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mercoledì 29 aprile 2015

Se scomparissero le Api e gli insetti impollinatori

L'uomo è talmente preso da se stesso, dal potere, dal denaro che non si rende più conto di quello che sta facendo contro se stesso. Direi che affoga nella sua stessa avidità che assommata alla stupidità che spesso lo contraddistingue, ottiene come risultati i peggiori disastri immaginabili. Già da tempo si parla della allarmante diminuzione delle api, di una silenziosa e gravissima strage silenziosa, tanto disastrosa che un quarto delle api europee rischia oggi l'estinzione. La cause non ancora del tutto appurate sembrano però essere collegate all'uso smodato dei pestidici, alla ormai scarsa disponibilità di cibo per gli insetti e anche alla presenza di parassiti che ne minacciano la sopravvivenza. 


Api, coleotteri, farfalle e altri impollinatori sono responsabili della buona resa del 75% dei raccolti su cui basiamo la nostra sopravvivenza. Ma se dovessero sparire che cosa succederebbe? Ebbene, dai nostri supermercati sparirebbe quasi tutto:   melone, caffè, cioccolato, mele, limoni. E se sparissero le api, e con esse altri preziosi insetti impollinatori, l'elenco dei cibi di cui dovremmo fare a meno diventerebbe infinito.

Questo fenomeno si chiama in gergo spopolamento degli alveari ed accomuna sia Europa che Stati uniti. Soggetta a questo fenomeno è anche la farfalla monarca, altro importante impollinatore, la cui popolazione ha toccato i minimi storici e che preoccupa gli esperti del settore.  Negli Stati Uniti, un'importante catena di supermercati, la Whole Foods Market, sensibile a questa allarmante problematica, ha voluto stimolare la propria clientela al problema con una singolare campagna:  ha rimosso tutti gli ortaggi la cui coltivazione dipende dagli insetti impollinatori nell'ambito della campagna Share The Buzz. Gli scaffali di frutta e verdura si sono quasi completamente svuotati e i commessi sono stati costretti a rimuovere temporaneamente 237 articoli, il 52% del normale assortimento di prodotti ortofrutticoli.

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