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domenica 2 agosto 2015

Canis a non canendo

Fra i miei tanti interessi non poteva mancare l'amore per la lingua latina, di cui, ai tempi del liceo, ho odiato fortemente la "consecutio temporum" e relativa sintassi, perchè, come è logico, quando si deve studiare, non sempre apprezziamo la sottigliezza e l'eleganza di certe materie.

Con il tempo poi, anzi diciamocela tutta, con la vecchiaia, ci si ammorbidisce e ci tornano alla memoria frasi e motti che ci hanno fatto penare a scuola, ma che poi ci sono risultati utili in seguito.

Uno di questi è Canis a non canendo ovvero chiamato cane perchè non canta (derivato da Marco Terenzio Varrone De lingua Latina), un esempio di etimologia cervellotica, per rimarcare una spiegazione paradossale e particolarmente poco credibile di un fatto.
Ovviamente qui non posso citare gli improperi che mi uscirono dalla bocca ai tempi in cui fui costretta a tradurre questo adagio; allora internet non c'era, esisteva solo il caro vecchio vocabolario, che pareva ripetere, mentre lo sfogliavo, le esortazioni della professoressa: "Coraggio ragazzi, sul vocabolario c'è scritto tutto, basta saper guardare"........


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