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sabato 27 giugno 2015

Il Tarassaco, di un amaro che se ne ricava e la ricetta dei boccioli all'aceto

Taraxacum è un insieme di parole greche con il significato di "rimedio dopo ogni male"; officinale perché usato nelle antiche farmacie. Forse meglio conosciuto come dente di leone, il tarassaco è oggetto di raccolta alimentare sin dai tempi remoti. Di esso si consumava tutto: radici, foglie, gemme. Non per niente è considerato la più completa delle cicorie selvatiche, uno degli ortaggi migliori sotto tutti i punti di vista.



Caratteristiche e proprietà 

È pianta 'erbacea perenne della famiglia delle Asteracee (ex Composite). Le foglie sono disposte a rosetta alla base. La loro forma è allungata, appuntita, a volte ondulata o dentata. La nervatura centrale è rilevata. I fiori sono gialli, riuniti a corolla. I frutti, riuniti a palla, hanno appendice PlUmata. Fiorisce in primavera con rifioritura autunnale. Le foglie e le radici, tagliate nel senso della lunghezza, si fanno essiccare all'aria ma all'ombra. Foglie e fiori sono ricchi di vitamine, calcio, ferro e proteine. In confronto alle normali cicorie il tarassaco è ben più ricco anche di proteine. La radice, unica parte utilizzata in medicina, è ricca di principi attivi. Il tarassaco è antinfettivo, ricostituente generale, antianemico, mineralizzante, depurativo del sangue, stimolante biliare, diuretico, e tonifica il fegato.

 Utilizzo 

Le foglie tenere crude si usano in tutte le insalate miste, quelle più vecchie in preparazioni cotte; i fiori nelle insalate e per bevande fermentate; i boccioli sotto sale o sotto aceto come succedanei dei capperi. Boccioli di tarassaco all' aceto: raccogliere boccioli molto piccoli di tarassaco e lasciarli appassire per un paio d'ore, cosparsi di sale, tra due teli. Bollire l'aceto con due spicchi d'aglio e alcune foglie d'alloro. Chiudere in un vaso e attendere almeno una settimana prima dell'utilizzo. Non dimenticare di sciacquare i boccioli prima dell'uso.
Amaro al tarassaco: in un vaso molto capace, macerare per tre giorni in 250 g d'alcol puro a 90° 50 g di scorza d'arancia amara. Fare bollire, in 7,5 dl d'acqua, 100 g di radice e 100 g di foglie e fiori seccati di tarassaco. Aggiungere 100 g di zucchero e 10 stigmi di zafferano, coprire e lasciar raffreddare completamente prima di versare tutto nel vaso dell'alcol e delle scorze d'arancia. Mescolare, tappare, riporre in luogo scuro scuotendo molto spesso durante i 20 giorni di macerazione. Dopo questo tempo colare spremendo bene le erbe, filtrare, riporre in bottiglia scura aspettando almeno sei mesi prima dell'uso. È un ottimo digestivo.
Nella medicina popolare, anche consumate fresche e crude le foglie di tarassaco esplicano la loro qualità di depurative del sangue. È quindi consigliabile mangiame parecchie in primavera.
Decotto depurativo: far bollire in un litro d'acqua 100 g di radice di tarassaco e prenderne tre tazzine al giorno.
Infuso depurativo: in un litro d'acqua bollente, mettere a macerare 25gr di foglie di tarassaco e filtrare l'infuso quando è freddo. Berne un bicchierino a digiuno ogni mattina.
Decotto contro i calcoli al fegato: far bollire in un litro d'acqua per 5 minuti 80 g di radice di tarassaco e bere ogni giorno due o tre tazze di decotto. Succo di tarassaco contro i calcoli renali: raccogliere foglie e radici fresche di tarassaco, ripulirle bene, poi strizzarle con un tovagliolo pulito. Addolcire il succo con poco zucchero e prenderlo a cucchiaini nella dose giornaliera di 20 o 30 g.


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