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lunedì 21 marzo 2016

Psicopittografia, la coscienza di ciò che siamo


Con una solida coscienza di ciò che siamo e di ciò che possiamo essere, diventiamo dei maghi in grado di creare il tip odi vita che desideriamo realmente. Lewis Mumford afferma: "Solo coloro che hanno acquisito la conoscenza di sè e si sforzano costantemente di applicarla nella vita giornaliera, sono in grado di dominare le loro reazioni automatiche e di raggiungere i limiti del proprio ideale".

Molte persone reagiscono in due modi diversi a proposito dello studio dell'IO. Vi è chi afferma: "Non è necessario che io studi me stesso. Io mi capisco perfettamente". Si tratta in questo caso di una profonda disperazione, accuratamente mascherata da una falsa gaiezza. Ma per raggiungere una reale conoscenza di noi stessi dobbiamo dapprima ammettere onestamente che noi non ci conosciamo. Epitteto, il filosofo greco, l'ha detto molto tempo fa: "Nessuno può mettersi a imparare ciò che crede di sapere già".

All'altro estremo vi sono coloro che esclamano: "Non riesco a capire ciò che mi rende nervoso".
E' strano che noi siamo attratti dal subcosciente negativo, mentre la mente ci sfugge. Noi discutiamo una conoscenza pratica di noi stessi che ci possa offrire il massimo dei vantaggi. A questo livello più elevato del pensiero, un uomo possiede un coraggio e una fiducia in sè d'una qualità sorprendente.

1 commento:

Qualunque sia la modalità che vi ha portato su questa paginetta, vi invito a restare e a leggere i miei racconti e le mie poesie.
Cerco di comunicare tutta me stessa e spero che le mie emozioni arrivino anche a voi.
Lasciate traccia del vostro passaggio, un commento o anche solo una parola, sapere che anche una frase o un solo verso vi ha lasciato qualcosa significherà aver toccato le corde del vostro cuore.
Buona lettura,
Silvia

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