Un filo di tela di ragno
mi lega impercettibilmente al cavaliere azzurro.
Così fragile, così forte il filo.
Legata come Fenrir, il lupo incatenato.
Legata a qualcosa di quasi impalpabile,
ad una sottile alchimia,
che mi trasforma in saltimbanco.
E cammino sul filo di ragno,
in eterno, instabile equilibrio,
sospesa nel vuoto,
i muscoli tesi.
Non posso guardare giù,
c'è solo il baratro se non ci sei tu.
Raramente l'amore è stato descritto così lievemente , ma così dipendente da se stesso...
RispondiEliminaBasta muovere un filo e tutto crolla...
Bellissima poesia...
Pericoloso camminare sul filo di ragno!...
RispondiEliminaDolce e tenera come sempre la tua arte...l'amore è una cosa semplice, proprio come il filo di una ragnatela è altresi complesso ed intrigato esattamente come il filo che forma la ragnatela, pericoloso come essere preda catturata dal predatore che tende la sua RAGNATELA!
RispondiEliminaDa sogno...grazie!
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RispondiEliminaUna visione molto personale e originale dell'amore, come funambolo cammini su una tela di ragno..tutto è così precario e pericoloso!
RispondiEliminaCiao