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martedì 22 marzo 2016

Introduzione all'aromomassaggio energetico

In quale modo l'idea di massaggio sia nata nella mente dell'uomo è intuitivo. Quando una parte del nostro corpo viene urtata da un oggetto estraneo, la mano vi corre spontaneamente allo scopo di portare sollievo. E' quasi un riflesso: se abbiamo un dolore fisico, la nostra mano incomincia a frizionare la zona dolente e il male si attenua. la mano dell'uomo è terapeutica. E' capace di portare vita nuova nei tessuti, di sostituire il dolore con il piacere, di ristabilire un equilibrio turbato.

Il massaggio interessa perchè mostra con grande chiarezza l'unità psicosomatica dell'uomo. Quando, a seguito di una frizione o di una manipolazione, il dolore fisico scompare, anche lo spirito ritorna sereno.  D'altra parte se un individuo vive serenamente, in profondo accordo con le leggi della natura, il suo corpo tende a un maggiore equilibrio e più difficilmente si ammala.


Il massaggio tocca contemporaneamente tutti i livelli della persona: quello fisico, quello emozionale e psicologico, quello spirituale. Nella medicina tradizionale cinese esistono un centinaio di punti i quali possono essere stimolati sia manualmente che mediante aghi (agopuntura). Questi punti sono disposti appena sotto l'epidermide, lungo dei percorsi energetici particolari chiamati meridiani.

Molti di questi punti riguardano dei disturbi fisici, altri riguardano invece il trattamento di disturbi che appartengono alla sfera psichica, come l'ansia, l'insonnia, la depressione. Un'emozione può influenzare l'attività di un organo o una funzione fisiologica. Per esempio un eccesso di pensieri ansiosi ha la capacità di influenzare la digestione.

Una tristezza profonda e prolungata può influire negativamente sulla respirazione. Uno stile di vita improntato a eccessiva eccitazione può rovinare il cuore.

lunedì 22 febbraio 2016

Psicopittografia, come possedere una personalità attraente

Che cos'è esattamente la personalità? Che ruolo ha nel piano per il raggiungimento del successo? La personalità è l'espressione esterna di ciò che siamo interiormente per migliorare il comportamento esteriore. 

Ne risulta una fisionomia più attraente, una voce piacevole, un equilibrio generale e più ancora. Inoltre, chi ha conquistato il suo mondo interiore possiede un fascino misterioso. Per crearci una nuova personalità dobbiamo conquistare pienamente la nostra integrità personale:
  • Non dobbiamo fare cose per altre persone sforzandoci di farle come se fossero per noi
  • Non abbiamo alcun obbligo di considerare un'idea come vera finchè non ll'abbiamo controllata
  • Dobbiamo liberarci da ogni forma di paura e di ansia
  • Assumiamo con gioia le nostre responsabilità
  • Non sacrifichiamo le nostr eopinioni ad un'altra persona solo perchè questa dimostra sicurezza 

martedì 27 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Smeraldo

Se volete liberare la mente da preoccupazioni e nello stesso tempo stimolare la creatività e avere idee sempre nuove, lo smeraldo è la pietra che fa per voi.

SMERALDO
Caratteristiche: silicato di berillo e alluminio; sistema esagonale; colore dal verde chiaro al verde intenso al giallo-verde
Proprietà: combatte le smemoratezza e apporta equilibrio e serenità
Disturbi: è legato a tutti i disturbi degli occhi; è un buon guaritore nelle malattie infettive infantili; alza la pressione sanguigna troppo bassa e cura le nefriti; aiuta le cellule a rigenerarsi
Associazione con i chakra: quarto



giovedì 22 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Selenite

Usata per connettersi e comunicare con il Divino,la selenite contiene molta energia femminile. In passato era spesso usata come bacchetta magica per facilitare il trasporto le proprie intenzioni per il Sé Superiore o l'Universo.

SELENITE
Caratteristiche: solfato idrato di calcio(gesso); sistema monoclino; famiglia dei solfati; incolore, spesso cristallizza in aggregati (rosa del deserto)

Proprietà: dà equilibrio; aiuta la concentrazione; stimola la telepatia
Disturbi: protegge nelle gravidanze
Associazione con i chakra: settimo


domenica 18 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Sardonica

Antichissima gemma, è menzionata nella Bibbia come la quinta delle 12 fondamenta della Gerusalemme Celeste (Apocalisse).

