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lunedì 29 ottobre 2012

LA STANCHEZZA IMPERANTE




01/11/2007

In questo periodo mi sembra di vivere ai confini della realtà.
Il lavoro sembra diventato un tour de force continuo, praticamente vivo in ufficio. Qualcuno potrebbe obiettare che, chi lavora nel turismo, lavora nei giorni in cui il resto del mondo fa festa; vero, ma secondo me c'è modo e modo di lavorare. Inutile voler fare le nozze coi fichi secchi, dove lavoro io è opinione comune ormai che c'è bisogno di altro personale, ma i titolari da quell'orecchio sono sordi spaccati. Siamo solo due a dividerci fra la reception, il back office, il bar (all'occorrenza), l'amministrazione, le manutenzioni ordinarie...e chi ha fantasia aggiunga pure qualcosa. Il relais è aperto tutto l'anno, con una grande affluenza di clienti di provenienza intercontinentale, raffinata e ricca. Allora perchè non provvedere a inserire un bel portiere notturno? Perchè stanotte a mezzanotte devo prendere la macchina, farmi trenta minuti di viaggio, arrampicarmi sulla collina e aspettare gli amici del capo in arrivo dalla Spagna? Ogni lettore può benissimo pensare che c'è anche una bella convenienza. E invece no! Sia io che la mia collega siamo impiegate part-time per la cronaca ufficiale, ma full time per gli interni. E come mai devo lavorare tutte e dico tutte le Domeniche dodici ore al giorno tutto l'anno? Non dovrebbero esistere i turni? Sono arcistufa, stanca, non ho più una vita; e come si fa ad averla, quando con il turno del pomeriggio sai quando entri e non sai a che ore esci? E se fai il turno di mattina sai a che ore entri e magari esci dodici ore dopo rimbambito? E le gratificazioni dove stanno di casa? Mai avuto un grazie o un complimento. Blah.

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Silvia

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