Otta ne' sarea, padelle, padron del baccellaio, palle, palle e santi, sono detti che pur ambigui hanno poi tutto un altro significato.
OTTA NE' SAREA: questa antichissima espressione per dire "sarebbe l'ora", è estremamente in uso in certe campagne del Senese
PADELLE: in versiliese sono le macchie d'unto, le frittelle, soprattutto sugli abiti
PADRON DEL BACCELLAIO: letteralmente sarebbe il padrone del campo di baccelli; nel vernacolo fiorenitno e in quello senese è il padrone in genere, quello che comanda, il capo di asa. Scherzosamente, comunque
PALLE: nonostante il significato di testicoli, è un nomignolo generico e affettuoso col quale viene chiamata una persona amica o di confidenza, ma sempre maschio. "Palle belle palle" è il grido di richiamo dei venditori di cavolfiore. I più spinti urlano anche: "a chi taglio le palle?", ma in relatà tagliano via il torsolo
PALLE E SANTI: è l'equivalente toscano di "testa o croce": le vecchie monete avevano su una faccia il San Giovanni che è ptrono di Firenze, e sull'altra le sei palle dello stemma mediceo
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