SARDONICA
Caratteristiche: biossido di silicio; sistema trigonale; il suo colore è traslucido ed esiste la varietà nera (onice), bianco- rosso bruno (sardonica), bianco-grigia (calcedonio-onice) e bianco-arancione (onice- corniola)

Proprietà: combatte le negatività, porta equilibrio e serenità ed è indicata nei problemi familiari
Disturbi: combatte la perdita dei capelli e la lacrimazione eccessiva degli occhi, rafforza il pancreas e aiuta gli anziani a sentire meglio; è di valido aiuto nei disturbi della tiroide e rinforza la spina dorsale. Cura tutti i problemi connessi alll'udito
Associazione con i chakra: primo; quinto la sardonica propriamente detta

sabato 3 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Quarzo tormalinato


E' un potente simbolo di unità,in quanto pietra di alta energia stabilizzatrice, utilizzata anche per aumentare il potere personale.

QUARZO TORMALINATO
Caratteristiche: è un quarzo con inclusioni di cristalli di tormalina
Proprietà: portato al collo o come braccialetto, tiene lontani i pensieri negativi donando equilibrio e calma interiori
Disturbi: aiuta chi soffre di alcolismo
Associazione con i chakra: primo e settimo




venerdì 25 settembre 2015

Il Rolfing: riequilibrare la postura lavorando sul tessuto connettivo

Tra le discipline olistiche che sono preposte al riequilibrio armonico del corpo e della postura, un metodo particolarmente efficace è il Rolfing. Questa metodologia prende il nome dalla Dottoressa Rolf, che ne intuì i benefici effetti. La Dottoressa Rolf era un biochimica americana che concentrò i suoi studi sul tessuto connettivo del corpo umano: lavorando su di esso infatti, è possibile ridare al corpo il suo movimento funzionale e armonizzarlo con la forza di gravità.

Su quali principi si basa? Il concetto principe di questo metodo si basa sulla correlazione che intercorre tra la forza di gravità e l'armonico funzionamento del corpo. Affinchè vi sia armonia è necessario che il nostro tessuto connettivo sia plastico, perchè questa sua caratteristica consente al corpo di cambiare forma. L'operatore che pratica il Rolfing agisce attraverso un tocco sensibile e deciso liberando il corpo dalle restrizioni che il tessuto connettivo irrigidito ha  creato e in questo modo riallinea la postura correttamente rispetto alla forza di gravità.

Come funziona? Il lavoro dell'operatore si svolge nell'arco di 10 sedute durante le quali lavora in profondità sulle fasce muscolari del paziente e sulla sua capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli con l'obiettivo di riallineare  l’organismo assecondando la forza di gravità e non andando contro contro di essa.

In che modo avviene tutto questo? Nelle fasce muscolari il tessuto connettivo si estende come una rete che  collega non solo tutti i vari segmenti dell’apparato locomotore, ma, come sappiamo, riveste le cavità e ricopre gli organi. Se in un settore di questa fitta rete accade qualcosa, ne risente tutto il corpo: in parole povere se uno dei segmenti va fuori asse, crea uno squilibrio. Affinchè si ristabilisca un ordine armonico è necessario non solo che l'operatore lavori nell'area dove è presente lo scompenso, ma anche nelle aree in cui si sono creati altri scompensi. Gli squilibri si creano per vari motivi: una postura scorretta, un trauma, un gesto ripetitivo, un atteggiamento di difesa.

Facendo sì che il tessuto connettivo ritrovi la sua plasticità attraverso il tocco dell'operatore i movimenti articolari migliorano sensibilmente e il paziente ritorna ad usare in maniera corretta ed equilibrata i muscoli flessori ed estensori.

A chi è utile? Praticamente a tutti: a chi soffre di mal di schiena, agli sportivi, ai bambini che hanno posture scorrette, agli anziani che soffrono di artrosi, a chi ha la scoliosi, a chi soffre di tendiniti. Grazie al Rolfing si impara ad entrare in contatto con il proprio corpo e i suoi effetti sono davvero duraturi.


giovedì 10 settembre 2015

Pietre e cristalli, Pietra di Luna

Associata alla luna, il mito racconta che fosse indossata dalla dea Diana e in Oriente amuleti di pietra di luna erano spesso appesi ad alberi da frutto per assicurare colture feconde e abbondanti. Nel medio evo, dagli alchimisti, si riteneva che se tenuta in bocca, la pietra di luna poteva contribuire a far prendere decisioni appropriate.

