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giovedì 4 febbraio 2016

Acqua de po, acquétta, aérlo al gogio

ACQUA DE PO: è quella, secondo un detto della zona di Massa, che "Tu n'be' un bicchiero e tu n' arpisce po'". Ne bevi, cioè, un bicchiere e ne ripisci due. Si dice di cose senza sostanza nè importanza.

ACQUéTTA: è il nome dato alla liscivia saponaria liquida, in bottiglia, usata per il bucato. A Livorno, per antonomasia, la chiamano LA BòCCIA, cioè "la bottiglia". "HA AVUTO L'ACQUèTTA" si diceva una volta, e i fiorentini più vecchi se ne ricordano certamente, quando qualcuno deperiva o era malaticcio senza che se conoscesse il motivo. L'espressione fu originata dalla fama popolare dell'ACQUéTTA DI PERUGIA, un veleno da delitti perfetti, fatto con i rospi del Lago Trasimeno e che, sembra, non lasciava traccia. ACQUERUGIOLA è chiamato nel Pisano il vino di bassissima gradazione, scherzosamente detto anche SCIACQUAPìPI E PISCIAPìPI.

AèRLO AL GOGIO: avere qualcuno sullo stomaco, sul gòzzo; però solo a Massa, dove GOGIO significa gola, gòzzo. AèRLA AL GOGIO vale invece "avere un ropso da sputare" o anche voler fare qualcosa ad ogni costo.

mercoledì 11 novembre 2015

Sapone fatto in casa senza soda caustica

I prodotti naturali sono la mia passione, e il sapone fatto in casa fa, naturalmente, parte del gruppo. Nelle tradizionali ricette però, per fare il sapone si usa la soda caustica, a cui bisogna prestare particolare attenzione. Questo significa che nel procedimento, non è possibile coinvolgere i bambini data la pericolosità della sostanza. Ma perchè rimanere con il desiderio di provare almeno una volta a fare il sapone in casa senza troppi rischi?


Si può fare a meno della soda caustica seguendo una semplice ricetta che vediamo oggi. Prendete dunque appunti. Vi occorreranno:  5 litri d’acqua, 1 kg di cenere, 750 ml di olio di oliva, 50 gr di amido,  oli essenziali a vostro piacimento, un secchio, 2 pentole capienti

Procedimento:  il primo passo consiste nella la preparazione della lisciva, ovvero si pongono l’acqua e la cenere in una pentola, mescolando bene e facendo cuocere la miscela per due ore a fuoco lento. Passate le due ore, stendere un panno bianco sopra un secchio e filtrarvi il composto di acqua e cenere così da lasciare sul panno tutte le impurità. Nella seconda pentola porre l’olio e portarlo a una temperatura di circa 30°.

Versatevi circa la metà della liscivia, mentre nella metà rimasta nel secchio aggiungete l’amido. Mescolate con cura l'olio e la lascivia e in un secondo momento aggiungere anche la liscivia miscelata all'amido sempre mescolando. A questo punto aggiungete la vostra essenza preferita. Riversare poi il composto nel secchio o se le avete in apposite formine e lasciate riposare per almeno due settimane.


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