AVVISO: Questo raccontino è stato creato e pubblicato per "Dedica un racconto al tuo autore preferito" per www.ferrucciogianola.com
Ero una liceale romantica quando mi sono imbattuta nelle "Sollazzevoli Istorie"
di Balzac. Il mio metodo per scegliere un libro nella vasta libreria di casa era
semplice: sfiorare i libri con le dita, chiudere gli occhi, prendere quello su
cui si fermava la mia mano, aprirlo a caso e leggere una frase della pagina
aperta. Bastava almeno una parola, la parola magica, lo zenzero che agganciasse
come una calamita la mia curiosità. Fu così che lessi per la prima volta "Le
burle di Re Luigi Undecimo". Fui letteralmente trascinata alla cena che il Re
aveva dato per i commensali con la complicità della sua amante, tale Belbuco e
io con loro rattoppai lo stomaco, festeggiai le trippe, attaccai pasticci,
sgranai a quattro palmenti, limai i denti, compulsai i piatti e risi fino alle
lacrime, perché io non avevo ingerito il lassativo che il Re aveva messo nelle
pietanze e come il capitano scozzese, non mi ero smerdata le “braghe”, credendo
di aver fatto un solo peto.
ahah...troppo divertente! :)
RispondiEliminaGrazie, infinite! A presto
RispondiElimina