Tu mi guardavi,
con occhi nuovi al mondo,
Io ti parlavo,
dell'ira funesta di Achille,
del canto delle Sirene di Odisseo.
Tu mi guardavi,
leggendo le sillabe delle mie labbra,
Io raccontavo,
di mari e di tesori,
di pirati e isole.
Tu mi guardavi,
consapevole del mio canto.
Io ti cullavo,
e tu pian piano scivolasti al sonno.
Che dolcezza infinita! Bellissima :)
RispondiEliminaLusingata Limpha
EliminaChe stupenda poesia :)
RispondiEliminaGrazie infinite Donatello
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