PIETRA DI LUNA
Caratteristiche: silicato di potassio e alluminio; sistema monoclino; cristalli prismatici tabulari o colonnari; spesso geminati, oppure masse granulari compatte; generalmente incolore o bianca, ma anche rosa, gialla e marrone. Può essere confusa con il gesso e la clacite, che sono però più teneri. Famosi i cristalli rinvenuti a Carlsbad, Flims, Villadreu, Zillertla e Marienburg. In Italia sono noti gli splendidi cristalli rosa del granito di Baveno, quelli bianchi di San Pietro in  Campo e della Val di Vizze.

Proprietà: porta equilibrio tra cervello e cuore, agisce quindi sugli stati emozionali eccessivi placandoli e aumentando la razionalità
Disturbi: agisce beneficamente sugli ormoni e sulle ghiandole; equilibra il ciclo mestruale e aumenta la fertilità; ha un'azione disintossicante
Associazione con i chakra: secondo e quarto


venerdì 28 agosto 2015

Dicevano che sognavo ad occhi aperti

Dicevano che ero una bambina dalla fantasia viva e fervida, lo dicevano perchè erano convinti che sognassi ad occhi aperti e per loro vedere una bambina che se ne stava ferma con lo sguardo perso nel vuoto e totalmente estraniata da ciò che la circondava, significava sognare ad occhi aperti. Di ciò che dicevano a me non importava nulla, credessero ciò che per loro era più comodo credere, purchè non mi disturbassero.

Una delle mie assenzeSebbene avessi tanta fantasia, quello che facevo io non era sognare ad occhi aperti, non mi perdevo certo in mondi colorati e ricchi di personaggi usciti dalle favole che mi venivano raccontate, anche se mi piacevano molto e alimentavano i miei giochi. No, quello che per loro era il mio sognare ad occhi aperti era invece per me quello che un occhio più acuto avrebbe definito "stato di consapevolezza intensa". Potrei definirlo un modo di meditare, di trascendere la realtà che mi circondava per raggiungere una dimensione che ritenevo molto più adatta a me e in cui stavo benissimo.

Potevo estraniarmi in qualunque momento, in ogni luogo e a qualunque ora, senza difficoltà alcuna, perchè per me era un'operazione del tutto naturale, non avevo bisogno di concentrazione, mi bastava semplicemente mettermi seduta e fissare un punto qualunque di fronte a me. Nei momenti di massima assenza, di quello che succedeva intorno io non percepivo nulla. Ma non sempre era così, molto spesso infatti riuscivo ad essere presente e assente nello stesso tempo: potevo seguire quello che accadeva intorno a me e contemporaneamente essere nella mia altra dimensione e questa operazione la mettevo in atto a scuola.

Fu la maestra ad accorgersi di tutto ciò e lo riferì a mia mamma, spiegandole che durante le ore di lezione io spesso non ero affatto in classe con la testa, ma se interrogata sulla lezione in corso rispondevo senza problemi in merito alla tematica trattata. Ed era vero, ma dato che il vociare della classe mi dava non poco fastidio, io cercavo rifugio dall'altra parte, in cui trovavo pace e tranquillità, pur non perdendomi mai una lezione.

Una precisazione: con i miei compagni di classe stavo bene e socializzavo con una gran facilità, partecipavo con entusiasmo alle attività di classe e ai lavori di gruppo, ma tutto doveva terminare al suono della campanella, poi io volevo stare per i fatti miei. Dei dopo scuola, del frequentarsi il pomeriggio non mi interessava affatto, a me interessava terminare i compiti il prima possibile e dedicarmi ai miei disegni, ai miei giochi, e alla mia dimensione.

In pratica stavo in equilibrio, con un piede nel mondo che noi tutti definiamo reale, quello che in questo momento mi vede scrivere questo post e un'altra dimensione, a questo mondo parallela, di cui però ho perso ogni ricordo, o meglio, anche a quei tempi se qualcuno incuriosito mi chiedeva dove mai ero stata, non ero in grado di rispondere perchè il rientro alla normalità, se così vogliamo chiamarla, era sempre troppo repentino.

