ultimo raggio di sole
che ti affacciasti un dì su una vita rassegnata all'ombra dell'oscurità,
hai scavato,
allungando il tuo raggio dove il buio avea il suo impero,
dove luce mai era stata,
colorando deserti immensi, in cui nacque il verde della speranza.
Tu,
che con il tuo calore sciogliesti freddi inverni,
liberando da prigionia un'anima nel lungo buio diventata cieca,
non bruciare ora ciò che facesti nascere,
non tramontare su quest'anima,
che ti accolse,
schiudendosi a te tremante di freddo, paura e incanto.
Nessun commento:
Posta un commento
Qualunque sia la modalità che vi ha portato su questa paginetta, vi invito a restare e a leggere i miei racconti e le mie poesie.
Cerco di comunicare tutta me stessa e spero che le mie emozioni arrivino anche a voi.
Lasciate traccia del vostro passaggio, un commento o anche solo una parola, sapere che anche una frase o un solo verso vi ha lasciato qualcosa significherà aver toccato le corde del vostro cuore.
Buona lettura,
Silvia