Simply

mercoledì 16 gennaio 2013

COME I FELINI










Ho duellato e sono rimasta ferita. a leccare le mie ferite in disparte,
come i felini.
Aspetto che passi,
ferma, immobile,
con lo sguardo perso nel vuoto.
Mi ascolto,
il restare immobile
aiuta le mie ferite a rimarginarsi.
E come i felini,
mi allontano,
mi distacco,
nel silenzio e nella solitudine,
aspetto, che tutto torni ad essere.
Mi mimetizzo per non farmi trovare,
non voglio condividere.
Sono nel folto della selva,
in una tana buia,
e lì mi curo,
e da lì ascolto la vita,
quella che viene da fuori.
Aspetto che passi,
come i felini.

martedì 15 gennaio 2013

L'ACQUA









Scivola,
sul corpo stanco,
lava,
disinfetta,
scioglie.
Purifica l'anima,
rinfranca lo spirito,
disseta il cuore.
Scorre,
sui capelli,
indugia sulle palpebre,
si ferma sulle ciglia,
scivola sul collo,
inonda le spalle.
Scorre,
come scorre il sangue,
vivifica,
nutre.
Bagna le labbra riarse,
si sofferma negli incavi.
Rinverdisce il deserto della pelle.
Acqua,
universo in una goccia,
noumeno della vita,
specchio dell'altro io.

lunedì 14 gennaio 2013

IL RESTO DI NIENTE










Eppur tu sai
che non più sarò capace dello stupore dei bambini,
ho un peso troppo grande sulle spalle.
Nei miei occhi incanto luce si sono affievoliti,
e la radiosità ha lasciato spazio ad un velo di malinconia.
Sull'anima una cataratta è scesa silenziosa,
tessuta da fili di tristezza e disincanto.
Anche una quercia cede alla forza di venti gelidi,
un guerriero è stremato da una battaglia interminabile,
un destriero soccombe ad una corsa infinita,
un cuore gentile diventa pietra se tradito,
un'anima si spenge, se ha immolato se stessa
al resto di niente.



domenica 13 gennaio 2013

FLORARIO (viaggio magico nel mondo di fiori e piante)



Grazie a Ferruccio Gianola ho potuto scrivere una piccola recensione di un libro a me molto caro: "Florario". Se amate i fiori e le piante, dilettatevi con questo libro, non ve ne pentirete.

http://www.ferrucciogianola.com/2013/01/in-vetrina-con-florario-miti-leggende-e.html — con Silvia Lazzerini

sabato 12 gennaio 2013

PENSIERI DA UN VECCHIO QUADERNO

03/03/1999
 
 
Nonostante oggi sia stata una giornata ricca di emozioni e perché no, effervescente, le ore non passavano mai, mentre continuavo a guardare ritmicamente l'orologio, constatando che il sole tramonta alle 18:15 circa, che le giornate si sono allungate e che l'aria profuma già d'estate.
La primavera mi scombussola sempre un po', da sempre direi, e mi riporta alla mente i giorni di scuola, al liceo, quando ero letteralmente convinta che l'estate ormai alle porte, mi avrebbe riservato chissà quali sorprese, cullandomi con il vento caldo, il sole abbacinante, e il tappeto di stelle sulla mia testa, nelle sere passate sulla spiaggia a canticchiare le canzoni del momento e a toccare la sabbia, fresca e morbida.
Non vedevo l'ora che arrivassero le vacanze; finalmente sarei uscita ogni sera e avrei dimenticato per qualche mese le traduzioni di greco e latino.
La mia cittadina si sarebbe riempita di vita e la fantasia avrebbe lasciato spazio al romanticismo, mio grande alleato, che era rimasto in letargo per tutto l'inverno.
Tuffi, corse, partite a racchette o a pallavolo, il profumo intenso e inconfondibile del mare e delle tamerici, i tramonti che avrebbero incendiato le sere d'Agosto.
Ancora oggi, e mi sembra che sia passato un secolo, questa magia mi invade, mi percorre un brivido interno. Quest'estate uscirò dal bozzolo, ritornerò ad essere un vulcano in attività, un fuoco d'artificio, lasciando su una sedia il mio rigido vestito "autunno-inverno"; cambierò pelle, per vestire ancora una volta i panni di una ninfetta birichina.
C'è un ritorno all'adolescenza che ho tanto amato quanto odiato, per i suoi alti e bassi, ma che si è conquistata la parte migliore di me, che avrei tanto desiderato far scoprire a tutti coloro che mi stanno vicino.
Non che questa mia seconda vita nascosta nella selva dell'anima, rimanga sempre nell'ombra, ma tendo sempre a celarla, perché sono convinta che se prendesse il sopravvento, la ragione potrebbe scavarsi la fossa da sola.
Mi riprometto però di presentare al mondo questa mia amica e convivente, e spero che sia, agli occhi altrui, non un personaggio sconvolgente, ma aiuti a vedermi così come mi sarebbe piaciuto essere sempre, tutto l'anno: uno spicchio di sole del mattino.

Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.