Ho coltivato questa mia capacità fino ai primi anni del liceo, ma con il tempo essa è andata svanendo perchè la vita secolare bussava troppo spesso a quella porta della mente che avrei voluto tenere costantemente aperta. Così ad un certo punto, quella porta si è chiusa ed io oggi, non riesco che a vedere solo un piccolo spiraglio di luce che debole passa da una piccolissima fessura.



domenica 19 luglio 2015

Pietre e cristalli, Corindone

E' senza dubbio la famiglia di pietre preziose più importante e il suo nome deriva dal termine indù KURAND o KURUVINDA, utilizzato in India per descrivere una qualità impura di corindone.

CORINDONE
Caratteristiche: ossido di alluminio; sistema trigonale; cristalli granulari bipiramidali e prismi tozzi terminati da un pinacoide; viene scalfito e lavorato solo dal diamante; i colori sono vari: in genere è semiopaco, grigio o bruno, ma talvolta è trasparente e di colore rosso (rubino), azzurro (zaffiro), verde (smeraldo orientale), e giallo (topazio orientale).

Proprietà: combatte la smemoratezza, apporta equilibrio e serenità, combatte l'ira, aiuta a mantenere la calma
Disturbi: rafforza la circolazione sanguigna, lenisce il dolore durante il ciclo mestruale, guarisce la laringite, aiuta le cellule a rigenerarsi
Associazione con i chakra: quarto, sesto, primo




mercoledì 15 luglio 2015

Pietre e cristalli, Berillo

I popoli antichi usavano il berillo nei riti per far cadere la pioggia. Nell'Irlanda del quinto secolo gli indovini che usavano sfere di berillo erano conosciuti come speculari.

BERILLO
Caratteristiche: silicato di  berillo e alluminio; sistema esagonale; cristalli isolati a forma di prisma esagonale allungato, spesso ricchi di inclusioni. Le varietà colorate e trasparenti sono lo smeraldo, che ha un colore verde brillante per la presenza di ossido di cromo, l'acquamarina, l'eliodoro. L'acquamarina si può confondere con l'apatite azzurra. Lo smeraldo invece si confonde con l'avventurina, la tormalina verde, il peridoto olivina, la fluorite verde e il dioptasio.

Proprietà: il berillopace interiore e porta equilibrio; stimola i sentimenti positivi.
Disturbi: combatte l'acidità di stomaco e ha azione benefica sull'intestino.
Associazione con i chakra: secondo; quarto e terzo per lo smeraldo.



martedì 14 luglio 2015

Gli oli essenziali, la teoria dello yin e dello yang

Secondo la filosofia cinese l'universo è retto dalla legge degli opposti, sintetizzata dal simbolo cinese del Tao. Essa si basa sul costrutto filosofico di due polarità complementari, dette yin e yang, che devono essere mantenute in equilibrio per raggiungere l'unicità. In origine il carattere  che significa yin indicava il lato in ombra di un pendio, mentre lo yang indicava il alto opposto, illuminato dal sole. Allargando il concetto, qualità come il freddo, il riposo, la luna, la notte, l'acqua, la passività, l'oscurità, sono considerate yin; mentre il sole, il giorno, il fuoco e qualità come il calore, il movimento, la luce sono considerate yang. 

Ma nel concetto di yin e yang non ci sono assoluti: benchè opposte queste forze non esistono l'una senza l'altra e si bilanciano per mantenere l'armonia dell'unità. Questi due aspetti fondamentali della realtà si mescolano tra di loro in modo variabile e sono legati l'uno all'altro in modo indissolubile, si completano e si delimitano a vicenda. Una data cosa non è mai totalmente yin o totalmente yang, ma soltanto più yin o più yang rispetto ad un'altra: si tratta di due concetti relativi. Così anche se l'uomo è yang rispetto rispetto alla donna che è yin, ciascuno contiene l'altro e tutto è fatto sia di yin che di yang. La teroia yin-yang è illustrata dal trazionale simbolo taoista nel qual il cerchio che rappresenta la totalità è diviso in una parte nera (yin) e in una parte bianca (yang). I cerchi più piccoli di colore opposto indicano che all'interno dello yin è contenuto un elemento yang e viceversa. 

