Così per tamponare il problema le donne ricorrono ad una pillola antidolorifica per poter continuare a far fronte ai vari compiti giornalieri, lavorativi e familiari. Ma in questo caso tale sintomatologia non si limita al piano strettamente e solo fisico, ma anche a livelli emotivi, mentali e spirituali. Attraverso il sintomo siamo costretti a prendere coscienza di alcuni aspetti della nostra vita, di qualcosa che probabilmente abbiamo lasciato da parte, che dobbiamo integrare, accettare, o cambiare. Prendere coscienza di alcuni aspetti di noi stessi sui quali il malessere ci invita a porre maggiore attenzione. Ma quali strategie alternative agli antidolorifici possiamo prendere in considerazione? Si ottengono di solito buoni risultati con Riflessologia plantare, Aromaterapia, Pranopratica, Massaggio Tuina o Ayurveda, consigli sulla nutrizione, oli essenziali, floriterapia e rimedi erboristici. La Riflessologia plantare può essere un buon metodo per aiutare la donna ad affrontare i dolori mestruali. Per avere un buon risultato è consigliabile compiere un ciclo di almeno quattro incontri, da ripetere a distanza di due mesi, facendo attenzione a far coincidere l’ultimo trattamento cinque giorni prima dell’inizio delle perdite del mestruo.
In caso di dolore cronico non si può pretendere di togliere subito gli analgesici chimici: addirittura in certe persone prevale la paura che se non si assumono analgesici al primo manifestarsi dei dolori tali farmaci potrebbero rivelarsi inefficaci. L’obiettivo è ridurre i farmaci chimici fino ad eliminarli, via via che il riequilibrio con i metodi naturali da risultati crescenti: il processo deve dunque essere lento e graduale. Durante i giorni del ciclo nel caso di soggetti che soffrono di dolori cronici, una o due sedute di Pranopratica, potranno di minuire o far quasi scomparire il dolore del tutto.
Il calore aiuta a alleviare il dolore quindi possiamo preparare un bacinella con dell’acqua calda e versarci un po’ di aceto (di vino o di mele) in cui avremo emulsionato uno o più oli qui indicati: Anice, Lavanda, Maggiorana, Menta piperita, Salvia officinale e Salvia sclarea. In particolare si consiglia di provare con una miscela di 7 gocce di Lavanda e 7 di Salvia sclarea. Dopo aver versato la miscela di aceto e di olio essenziale nella bacinella di acqua calda, si bagna una pezza di cotone e la si posiziona sul ventre fino a quando non si raffredda. Questo trattamento può essere ripetuto più volte al giorno. Se la miscela di Lavanda e Salvia sclarea non dà buoni risultati si provi allora con 7 gocce di Anice e 7 di Salvia officinale, o con Lavanda, Maggiorana e Menta piperita. Se il dolore si irradia alle gambe o alla schiena, possiamo preparare un olio vegetale con il quale massaggiare le parti indolenzite. In 50 ml di olio di Mandorle dolci (o di Cumino nero) versare 3 gocce di olio essenziale di Menta piperita, 7 di Lavanda, 5 di Maggiorana e 4 di Salvia sclarea; agitare bene e usare la miscela direttamente sulla pelle. Infine può giovare l’inalazione diretta degli oli essenziali suddetti: si provi a versare 3 gocce di un olio su un fazzoletto di carta e ad annusarlo ripetutamente per almeno 15-20 minuti.
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