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sabato 1 dicembre 2012

LA DONNA SELVAGGIA parte quarta: RIVELAZIONE

Cosa rappresenta dunque Barbablu? Egli è un complesso di profonda reclusione, un predatore della psiche che attende paziente la sua occasione: quella di sopraffare l'Io istintuale.
I predatori desiderano superiorità e potere sugli altri.
Perciò ogni donna deve riconoscere che, sia all'interno (di se stessa), che all'esterno, c'è una forza che agirà in opposizione all'Io istintuale e le nostre prime azioni devono essere volte a RICONOSCERLO, PROTEGGERCI, PRIVARLO della sua energia sanguinaria.
La sposa (la minore delle sorelle) è la donna ingenua (e quale donna non lo è stata?), che in un primo tempo sarà fatta prigioniera ma poi ne uscirà diventando più forte e consapevole.
La sorella minore ha ceduto alle lusinghe della cavalcata nel bosco, a lei molto gradita, senza ascoltare con attenzione la voce che, come quella le sorelle, la invitava a prestare attenzione ai sospetti. Del resto nella vita reale molte donne cadono vittime di predatori, uomini che pur promettendo che diventerà una regina, libera nel suo ruolo, in realtà poi ne soffocano la personalità e le sue potenzialità. Per non incappare in questo errore necessitiamo di una CHIAVE: la chiave della conoscenza.
Nella favola, il sangue nella stanza rappresenta la decimazione degli aspetti più profondi e legati all'anima della vita creativa (la donna perde energia per creare, di qualunque aspetto si tratti: dalla vita di tutti i giorni, al lavoro, alla personalità). Gli abiti che indossa e quelli nell'armadio sono macchiati. L'ABITO non è altro che la nostra presenza esterna, cioè la maschera con cui ci presentiamo al mondo (chi non ne ha una?). Ma la chiave stessa nella favola è un contenitore, perchè contiene il sangue quale memoria di quanto si è vissuto e si sa.
Allo stesso modo l'uccisione delle mogli rappresenta l'uccisione del femminino, perchè le ossa sono ciò che è indistruttibile.
E indistruttibile è l'ANIMA.
Perciò se ogni donna vuol ritrovare la sua vera natura deve: trovare i corpi, seguire gli istinti, vedere quel che si vede, risvegliare il muscolo psichico, smantellare l'energia distruttiva. Non a caso la sposa di Barbablu, chiede al marito di potersi raccogliere in preghiera: cioè raccogliere le energie nei muscoli per sferrare il colpo contro il predatore. Questa energia ci serve per sopraffare il predatore che si tratti di una famiglia soffocante, una cultura che ci va stretta, i nostri stessi complessi.
Ecco che entrano in gioco i "fratelli", che non sono altro che i fratelli psichici, ovvero la forza che può agire. Loro arrivano in un vortice di vento e polvere, che equivale a richiamare la nostra forza combattiva.
Si può dire che la sposa ha fatto ricorso alla sua energia maschile interiore. Jung lo chiamava "animus" e rappresenta l'aggressività
Se questa natura è sana, alberga felicemente nella nostra psiche. Se l'animus è forte, la donna manifesterà con agio e stile le sue idee, il suo lavoro nel mondo esterno.
Alla fine Barbablu viene ucciso: ciò significa che la donna deve consentire alla natura VITA/MORTE/VITA di  PESCARE il predatore, PORTARLO fuori, TRASFORMARLO e RIPORTARLO di nuovo alla vita.
Facciamo dunque attenzione nella vita esterna alle persone che ci circondano, e se ci accorgiamo che appartengono, o sono indifferenti alla nostra vita profonda, non fanno altro che alimentare il predatore interiore. 
Cerchiamo dunque di tenerle lontane!

2 commenti:

  1. Fantastico e profondo post, oltrechè utilissimo....
    La mia adorata nonna diceva sempre che sotto le sembianze di un falso principe può esserci qualcuno che ti lusinga con la frase" Sarai la mia regina e finirai in cucina..."
    La saggezza dei vecchi.
    Tutto ciò che dici è profonda verità, sta a noi salvarci dagli assalti e tener fede agli istinti!
    Un bacio Silvietta!

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