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lunedì 22 giugno 2015

Intolleranza al glutine, non necessariamente celiachia

Dal mal di pancia alla "gluten sensitivity". Ebbene non vi sono dubbi: sintomi quali dolori addominali, meteorismo persistente, gonfiore, nausea, funzionamento irregolare dell'intestino, ma anche spossatezza continua, emicranie frequenti, eczemi, anemia, possono avere tutti la stessa origine: l'intolleranza al glutine


Vi sono persone che hanno trascorso anni viaggiando da uno specialista all'altro alla ricerca di una diagnosi e di una cura efficace per i propri disturbi ricorrenti. "Intestino irritabile" di solito è la diagnosi, con conseguente invito a placare stress e ansia. Ma non sono queste la cause principali. Sono pochi i medici illuminati che in presenza di tali sintomatologie hanno prescritto i test per evidenziare l'eventuale presenza di celiachia, ma a risultati negativi, hanno continuato a far mangiare ai loro pazienti il pane, la pasta, e i cereali. 


Pur non essendo celiaci si può essere però "sensibili al glutine". La medicina alternativa lo sa da tempo, ma la medicina ufficiale l'ha evidenziato solo ora grazie agli studi del Dott. Alessio Fasano, ricercatore dell'Università  del Maryland a Baltimora, grazie al quale è stato finalmente possibile riconoscere ufficialmente che, al di là della celiachia, esiste anche un'altra forma di ipersensibilità glutine (ed ai cereali che lo contengono) che porta a disturbi analoghi. 


giovedì 23 aprile 2015

Il Carciofo per purificarsi dalle scorie di Glutine

Sappiamo che oggi sono sempre di più le persone che soffrono di allergie e intolleranze. Ma fra le due sussiste una fondamentale differenza che è sempre meglio sottolineare. Per allergia si intende una risposta del sangue ad una sostanza estranea, che si manifesta in maniera acuta in base all'agente irritante che la scatena: come pollini, pelo di animali, alimenti ecc. L'allergia, che mette in moto il sistema immunitario, causa il rilascio  di istamina. 


L'intolleranza invece, è una reazione lenta e progressiva che avviene a livello intestinale, ossia è l'intestino che non tollera l'introduzione di certi cibi o nutrienti: glutine, lieviti, lattosio.. L'intolleranza dunque si manifesta in maniera graduale e sempre in base alla quantità di alimento ingerita e che l'intestino percepisce come tossica, e da qui partono una serie di reazioni che poi coinvolgono il sistema immunitario, quello digestivo, respiratorio e la pelle.

Così nel caso di intolleranza al glutine è stato dimostrato che non è più necessario eliminarlo dalla dieta per mesi, ma bastano 15 giorni a cui segue un reinserimento in picccole dosi. Questa procedura viene portata avanti per diversi mesi con l'obiettivo di riabituare l'organismo a tollerare la sostanza non gradita. Durante questo periodo si consiglia di consumare il riso, cereali senza glutine come ad esempio mais, quinoa, amaranto e grano saraceno.

Per sfiammare l'intestino, e anche il fegato, si può ricorrere per circa un mese alla tintura madre di carciofo (circa 40 gocce in acqua prima di pranzo e cena), che agisce drenanado le cellule del fegato, purifica la bile e sfiamma l'intestino. Ovviamente siamo in piena stagione dei carciofi, quindi approfittate e mangiatene di freschi. Dato che l'intolleranza al glutine fiacca l'organismo, sarebbe opportuno per riprendersi prendere per un mese, la mattina prima di colazione, una compressa di coenzima Q10, che aumenta il metabolismo energetico, e una compressa di spirulina, un trattamento questo a cui si può ricorrere 4-5 volte all’anno.

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