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sabato 12 gennaio 2013

PENSIERI DA UN VECCHIO QUADERNO

03/03/1999
 
 
Nonostante oggi sia stata una giornata ricca di emozioni e perché no, effervescente, le ore non passavano mai, mentre continuavo a guardare ritmicamente l'orologio, constatando che il sole tramonta alle 18:15 circa, che le giornate si sono allungate e che l'aria profuma già d'estate.
La primavera mi scombussola sempre un po', da sempre direi, e mi riporta alla mente i giorni di scuola, al liceo, quando ero letteralmente convinta che l'estate ormai alle porte, mi avrebbe riservato chissà quali sorprese, cullandomi con il vento caldo, il sole abbacinante, e il tappeto di stelle sulla mia testa, nelle sere passate sulla spiaggia a canticchiare le canzoni del momento e a toccare la sabbia, fresca e morbida.
Non vedevo l'ora che arrivassero le vacanze; finalmente sarei uscita ogni sera e avrei dimenticato per qualche mese le traduzioni di greco e latino.
La mia cittadina si sarebbe riempita di vita e la fantasia avrebbe lasciato spazio al romanticismo, mio grande alleato, che era rimasto in letargo per tutto l'inverno.
Tuffi, corse, partite a racchette o a pallavolo, il profumo intenso e inconfondibile del mare e delle tamerici, i tramonti che avrebbero incendiato le sere d'Agosto.
Ancora oggi, e mi sembra che sia passato un secolo, questa magia mi invade, mi percorre un brivido interno. Quest'estate uscirò dal bozzolo, ritornerò ad essere un vulcano in attività, un fuoco d'artificio, lasciando su una sedia il mio rigido vestito "autunno-inverno"; cambierò pelle, per vestire ancora una volta i panni di una ninfetta birichina.
C'è un ritorno all'adolescenza che ho tanto amato quanto odiato, per i suoi alti e bassi, ma che si è conquistata la parte migliore di me, che avrei tanto desiderato far scoprire a tutti coloro che mi stanno vicino.
Non che questa mia seconda vita nascosta nella selva dell'anima, rimanga sempre nell'ombra, ma tendo sempre a celarla, perché sono convinta che se prendesse il sopravvento, la ragione potrebbe scavarsi la fossa da sola.
Mi riprometto però di presentare al mondo questa mia amica e convivente, e spero che sia, agli occhi altrui, non un personaggio sconvolgente, ma aiuti a vedermi così come mi sarebbe piaciuto essere sempre, tutto l'anno: uno spicchio di sole del mattino.


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Cerco di comunicare tutta me stessa e spero che le mie emozioni arrivino anche a voi.
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Buona lettura,
Silvia

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