Oggi vorrei soffermarmi a parlare in breve del riso, il cui nome botanico è Oryza Sativa, che noi tutti conosciamo. Il riso è il cereale più completo ma privo di glutine, che lo rende uno degli alimenti ideali per i celiaci. Del resto è diffuso in tutto il mondo ed è alla base dell'alimentazione di circa la metà della popolazione mondiale. Le varietà di riso sono diverse, ognuna delle quali ha sue peculiari caratteristiche. Vediamo le principali.
Il riso bianco è fra le tante la varietà più comune e più utilizzata. Questa tipologia di riso subisce però un processo di raffinazione che lo fa diventare bianco, ma lo priva di gran parte delle fibre. Questo perchè il processo di raffinazione prevede che sia eliminata la parte più esterna di ogni chicco, cioè la crusca. Si adatta bene alla preparazione di minestre in brodo, minestroni e dolci, poichè durante il processo di cottura rilascia l’amido. Ha un elevato indice glicemico. Possiede azione astringente.
Il riso integrale: non sottoposto a raffinazione mantiene la crusca e quindi le fibre, il suo indice glicemico è basso. Queste due qualità lo rendono particolarmente adatto a chi soffre di stipsi, poichè grazie alle fibre aumenta la peristalsi intestinale ed ha un buon potere saziante. È utile per chi vuole seguire un regime alimentare sano ed equilibrato.
Il riso basmati: tipico di India e Pakistan, è però molto diffuso anche qui in Italia. Lo sitrova sia in versione bianca, quindi raffinata che integrale. Sua caratteristica è il chicco lungo e sottile e il sapore delicato e aromatico. Si adatta benissimo ad accompagnare sia piatti di carne che pesce ed è buonissimo anche scondito. Ha un basso indice glicemico e un notevole potere saziante. Per chi vuole perdere peso e ha bisogno di gusto, questo è il riso ideale. Prima di cucinarlo è bene lavarlo in acqua fredda per togliere l’amido in eccesso.
Il riso nero Venere: il mio preferito, originario della Cina. Si tratta di un riso integrale con grande contenuto di proteine, ferro, selenio, silicio e di vitamine idrosolubili, tra cui B1, B2 e PP. Il suo particolare colore è dovuto alla presenza di antociani, che ormai sappiamo sono le sostanze con alto potere antiossidante. Si utilizza, in genere, bollito e poi abbinato a pesce o verdure.
Il riso rosso: è ottenuto tramite fermentazione a partire dal riso comune. La fermentazione viene favorita da vari ceppi di un lievito noto come monascus purpureus, purpureus proprio per la sua colorazione rossa. E' il riso che maggior potere ipocolesterolemizzanti, perchè contiene monacolina K, una sostanza con una struttura chimica molto simile a quella della lovastatina, un farmaco appartenente alla categoria delle statine, i medicinali d’elezione per il trattamento del colesterolo alto.
Vi invito perciò a provare diverse qualità di riso da portare in tavola per cambiare prima di tutto e provare le varie qualità e i loro abbinamenti in cucina.
Il riso bianco è fra le tante la varietà più comune e più utilizzata. Questa tipologia di riso subisce però un processo di raffinazione che lo fa diventare bianco, ma lo priva di gran parte delle fibre. Questo perchè il processo di raffinazione prevede che sia eliminata la parte più esterna di ogni chicco, cioè la crusca. Si adatta bene alla preparazione di minestre in brodo, minestroni e dolci, poichè durante il processo di cottura rilascia l’amido. Ha un elevato indice glicemico. Possiede azione astringente.
Il riso integrale: non sottoposto a raffinazione mantiene la crusca e quindi le fibre, il suo indice glicemico è basso. Queste due qualità lo rendono particolarmente adatto a chi soffre di stipsi, poichè grazie alle fibre aumenta la peristalsi intestinale ed ha un buon potere saziante. È utile per chi vuole seguire un regime alimentare sano ed equilibrato.
Il riso basmati: tipico di India e Pakistan, è però molto diffuso anche qui in Italia. Lo sitrova sia in versione bianca, quindi raffinata che integrale. Sua caratteristica è il chicco lungo e sottile e il sapore delicato e aromatico. Si adatta benissimo ad accompagnare sia piatti di carne che pesce ed è buonissimo anche scondito. Ha un basso indice glicemico e un notevole potere saziante. Per chi vuole perdere peso e ha bisogno di gusto, questo è il riso ideale. Prima di cucinarlo è bene lavarlo in acqua fredda per togliere l’amido in eccesso.
Il riso nero Venere: il mio preferito, originario della Cina. Si tratta di un riso integrale con grande contenuto di proteine, ferro, selenio, silicio e di vitamine idrosolubili, tra cui B1, B2 e PP. Il suo particolare colore è dovuto alla presenza di antociani, che ormai sappiamo sono le sostanze con alto potere antiossidante. Si utilizza, in genere, bollito e poi abbinato a pesce o verdure.
Il riso rosso: è ottenuto tramite fermentazione a partire dal riso comune. La fermentazione viene favorita da vari ceppi di un lievito noto come monascus purpureus, purpureus proprio per la sua colorazione rossa. E' il riso che maggior potere ipocolesterolemizzanti, perchè contiene monacolina K, una sostanza con una struttura chimica molto simile a quella della lovastatina, un farmaco appartenente alla categoria delle statine, i medicinali d’elezione per il trattamento del colesterolo alto.
Vi invito perciò a provare diverse qualità di riso da portare in tavola per cambiare prima di tutto e provare le varie qualità e i loro abbinamenti in cucina.