Ma poteva un tale momento di serenità durare a lungo? Il due di picche era in agguato, avvezzo com'era all'arte venatoria, infatti quella calma dorata fu spezzata improvvisamente dall'arrivo di due attempate signore, che, dopo aver scosso selvaggiamente la porta dell'headquarter perchè ignoravano l'esistenza del campanello, entrarono e si misero di fronte al desk.
Zoe le salutò con grazia e gentilezza, mentre osservava il loro buffo abbigliamento, tutto pizzi e svolvazzi, farpali e fiori, ma più di ogni altra cosa Zoe si chiese come facessero a camminare con decollétée con tacco senza calze considerando l'età e la tipologia di piede, ma non fece in tempo a rimuginare su questo perchè fu investita da un'acutissima esclamazione: "Ma buongiorno bella "ragassa", abbiam prenotato l'armadietto numero uno!"
I decibel di quella voce erano così alti che Zoe ne fu spettinata, ma capì immediatamente che quelle erano le famose sorelle Ceramistioli, già note a Charlie per i loro bagni in piscina senza veli. Zoe prese immediatamente il registro degli armadietti e segnò appunto, l'affitto del numero uno, prese le chiavi e le consegnò, chiedendo se intendevano pagare subito o meno. Non l'avesse mai chiesto, la signora prese fiato, parecchio fiato e poi esordì così: "Pago con carta di credito bella "ragassa"!!" provocando un trauma ai timpani di Zoe che, per un po' di pace per i suoi padiglioni auricolari fece scivolare il pos sul banco del desk come se fosse una birra.
Ma non finì lì purtroppo, perchè l'arzilla e moderna Ceramistioli, interrogò Zoe su una questione che le stava molto a cuore: "Può dirmi bella "ragassa" se il nostro amato bagnino Mitch c'è? Dovrei chiedergli un piacere per mia sorella". Ovviamente Zoe confermò la presenza di Mitch, il coraggioso guardiano dell'incolumità degli ospiti, cosa che entusiasmò non poco la nostra soprano che continuò: "Vorrei che gonfiasse i braccioli per mia sorella e si bagnasse con lei, perchè ha difficoltà in acqua".
Zoe le rispose che certo Mitch ne sarebbe stato entusiasta, e si offerse anche, pur di non ricevere altri traumi alle orecchie, di chiamarlo un momento perchè potessero accordarsi. Ma la nostra signora non aveva ancora finito e per essere ligia al dovere dichiarò il numero del posto macchina presso cui aveva parcheggiato la sua Golf rossa fiammante. "Ho messo la macchina al numero 65" urlò come se Zoe fosse dura d'orecchie. "No signora, i posti sono il 58, il 59, il 60 oppure quelli dietro lo stabile" rispose Zoe " La sposto immediatamente" e la svolazzante donnina e uscì.
Dopo poco fece ritorno e come se avesse un megafono in bocca : "Ho messo la macchina al 72". Un po' basita, Zoe replicò: "No signora i posti sono il 58, il 59, il 60 oppure quelli dietro lo stabile" e nuovamente: " La sposto subito". E via fuori dall'headquarter. Passarono almeno dieci minuti e la signora Ceramistioli tornò rinfrancata dicendo: "Ho messo la macchina al 55".
A Zoe venne il magone e le si strinse la gola (ma che aveva fatto di male?), riprese fiato, si calmò e ripetè: "No signora, forse mi sono spiegata male, i posti sono il 58, il 59, il 60 oppure quelli dietro lo stabile". Finalmente alla vispa donnina si illuminarono gli occhi, aveva capito! "La sposto immediatamente!"
Urrà, pensò Zoe, ce l'ho fatta, ha capito. Al ritorno, la beneamata con sicurezza e soddisfazione escalmò: "Ho messo la macchina al 56!". Noooooooooo, ma non era possibile, Zoe stava per cadere in una crisi nervosa senza pari, che fare? Come stimolare i neuroni arrigginiti di quella donna? Idea! "Fantastico signora, ma mi lasci le chiavi della macchina, sa, casomai arrivasse qualche altro ospite che avesse difficoltà a fare manovra". E fu così che tutta felice, la signora Ceramistioli salì con la sorella a cercare il suo pupillo: il bagnino Mitch.
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