hanno il gusto dell'acqua di mare,
scivolano sulle guance in un unico rivolo,
come le ondine che si infrangono sulla battigia.
Riempiono gli occhi all'improvviso,
come quando si riempie un vaso di cristallo con un flusso d'acqua troppo forte,
si soffermano un attimo nella rete delle ciglia e poi cadono giù.
Scavano un invisibile solco sulle guance e la pelle lì sembra ritirarsi,
come l'anima disperata che vuol fuggire dal dolore che la tiene prigioniera.
Le lacrime sono salate,
anche quelle che esprimono la gioia, che esplodono come un fuoco d'artificio,
per quell'incontenibile sensazione di felicità che trabocca dal cuore,
per quella leggerezza che le lacrime di gioia donano a tutto il nostro
essere e ci fanno volare in quel cosmo pieno di luce
che si chiama felicità.
ciao ho passato una mezzoretta a leggere serenamente un pò in quà e un po là complimenti, ti auguro delle buone feste ciao Giovanni.
RispondiEliminaGrazie Giovanni per i complimenti, e per il commento. Mi auguro di trovare altre tue riflessioni. A presto
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