Menga e merda di micio, due modi di dire davvero strani e con origini altrettanto originali, che, a mio parere, vale la pensa di conoscere.
MENGA: singolare personaggio non meglio identificato, probabilmente di fantasia, che è passato alla storia patria per una sua inflessibile legge detta, appunto "Legge del Menga". L'esemplare applicazione di questa legge è stata illustrata nel famoso "Processo di sculacciabuchi" del quale, per meglio chiarire il concetto e rinfrescare la memoria, viene qui citata la sentenza finale:
...E senz'altro proscioglie l'imputato
dall'accusa lanciatagli infamante,
applicando la gran legge del Menga
che dice: chi l'ha 'b culo se lo tenga.
Oppur la stessa legge di Bisenzio
ch'è di pigliarlo 'n culo e far silenzio.
MERDA DI MICIO: netto diniego registrato a Volterra per significare: "niente affatto". A questo significato negativo, del resto coerente con quelli figurati che derivano da "merda" si contrappone la semplice, campagnola, protoecologica "cacca di gallina", toccasana salutare per tutti i mali, stando almeno a questa ineffabile ricetta popolare:
Medicina, medicina,
un po' di cacca di gallina
un po' di cane, un po' di gatto
domattina 'un ce c'è più altro