioco è orientato a bambini e adulti.


6. LE BAMBOLE DELLA DIVERSITA':  queste bambole sono ispirate a ragazze reali in tutto il mondo; come Consuelo dal Messico, Rahel dall'Etiopia e Shola dall'Afghanistan. Le bambole non sono solo divertenti per giocare, per ogni acquisto un dollaro viene donato a programmi che supportano i bambini nella regione di quella bambola. Un ottimo modo per imparare come vivono le altre persone nel mondo  ed educare i giovani alla diversità.

martedì 3 marzo 2015

Come togliere le Macchie di Ruggine

Le nonne sono una miniera di consigli utili,  efficaci quanto antispreco ed ecosostenibili. Così quando le vediamo intente a fare i "mestieri", dovremmo sempre stare attente ad osservare e soprattutto chiedere. Ad esempio quando si tratta di macchie sugli abiti, è possibile non ricorrere all'uso dei detersivi, ma a piccoli rimedi naturali con ciò che è presente in dispensa. Un esempio? Le macchie di ruggine, l'incubo di ogni massaia.


Primo metodo: costituito da sale fino e succo di limone. Applicare del sale fino e abbondante succo di limone sulla macchia, e lasciar agire per almeno un paio d’ore. Il capo non va risciacquato ma va lasciato asciugare al sole. C'è anche chi sostiene che  si debba tamponare il sale (attenzione, non spazzolare!) e poi risciacquare il capo con acqua fredda prima di stenderlo. E' probabile che sia necessario ripetere l'operazione, ma se la macchia è invece sparita, si procede al lavaggio del capo come d’abitudine. Allo stesso modo funziona anche il succo di lime.

Secondo metodo: costituito da bicarbonato di sodio e acqua. Si può creare una pasta lievemente abrasiva, a base di bicarbonato di sodio e acqua, oppure si può applicare il bicarbonato direttamente sulla macchia e strofinando con uno spazzolino, una piccola spazzola o la polpa di una patata. Attenzione a non imprimere troppa forza, soprattutto sui tessuti delicati come la seta. Lasciar agire per qualche ora.

Terzo metodo: detersivo per i piatti. Può risultare efficace anche il detersivo per i piatti si è rivelato un modo efficiente di ripulire i vestiti o la tappezzeria macchiata dalla ruggine. Scioglire un cucchiaino di detersivo per i piatti in un bicchiere di acqua tiepida, sfregare con uno spazzolino e una spazzola e poi mettere il capo a stendere. Ripetere l’operazione oppure lavare il capo, a mano o in lavatrice.

lunedì 2 marzo 2015

Piselli odorosi fatati-Abracadabra

Da sempre i fagioli e i piselli sono associati alla dea Madre Terra. I fagioli in particolare emanano un profumo inebriante e rappresentano lo stupefacente raccolto della natura. Il pisello odoroso, una versione puramente ornamentale e molto profumata, costituisce un legame speciale fra la nostra terra e il mondo delle fate e degli spiriti. Per ingraziarvi la buona sorte provate questo incantesimo, e prima che siano trascorse due settimane dalla comparsa del primo fiore, essa vi arriderà.


Occorrente: un pacchetto di semi di pisello odoroso (di qualsiasi colore), un fermacapelli elegante
Piantate la vostra messe di piselli odorosi in un luogo spciale; in vasche o cassette da fiori, oppure in piena terra, ma qualunque sia il posto, dovrà essere riservato esclusivamente ai piselli. Mentre seminate, dedicate ciascun seme alla dea Madre Terra (o chiamatela con il nome che preferite). Curate e annaffiate i vostri semi amorevolmente, e ogni giorno recitate per loro un pensiero, finchè non germoglieranno.

La prima sera in cui i fiori saranno sbocciati, inspirate il loro profumo nel profondo dell'anima, e infondetevi di queta fragranza tutto il corpo, fino alla punta dei piedi, ringraziando madre natura per la sua munificenza. Chiedetele di poter avere una vita così, arricchita di cose dolci e amabili scaturite da piccoli gesti felici. Chiedetele che la sorte vi arrida, oppure esprimete un desiderio particolare.

Ora tagliate un fiore prefertto e mettetelo in un posto in casa dedicato a Madre Terra. Ogni giorno sostituite il fiore con un altro, altrettanto perfetto, appuntando quello del giorno prima ai capelli o all'occhiello. Dopo una settimana, coglietene un mazzolino, sistematelo nel posto speciale in casa e fissatelo con un fermacapelli, dicendo a Madre Terra che si tratta di un dono per le sue chiome, Entro un'altra settimana la vostra sorte avrà uno sviluppo positivo o il vostro deiderio sarà esaudito.

Essere attivi e abbandonare la Pigrizia

Se noi siamo siamo consapevoli del fatto che non sempre il lavoro è piacevole, è pur vero che condurre un'esistenza senza scopo, pigra ed annoiata è fonte di infelicità. Avrete anche voi constatato che si può in qualche modo alleviare un dispiacere semplicemente lavorando di buona lena a qualcosa.


Il morale sale quando si consegue un risultato, quindi quando si produce qualcosa ci sentiamo decisamente meglio, siamo soddisfatti. Le persone pigre scaricano il fardello del lavoro su quelli intorno a loro, hanno la tendenza a sovraccaricare gli altri.

Del resto andare d'accordo con le persone pigre è difficile. Oltre ad essere deprimenti, possono essere anche un po' pericolose, sono inaffidabili. Ma una soluzione c'è e consiste nel tentare di persuaderle a decidere di fare qualcosa e metterle all'opera, se non altro per dimostrare loro che taluni benefici derivano da un lavoro che porta ad una produzione reale.


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