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venerdì 1 aprile 2016

Detti toscani: Ecco fatto il becco all'oca, è firma

Il dialetto toscano verace ci regala delle perle di saggezza le cui origini sono da ricercarsi in fatterelli storici davvero interessanti, uno spaccato di vita toscana di un tempo per lo più sconosciuta alla storiografia ufficiale

ECCO FATTO IL BECCO ALL'OCA: ecco finito il lavoro, compiuta l'opera, concluso l'affare. Ma il modo di dire non è tutto qui; anzi, completo suona ancora più curioso: "Ecco fatto il becco all'oca e le corna al podestà".

Per rintracciare l'origine si sono sbizarriti i natanti, ma quasi tutti si rifanno alla spiegazione del Giacchi: "Nel parlagio o palagio, volgarmente Bergello, a Firenze, risiedeva un podestà chiamato di fuori che rendeva ragione ed emanava sentenze anco capitali. Ora chi era uscito a bene da un processo criminale acea fatto le corna al podestà, e così a dirla per vezzo un nuovo becco all'oca, poichè dal ballatoio della chiesa di Badìa talvolta si leggevano le sentenze ai rei e si benedicevano col Sacramento i condannati a morte. Sopra la porta di Badìa vi era un'aquila scolpita in sasso ed era l'arme di Ugo marchese di Toscana, che dopo la sua conversione fondò sette Badìe, tra le altre questa dei Vallombrosani. Ma la predatrice dell'etra appariva quivi così goffa che il popolo l'ebbe a battezzare per un'oca. Difatti un'antica esclamazione dice: Affè dell'Oca di Badìa! Così bestemmiavano i nostri nonni"

E' FIRMA: è cosa sicura. "Oggi è acqua firma", oggi piove certamente.


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