
Pensate forse che LA DONNA SELVAGGIA sia votata ad una vita solitaria ed ascetica? Niente di più errato.
Esistono anche "uomini selvaggi", disposti ad incontrare la donna selvaggia a metà strada, ma soprattutto disposti a capire.
Per aiutarci nella ricerca dell'uomo giusto e per aiutare l'uomo a trovarci e a capire, ci racconta la storia di MANAWEE.
C'era una volta un uomo, di nome Manawee che corteggiava contemporaneamente due sorelle gemelle. Ma il padre delle ragazze era stato chiaro: Manawee doveva indovinarne i nomi se voleva sposarle, altrimenti le avrebbe perdute. E Manawee tentava, ma invano. Un giorno portò con sè il suo cagnolino, il quale si accorse che una sorella era più graziosa e l'altra più dolce. A lui piacevano moltissimo entrambe, anche perchè le ragazze gli offrivano delle leccornie e gli sorridevano. Anche quel giorno però Manawee non indovinò i nomi e tornò tristemente a casa. Ma il cagnolino tornò correndo alla capanna delle giovani e le spiò, finchè le sentì chiamarsi per nome. Felicissimo corse verso casa per dire al suo padrone i nomi delle giovani, ma sul sentiero che lo conduceva a casa, fu distratto da un saporitissimo osso lasciato lì da un leone a cui non seppe resistere.
Se lo sbafò tutto, ma all'improvviso si ricordò della missione da compiere: ma aveva dimenticato i nomi.
Corse di nuovo alla capanna delle ragazze che, in quel momento, sembrava stessero preparandosi per una cerimonia. Memorizzò nuovamente i nomi e corse verso casa, ma da alcuni cespugli gli arrivò un golosissimo odore di noce moscata, che lui amava più di qualunque altra cosa al mondo. Seguì estasiato l'odore e arrivò ad una torta appena sfornata che inghiottì avidamente. Ma anche questa volta aveva dimenticato i nomi delle gemelle. Tornò sui suoi passi, alla capanna delle ragazze con gran risolutezza e si avvide che le giovani stavano proprio preparandosi per le nozze. Doveva sbrigarsi! Si ficcò bene in testa i nomi e corse verso casa.
Per strada intravide della cacciagione, ma questa volta la ignorò, gli parve di sentire ancora l'odore della noce moscata, ma non vi prestò attenzione, lui correva a casa dal suo padrone per rivelargli i nomi.
D'improvviso fu preso per la collottola da un estraneo tutto nero che lo scosse brutalmente e gli urlò: "Dimmi i nomi, i nomi delle giovani, così vincerò io la sfida!"
Ma il cagnolino saldo nel suo proposito lottò con tutte le sue forze: ringhiò, soffiò, graffiò, e morse l'uomo tutto nero, finchè fu liberato. Tutto trafelato e malconcio corse a casa da Manawee e soprattutto non aveva dimenticato i nomie li disse al suo padrone. Così Manawee con il cagnolino con le spalle corse al villaggio delle giovani e disse i nomi al padre di queste. Le giovani erano già vestite per mettersi in viaggio con lui, perchè non avevano mai smesso di aspettarlo. E così furono felici per molto molto tempo.
Nessun commento:
Posta un commento
Qualunque sia la modalità che vi ha portato su questa paginetta, vi invito a restare e a leggere i miei racconti e le mie poesie.
Cerco di comunicare tutta me stessa e spero che le mie emozioni arrivino anche a voi.
Lasciate traccia del vostro passaggio, un commento o anche solo una parola, sapere che anche una frase o un solo verso vi ha lasciato qualcosa significherà aver toccato le corde del vostro cuore.
Buona lettura,
Silvia