
Selva,
fitta rete d'alberi e rovi,
foresta della mia psiche.
Impenetrabile territorio,
selvaggia regione,
patria di strane creature,
da primitive madri partorite
e abbandonate a se stesse.
Predatrici
del mio vagabondare
per questi calli inesistenti,
dove luce flebile
appare ad un orizzonte
lontano.
Fruscii di passi,
voci,
incomprensibili linguaggi,
solo distinguo un idioma,
liana che mi...