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lunedì 28 marzo 2016

Psicopittografia, liberarsi dalla frustrazione

La frustrazione continua indebolisce la fiducia dell'uomo. Ecco perchè molti si chiedono: "Perchè gli sforzi per raggiungere uno scopo prefisso non giungono a nulla?"

Per fare qualcosa, noi dobbiamo dobbiamo innanzitutto esser qualcosa. Per poter fare  di più, bisogna essere qualcosa di più. L'uomo che opera con questi principi riuscirà a superare gli ostacoli che precedentemente lo frustravano. Dobbiamo cambiare noi stessi, il modo di vedere le cose, di pensare e di sentire, le nostre abitudini e i punti di vista.
Mano a mano ci eleviamo, ci poniamo all'altezza dei compiti che ci siamo prefissi.

E' come un alpinista che ha scalato una cima ma che vorrebbe andare più in alto. Per far ciò, egli deve modificare il suo pensiero nei confronti di se stesso, e non nei confronti della vetta più elevata. Deve allentare i muscoli in vista di un'ascensione più lunga, deve preparare le provviste, l'equipaggiamento speciale ecc. Se cerca di scalare la vetta più alta equipaggiato per una scalata normale, il fallimento e la frustrazione saranno inevitabili. [Immagine mentale 42]

E' troppo facile incolpare la vetta invece che analizzare le nostre capacità di alpinisti. Qualcuno potrebbe chiedere: "Potreste indicarmi un buon piano per innalzarmi?" Smettiamo di cercare i mezzi per fare le cose, cominciamo semplicemente a farle.
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