Parlà fori dei manii, parla quando piscian le galline, passan bassi, passare per il corso Tintori, passetto dell'amore, patetico interessanti modi di dire per sottolineare alcuni comportamenti
PARLA' FORI DEI MANII: letteralmente "parlare fuori dai manichi", ossia parlare a vanvera, fare discorsi sconclusionati
PARLA QUANDO PISCIAN LE GALLINE: imperativo per dire stai zitto; adatto specialmente per chi parla a vanvera
PASSAN BASSI: si dice quando fa molto freddo. Sarebbe logico pensare al gergo dei cacciatori, e invece sembra che derivi dall'immagine della gente che per il freddo cammina col capo affondato fra le spalle, quasi rattrappita
PASSARE PER IL CORSO TINTORI: tingersi i capelli. Con ironica metafora si dice così di quelli che tentano di mascherare i capelli bianchi con qualche maldestra tintura. Il Corso de' Tintori è una strada di Firenze, ma qui è nominata soltanto per l'analogia con tingere e tintura
PASSETTO DELL'AMORE: in Versilia si chiama così il passo lento come quello degli innamorati che vanno a braccetto
PATETICO: a Firenze significa uggioso e svenevole. La pronuncia è affettata, come se dopo le due "T" ci fosseto altrettante "H"; quasi per comunicare l'effetto di svenevolezza
PARLA' FORI DEI MANII: letteralmente "parlare fuori dai manichi", ossia parlare a vanvera, fare discorsi sconclusionati
PARLA QUANDO PISCIAN LE GALLINE: imperativo per dire stai zitto; adatto specialmente per chi parla a vanvera
PASSAN BASSI: si dice quando fa molto freddo. Sarebbe logico pensare al gergo dei cacciatori, e invece sembra che derivi dall'immagine della gente che per il freddo cammina col capo affondato fra le spalle, quasi rattrappita
PASSARE PER IL CORSO TINTORI: tingersi i capelli. Con ironica metafora si dice così di quelli che tentano di mascherare i capelli bianchi con qualche maldestra tintura. Il Corso de' Tintori è una strada di Firenze, ma qui è nominata soltanto per l'analogia con tingere e tintura
PASSETTO DELL'AMORE: in Versilia si chiama così il passo lento come quello degli innamorati che vanno a braccetto
PATETICO: a Firenze significa uggioso e svenevole. La pronuncia è affettata, come se dopo le due "T" ci fosseto altrettante "H"; quasi per comunicare l'effetto di svenevolezza