Il conflitto biologico determina sia la localizzazione del SBS nel cervello come cosiddetto Focolaio di Hamer sia la localizzazione nell'organo come cancro o malattia oncoequivalente. Ciò significa che nell'istante di questa DHS scatta il programma speciale (SBS), praticamente in modo sincrono: nella psiche, nel cervello e nell'organo.
In realtà essi costituiscono un'unità che possiamo registrare su tutti e tre i livelli. Ma ciascun conflitto ha sempre anche un proprio contenuto ben determinato che si definisce nellistante della DHS. Il contenuto conflittuale si produce per associazione, cioè con una sequenza involontaria di pensieri e per lo più sfuggendo al filtro del nostro intelletto.
Si pensa di pensare, in verità il conflitto, nel lasso di un istante, ha già colpito prima che si incominci a pensare.
Questo choc inaspettato lascia inevitabilmente delle tracce nel cervello che si possono fotografare con l'aiuto della tomografia cerebrale computerizzata (TAC). Il relé interessato viene chiamato Focolaio di Hamer (FH). Questi focolai si presentano come gli anelli concentrici di un bersaglio ovvero come l'immagine prodotta da una superficie d'acqua in cui è stato gettato un sasso. In pratica: ogni contenuto conflittuale ha come conseuenza un evento organico ben preciso correlato ad un suo relé corrispondente nel cervello. Quanto più persistente è il focolaio tanto più grande è anche il tumore o la necrosi nell'organo ovvero l'alterazione delle cellule. Quanto più intenso è il conflitto, tanto più velocemente cresce il tumore, tanto più grande diventa la necrosi o ad esempio l'osteolisi nell'organo e tanto più intensa l'alterazione delle cellule nei tipi di cancro che non presentano proliferazione cellulare (malattie oncoequivalenti).
In questa fase si produce un temporaneo gonfiore cerebrale, che può pure causare dei problemi, ad esempio se il conflitto è durato a lungo o se ledema cerebrale del focolaio, è ubicato in un punto delicato. L'edema diventa particolarmente esteso nellorgano e nel focolaio ad esso collegato a livello del cervello. Il focolaio è quindi diventato un cosiddetto processo espansivo e si procura lo spazio tentando di spingere di lato ciò che ha intorno e comprimendo il tessuto cerebrale circostante. Nel cervello entrambe le fasi (di conflitto attivo e di conflitto risolto) hanno ovviamente il loro focolaio nel medesimo punto, tuttavia presentandosi con un aspetto diverso: nella fase di conflitto attivo i cerchi sono sempre molto nitidi e nella fase di conflitto risolto il focolaio è gonfio, edematizzato e sulla TAC prende una colorazione scura.
In linea di principio il focolaio dopo la riparazione è una innocua cicatrice di un processo, che normalmente consideriamo malattia, con insediamento di tessuto gliale, i cosiddetti anelli gliali, che però purtroppo sono ancora mal interpretati come tumori cerebrali ad esempio gliomi, astrocitomi, oligodendrogliomi, glioblastomi ecc. e vengono quindi tolti chirurgicamente a danno dei pazienti. In verità le cellule cerebrali dopo la nascita non possono più moltiplicarsi.
Questo choc inaspettato lascia inevitabilmente delle tracce nel cervello che si possono fotografare con l'aiuto della tomografia cerebrale computerizzata (TAC). Il relé interessato viene chiamato Focolaio di Hamer (FH). Questi focolai si presentano come gli anelli concentrici di un bersaglio ovvero come l'immagine prodotta da una superficie d'acqua in cui è stato gettato un sasso. In pratica: ogni contenuto conflittuale ha come conseuenza un evento organico ben preciso correlato ad un suo relé corrispondente nel cervello. Quanto più persistente è il focolaio tanto più grande è anche il tumore o la necrosi nell'organo ovvero l'alterazione delle cellule. Quanto più intenso è il conflitto, tanto più velocemente cresce il tumore, tanto più grande diventa la necrosi o ad esempio l'osteolisi nell'organo e tanto più intensa l'alterazione delle cellule nei tipi di cancro che non presentano proliferazione cellulare (malattie oncoequivalenti).
In questa fase si produce un temporaneo gonfiore cerebrale, che può pure causare dei problemi, ad esempio se il conflitto è durato a lungo o se ledema cerebrale del focolaio, è ubicato in un punto delicato. L'edema diventa particolarmente esteso nellorgano e nel focolaio ad esso collegato a livello del cervello. Il focolaio è quindi diventato un cosiddetto processo espansivo e si procura lo spazio tentando di spingere di lato ciò che ha intorno e comprimendo il tessuto cerebrale circostante. Nel cervello entrambe le fasi (di conflitto attivo e di conflitto risolto) hanno ovviamente il loro focolaio nel medesimo punto, tuttavia presentandosi con un aspetto diverso: nella fase di conflitto attivo i cerchi sono sempre molto nitidi e nella fase di conflitto risolto il focolaio è gonfio, edematizzato e sulla TAC prende una colorazione scura.
In linea di principio il focolaio dopo la riparazione è una innocua cicatrice di un processo, che normalmente consideriamo malattia, con insediamento di tessuto gliale, i cosiddetti anelli gliali, che però purtroppo sono ancora mal interpretati come tumori cerebrali ad esempio gliomi, astrocitomi, oligodendrogliomi, glioblastomi ecc. e vengono quindi tolti chirurgicamente a danno dei pazienti. In verità le cellule cerebrali dopo la nascita non possono più moltiplicarsi.