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sabato 9 febbraio 2013

NON CONOSCO PERDONO


Non conosco perdono,
non ne sono più capace,
non perdono,
non perdono il male che mi è stato fatto,
gratuito,
arrivato così,
da persone come banderuole,
che non conoscono costanza,
che non conoscono moralità,
che  usano,
che si approfittano,
che illudono,
strateghi d'inganno e finzione,
maestri d'ipocrisia.
Non conosco perdono,
quando ho perdonato
la ricompensa è arrivata sulle ali della menzogna.
Non perdono,
nella mia mente i fatti,
non perdono,
aspetto.





10 commenti:

  1. Idem!!! Stasera cara siamo sulla stessa onda!!! Forse lo siamo sempre...state!!! Complimenti cara Silvia!!!

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  2. strateghi d'inganno e finzione,
    maestri d'ipocrisia.

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  3. Grazie Massimo, hai capito perfettamente

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  4. Si dovrebbe perdonare...!!!!!Soggettiva l'azione, ma dimenticare ..MAI!
    Tenerne buone memoria ci fa stare all'erta, sono ben mascherati e dobbiamo stare attenti.
    Un abbraccio grande cara Silvia.

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  5. Ciao Silvia,
    potrei scrivere un libro su questo argomento!
    Mi limito a dirti che purtroppo siamo circondati da questo tipo di persone.
    Non perdono più neanche io e, mi baso sui fatti non più sulle parole.
    Un abbraccio

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  6. Grazie Marly, il perdono infatti lo si riserva a chi lo merita

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  7. ... Posso perdonare chi si pente ... ma dimenticare no, non ne sono capace ...Un abbraccio Silvia e grazie per ciò che ogni giorno ci doni.

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  8. aspetto.

    Dicesti ho perdonato.
    Gli occhi due fontane.
    Per ripagarti, stamane
    di nuovo infinocchiato.

    :)

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  9. Silvia non conosce perdono, ed è già un ossimoro. Chi scrive parole così sa bene cos'è il perdono, ed ha perdonato, ne sono convinto, nella sua vita così tanto da esserne esausta. Dire di non conoscere una cosa implica la contraddizione insita nella dichiarazione stessa. Devi conoscerla per non conoscerla. E quella di Silvia è una difesa, sua e nostra, che quotidianamente ergiamo per salvare la nostra vita. Chi non perdonasse mai, infatti, non riuscirebbe a vivere. Il passare oltre è ciò che ti consente di proseguire, di guardare ad altre cose, più alte, più valide, più degne della nostra attenzione.
    E la cifra poetica di una donna sensibile come Silvia traspare dalle sue parole, insieme alla sua sofferenza, che impregna ogni suo vocabolo, sofferenza sua e nostra. La difesa è farne poesia, o rodere dentro fino a bruciarsi.
    Ma dentro sé stessa Silvia non ha tizzoni anneriti, ha un'anima che ama e vuole amare, Ha un'anelito di speranza, guarda e spera in un mondo migliore, anche se scuote a volte la testa, delusa e sconcertata.
    Silvia odia le cose che odiamo tutti, l'ipocrisia, i voltagabbana, chi non dice quello che pensa e chi non pensa a quello che sta dicendo.

    Silvia aspetta.
    E la sua chiusura è un messaggio di speranza, è la transustazione dell'animo che vive, e non ragiona di metafisica o di dinamiche celesti, ma che vuole vivere.

    La tua poesia mette un leggero brivido al cuore. Abbassa la temperatura, e, leggendola viene voglia di abbracciarti forte e di dirti: "Nessuno conosce il perdono come propriamente dovrebbe. Non potremmo vivere se così fosse, saremmo annichiliti da ogni lordura del mondo - Ma, insieme, cerchiamo di conoscere e praticare la saggia arte di guardare oltre e di andare avanti".
    Andare avanti... andare avanti... ognuno col suo grande o piccolo carico di cose perdonate e da perdonare.

    Grazie, Silvia, per le emozioni che trasmetti.

    Rudy
    @rudydimaggio

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  10. La semplice ma corposa poesia di Silvia Lazzerini: Non conosco perdono, non ne sono più capace, non perdono, non perdono il male che mi è stato fatto, gratuito, arrivato cosi...La ritengo di grande attualità, dopo le uccisioni in Francia e in molte altre parti del Mondo, da individui, che uccidono in nome di un loro dio di Giustizia...Cosa fare ??? ...
    Aspettiamo il Giudizio Universale, a questo punto forse più vicino che mai.

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Qualunque sia la modalità che vi ha portato su questa paginetta, vi invito a restare e a leggere i miei racconti e le mie poesie.
Cerco di comunicare tutta me stessa e spero che le mie emozioni arrivino anche a voi.
Lasciate traccia del vostro passaggio, un commento o anche solo una parola, sapere che anche una frase o un solo verso vi ha lasciato qualcosa significherà aver toccato le corde del vostro cuore.
Buona lettura,
Silvia

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