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martedì 20 novembre 2012

LA DONNA SELVAGGIA


Viaggio spesso all'interno di quel bosco buio, fitto e pericoloso che è la mia psiche. Vi trovo cadaveri della mia natura più vera, quella che troppo spesso ho sacrificato alla logica, alla razionalità, alla necessità,  lasciando che la mia voce interiore venisse spenta in nome del "fare buon viso a cattivo gioco", o ancora peggio cercando di uniformarmi a regole che mi facessero apparire così come gli altri volevano  che fossi. 
Le ossa di quei cadaveri sono sempre lucide e bianche e risplendono lo stesso nella tenebra del bosco, lasciandosi osservare a lungo. Ed è da questa attenta osservazione che ho capito che non è così che funziona. Ma non funziona per me come non funziona per tutte le donne. 
Dentro ognuna di noi risiede, nascosta, braccata, ghettizzata, fatta oggetto di dannazione e condannata dalla nostra stessa inquisizione, una voce interiore, una LOBA (una lupa), una BABA JAGA (una strega maga) che governa da millenni la nostra istintualità. 
E' lei quella vocina flebile flebile che sentiamo dentro di noi, quella che ci avverte per metterci in guardia e che altrettanto spesso ignoriamo facendo sì che il nostro io rimanga monco.
La natura istintuale della donna è stata emarginata nel corso della storia e la storia stessa ce lo dimostra, dedicando ben poco spazio se non in rari casi alle donne. 
Siamo ancora oggetto di schiavitù, nonostante ci si illuda di aver fatto grandi progressi nel campo dell'autodeterminazione, dell'indipendenza e della parità. 
Siamo tutt'ora trattate come oggetti, e come tali subiamo violenze di ogni genere: fisiche e psicologiche.
Ne ho preso formalmente coscienza scorrendo le pagine di un libro interessante: "Donne che corrono coi lupi" di Clarissa Pinkola Estes, studiosa che, nel corso di un ventennio, ha raccolto un patrimonio di fiabe, miti, racconti popolari costruendo un'interessante interpretazione psicoanalitica, elaborando una serie di archetipi femminili e volendo in questo modo aiutare tutte le donne a recuperare l'istintualità e la capacità di vedere oltre, propria della natura femminile. Vediamo come. Siete d'accordo?

2 commenti:

  1. BRAVA! leggo e rileggo questa tua e nostra condizione che ha volte ci ritroviamo, inconsapevolmente o bò! colpa di un cuore bisognoso d'amore e affetto,mistero! anche se ci sono tante risposte, noi per istinto seguiamo le difficoltà o forse sono loro a inseguirci? ad ogni modo mi rispecchio in quello che dici, e tu hai dato il concetto giusto! mentre se mi esprimevo al mio modo... pure il più grande cervellone di questo mondo, si doveva mettere la mano nei capelli..:-).. battuta! buona notte silvia!

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Buona lettura,
Silvia

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