Simply

Visualizzazione post con etichetta canfora. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta canfora. Mostra tutti i post

giovedì 14 gennaio 2016

Come fare in casa un antitarme profumato

 Quando si fa il cambio stagionale dell'armadio, lavoro per altro faticoso e pesante, si è soliti riporre insieme ai capi d'abbigliamento anche le classiche bustine antitarme. Oggi se ne trovano di tutte le specie, un tempo si usava la canfora che aveva un odore molto acuto, anche fastidioso e che spesso lasciava sugli abiti il suo persistente aroma.


Non è più così ormai, la canfora è sorpassata, e vi sono sacchettini o bustine antitarme il cui profumo è decisamente gradevole, e non lasciano alcun residuo acuto sui vestiti. Ma è molto più creativo e interessante creare dei sacchettini personalizzati con materiali naturali che si possono reperire facilmente.

Provate ad appendere negli armadi e a riporre nei cassettoni legno di cedro. Lo troverete in blocchi, scaglie, trucioli, e anche sotto forma di appendiabiti e di carta per foderare i cassetti. Preparate voi stessi sacchettini antitarme. Riempiteli con i seguenti ingredienti, o una miscela di essi: trucioli di legno di cedro, lavanda secca, tabacco aromatico da pipa, grani di pepe, oppure con una miscela, in parti uguali, di foglie essiccate di menta e rosmarino.

lunedì 31 agosto 2015

Canfora, olio essenziale

Nome botanico: Cinnamomum canphora
Famiglia: Lauracee
Provenienza: Cina e Giappone
Estrazione: dalla corteccia e dai rami
Profumo: pungente, acre
Azione energetica: yin-yang
Pianeta dominante: Luna-Saturno
Proprietà: riscaldante-raffreddante,  astringente, diuretica, stimolante della circolazione e del respiro, sudorifera, antidolorifica, antisettica
Principali indicazioni: raffreddore, febbre, influenza, bronchite, distorsioni, contusioni, dolori e strappi muscolari
Precauzioni: è tossica a dosaggio elevato. Da evitare in gravidanza e in soggetti con tendenza epilettica

Si racconta che Marco Polo fu il primo europeo a vedere in Cina l'albero della canfora. L'essenza è presente nei rami e nel legno che, se spezzati, sprigionano un odore acuto e penetrante. L'azione della canfora è ambivalente e dipende dallo stato in cui si trova la persona che ne fa uso: riscalda se la persona è raffreddata e ha bisogno di calore, raffredda invece in presenza  di una reazione infiammatoria; si adatta, insomma, a ogni circostanza.

E' indicata soprattutto nei colpi di freddo e nei blocchi di digestione, nelle congestioni, ma anche nei colpi di calore, dove raffredda. D'altra parte, per la sua duplice azione, trova impiego anche nella febbre alta. L'olio di canfora stimola il cuore e il respiro in caso di collasso circolatorio e in corso di malattie con febbre molto alta aumenta la pressione, rianima in caso di svenimento. Per la sua azione d'urto e la possibile tossicità, va usata con moderazione e quando è strettamente necessario.


Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.