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venerdì 25 settembre 2015

Il Rolfing: riequilibrare la postura lavorando sul tessuto connettivo

Tra le discipline olistiche che sono preposte al riequilibrio armonico del corpo e della postura, un metodo particolarmente efficace è il Rolfing. Questa metodologia prende il nome dalla Dottoressa Rolf, che ne intuì i benefici effetti. La Dottoressa Rolf era un biochimica americana che concentrò i suoi studi sul tessuto connettivo del corpo umano: lavorando su di esso infatti, è possibile ridare al corpo il suo movimento funzionale e armonizzarlo con la forza di gravità.

Su quali principi si basa? Il concetto principe di questo metodo si basa sulla correlazione che intercorre tra la forza di gravità e l'armonico funzionamento del corpo. Affinchè vi sia armonia è necessario che il nostro tessuto connettivo sia plastico, perchè questa sua caratteristica consente al corpo di cambiare forma. L'operatore che pratica il Rolfing agisce attraverso un tocco sensibile e deciso liberando il corpo dalle restrizioni che il tessuto connettivo irrigidito ha  creato e in questo modo riallinea la postura correttamente rispetto alla forza di gravità.

Come funziona? Il lavoro dell'operatore si svolge nell'arco di 10 sedute durante le quali lavora in profondità sulle fasce muscolari del paziente e sulla sua capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli con l'obiettivo di riallineare  l’organismo assecondando la forza di gravità e non andando contro contro di essa.

In che modo avviene tutto questo? Nelle fasce muscolari il tessuto connettivo si estende come una rete che  collega non solo tutti i vari segmenti dell’apparato locomotore, ma, come sappiamo, riveste le cavità e ricopre gli organi. Se in un settore di questa fitta rete accade qualcosa, ne risente tutto il corpo: in parole povere se uno dei segmenti va fuori asse, crea uno squilibrio. Affinchè si ristabilisca un ordine armonico è necessario non solo che l'operatore lavori nell'area dove è presente lo scompenso, ma anche nelle aree in cui si sono creati altri scompensi. Gli squilibri si creano per vari motivi: una postura scorretta, un trauma, un gesto ripetitivo, un atteggiamento di difesa.

Facendo sì che il tessuto connettivo ritrovi la sua plasticità attraverso il tocco dell'operatore i movimenti articolari migliorano sensibilmente e il paziente ritorna ad usare in maniera corretta ed equilibrata i muscoli flessori ed estensori.

A chi è utile? Praticamente a tutti: a chi soffre di mal di schiena, agli sportivi, ai bambini che hanno posture scorrette, agli anziani che soffrono di artrosi, a chi ha la scoliosi, a chi soffre di tendiniti. Grazie al Rolfing si impara ad entrare in contatto con il proprio corpo e i suoi effetti sono davvero duraturi.


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