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lunedì 10 dicembre 2012

LA DONNA SELVAGGIA parte quinta: L'UOMO SELVAGGIO: MANAWEE

Fino ad ora la Dott.ssa Estes si è soffermata a parlare della donna. Ma è giunto il momento di parlare anche dell'UOMO. 
Pensate forse che LA DONNA SELVAGGIA sia votata ad una vita solitaria ed ascetica? Niente di più errato.
Esistono anche "uomini selvaggi", disposti ad incontrare la donna selvaggia a metà strada, ma soprattutto disposti a capire.
Per aiutarci nella ricerca dell'uomo giusto e per aiutare l'uomo a trovarci e a capire, ci racconta la storia di MANAWEE.
C'era una volta un uomo, di nome Manawee che corteggiava contemporaneamente due sorelle gemelle. Ma il padre delle ragazze era stato chiaro: Manawee doveva indovinarne i nomi se voleva sposarle, altrimenti le avrebbe perdute. E Manawee tentava, ma invano. Un giorno portò con sè il suo cagnolino, il quale si accorse che una sorella era più graziosa e l'altra più dolce. A lui piacevano moltissimo entrambe, anche perchè le ragazze gli offrivano delle leccornie e gli sorridevano. Anche quel giorno però Manawee non indovinò i nomi e tornò tristemente a casa. Ma il cagnolino tornò correndo alla capanna delle giovani e le spiò, finchè le sentì chiamarsi per nome. Felicissimo  corse verso casa per dire al suo padrone i nomi delle giovani, ma sul sentiero che lo conduceva a casa, fu distratto da un saporitissimo osso lasciato lì da un leone a cui non seppe resistere.
Se lo sbafò tutto, ma all'improvviso si ricordò della missione da compiere: ma aveva dimenticato i nomi.
Corse di nuovo alla capanna delle ragazze che, in quel momento, sembrava stessero preparandosi per una cerimonia. Memorizzò nuovamente i nomi e corse verso casa, ma da alcuni cespugli gli arrivò un golosissimo odore di noce moscata, che lui amava più di qualunque altra cosa al mondo. Seguì estasiato l'odore e arrivò ad una torta appena sfornata che inghiottì avidamente. Ma anche questa volta aveva dimenticato i nomi delle gemelle. Tornò sui suoi passi, alla capanna delle ragazze con gran risolutezza e si avvide che le giovani stavano proprio preparandosi per le nozze. Doveva sbrigarsi! Si ficcò bene in testa i nomi e corse verso casa. 
Per strada intravide della cacciagione, ma questa volta la ignorò, gli parve di sentire ancora l'odore della noce moscata, ma non vi prestò attenzione, lui correva a casa dal suo padrone per rivelargli i nomi.
D'improvviso fu preso per la collottola da un estraneo tutto nero che lo scosse brutalmente e gli urlò: "Dimmi i nomi, i nomi delle giovani, così vincerò io la sfida!"
Ma il cagnolino saldo nel suo proposito lottò con tutte le sue forze: ringhiò, soffiò, graffiò, e morse l'uomo tutto nero, finchè fu liberato. Tutto trafelato e malconcio corse a casa da Manawee e soprattutto non aveva dimenticato i nomie li disse al suo padrone. Così Manawee con il cagnolino con le spalle corse al villaggio delle giovani e disse i nomi al padre di queste. Le giovani erano già vestite per mettersi in viaggio con lui, perchè non avevano mai smesso di aspettarlo. E così furono felici per molto molto tempo.

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