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domenica 14 giugno 2015

Sotto il maglione niente, Scene dal Precariato lavorativo

Accanto alle scale che conducevano al piano superiore dello Uaisipiei, che si aprivano sul salone panoramico, c'erano due vetrine, nelle quali facevano bella mostra di sè, capi d'abbigliamento e accesori moda che erano in vendita ad uso e consumo solo degli ospiti di Charlie. I capi d'abbigliamento seguivano l'eterno andamento delle stagioni, perciò agli inizi della stagione estiva, Zoe sistemava in vetrina le belle polo a mezze maniche, i leggeri giacchini estivi (adatti alle prime uscite in barca), i gilet smanicati, i fermacravatte in argento, le camicie, i gemelli, gli orologi e i nuovissimi occhiali da sole con lenti che avevno caratteristiche diverse in abse algi sport praticati (da golf, da barca a vela, da barca a motore, da bicicletta).

Praticamente il prêt-à-porter per l'uomo di mare. Per contro verso la fine di Agosto, in vetrina prendevano posto i maglioni di cotone, i pullover di lana (trattata per resistere all'acqua), le giacche imbottite, le cravatte di seta. Zoe scoprì durante il suo periodo di permanenza allo Uaisipiei, che aveva anche buone doti di vendita, sia per la pazienza immane, sia per il suo infallibile occhio per le taglie, e anche perchè era sempre disposta a tirar fuori tutto e poi con pazienza a rimettere a posto.

Charlie aveva disposto che al desk si indossasse una divisa per il turno del mattino e una per il turno serale. Era un uomo dal gusto raffinato, quindi aveva deciso che per la mattina si indossassero un paio di pantaloni a sigaretta blu, un modello casual tipo jeans, e una polo azzurra a maniche corte, mentre per la sera aveva voluto una camicetta bianca con piccole maniche bombate, foulard di seta e pantaloni blu di foggia femminile. 

Ora non era raro  che le consorti degli ospiti di Charlie chiedessero di poter acquistare gli stessi capi che vedevano addosso a Zoe, e nonostante quest'ultima cercasse di dissuaderle poichè si trattava di una divisa, le signore imperterrite continuavano la loro cantilena. Charlie, che aveva le orecchie come quelle di un fennec, sentiva tutto anche quando era in giro per l'headquarter, e quando si spazientiva nel sentire il ciarlare insistente di queste matrone, diceva: "Inutile che insista cara signora, lei non farebbe la stessa figura con quegli abiti!". Che uomo Charlie, non lo dimeticherò mai, era così bravo ad alimentare la mia vanità.

Una bella mattina di Settembre, Zoe stava sistemando i nuovi arrivi invernali, fra cui degli splendidi maglioni paricollo in lana merino, blu navy, costa inglese, quando passò uno degli ospiti di Charlie, un bell'uomo dagli occhi azzurro cobalto, alto e snello, che chiese a Zoe di poter provare uno dei pullover. 

L'occhio clinico di Zoe misurò il fascinoso signore e propose una taglia xl. Sulle prime il distinto (o almeno così sembrava) ospite, espose la sua reticenza a quella taglia che per lui era troppo ampia, ma la provò lo stesso, notando invece che gli calzava a pennello. "Vede che avevo ragione?" disse Zoe "Lei ha le braccia lunghe, perchè è un longilineo, potrà mettere anche una camicia sotto il maglione, per i primi freddi". 

L'astuto ospite di Charlie la guardò intensamente, poi si tolse il maglione e comunicò a Zoe che ne avrebbe presi due, uno blu navy, l'altro avorio. E mentre Zoe li piegava accuratamente per riporli nelle loro rispettive buste, il predatore si appoggiò con i gomiti al banco, guardò Zoe e disse: " Sai cara Zoe? Penso che questo maglione blu starebbe molto bene addosso a te, ma senza niente sotto"
" Ne sono certa" rispose Zoe, guardandolo appositamente con aria trasognata " ma di sicuro non per i suoi occhi". 

" Se avessi ventanni di meno cara Zoe non mi sfuggiresti" replicò l'audace. " Ma lei non solo  ha ventanni di più, ma non rientra nel range dei tipi che mi sconfinferano caro signore, grazie per  l'acquisto e arrivederci"



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