La curva dinamica che separa le due aree indica che queste due forze sono in continuo flusso: esse si controllano e si trasformano a vicenda. Applicata agli oli essenziali, la teoria dello yin e dello yang rappresenta una utile classificazione per inquadrare l'attività prevalente di ogni singola essenza nei confronti dell'organismo: un'essenza con azione energetica prevalentemente yin avrà un effetto più sedativo, rinfrescante, emolliente e a livello del sistema nervoso neurovegetativo sposterà l'equilibrio verso il sistema parasimpatico; un'essenza con prevalente azioneenergetica yang sarà più stimolante, eccitante, astringente, antisettica e sposterà l'equilibrio vegetativo dell'organismo sul versante ortosimpatico. Va comunque ricordato che queste non sono qualità assolute: in relatà ogni essenza possiede caratteristiche sia yang che yin e il suo effetto dipende prevalentemente dalle circostanze di applicazione.


sabato 16 maggio 2015

GIOCAVO SOTTO UN SALICE PIANGENTE

Nascosto dietro un palazzo, c'era un piccolo rigoglioso giardino, dove un manto d'erba verde e morbida cresceva ben curata. Era un giardino silenzioso, casa di uccelletti tondi e canterini, al centro del quale si trovava un bellissimo salice piangente, le cui morbide e folte fronde ricadevano, languide e suadenti, sull' erba. Giocavo lì, nascosta dalle fronde del salice, in quella casa verde che mi nascondeva agli occhi del mondo.

Solo il venticello sapeva che c'ero io lì sotto, fra le verdi pareti del saggio salice, nelle quali i raggi di un antico sole primaverile si affacciavano indiscreti e forse un po' sfacciati a curiosare. Era un semplice riparo quello che il salice mi offriva, e mentre intenta nei miei giochi, mi muovevo nel suo abbraccio, lui parlava sobriamente, dondolando in un quasi impercettibile fruscio, gli eleganti rami le cui lanceolate foglie abbracciavano il tappeto erboso.


Era una solitudine meditativa la mia, lontana da rumori stridenti della vita intorno, solitudine in cui i sensi non avevano ragion d'essere, perchè inutili orpelli di un equilibrio ben più alto, dove unica protagonista ricettiva era la sensitività dell'anima. I miei giochi non avevano bisogno di oggetti, era la mente che creava ogni cosa, nello stile e in tono con la capanna verde che m'accoglieva benigna.

Fra le radici nodose sedevo volentieri, quasi a ritirarmi nell'incavo del suo tronco e immergermi nel lento scorrere della sua linfa, compenetrandomi del suo essere, respirando il suo sapere, non domande, non risposte.

Era un magico solipsismo il nostro, radicato nella sua corteccia, compenetrato nel mio io più profondo. Poi un giorno, un'anima stanca si addormentò per sempre ai suoi piedi e nulla fu come prima. Il salice non potè più ospitarmi, nè più parlò, lo guardavo di lontano e mi sembrava in altro mondo.

Qualche anno dopo qualcuno decise di tagliarlo, non ricordo più perchè, ricordo che mi fece male, ne udii la sofferenza, gli ultimi echi della sua voce che dal mozzo tronco si spargevano intorno. Dopo più di trent'anni ci son passata ieri in quel giardino, e ho guardato là, dove stava il salice nulla più è cresciuto, solo l'erba verde resiste ancora. Mi son fermata solo un attimo e ho ancora udito quella sofferenza.

mercoledì 6 maggio 2015

PIccola introduzione ai Fiori di Bach

Avrete tutti sentito parlare dei fiori di Bach, spesso consigliati in ambito naturale per curare tante piccole sindromi che ci affliggono ogni giorno. Se ne sente parlare, ma ci si limita solamente al sentito dire. Io invece, che sono curiosa per natura e che sostegno da sempre il natuale curativo nei limiti del possibile, amo approfondire e sapere. Perciò da oggi e nei prossimi giorni esaminerò con voi l'argomento.

I Fiori di Bach servono da rimedio per lo stato emozionale delle persone, basato sulla convinzione del dottor Bach, che un individuo equilibrato può raggiungere con maggiore facilità uno stato di benessere psicofisico. Il Dr. Bach scoprì 38 rimedi, uno per ogni specifico stato emozionale e mentale, e una combinazione di 5 Fiori specifica per momenti di forte difficoltà o emergenza che chiamò Rescue Remedy. I Fiori di Bach sono estratti da fiori selvatici o germogli di alberi e arbusti, unica eccezione il Rock Water, preparato con pura acqua di sorgente.

 Dopo intesi studi dottor Bach isolò i 38 estratti vegetali nella convinzione che l’atteggiamento emotivo svolge un ruolo importantissimo nel mantenimento dello stato di salute e nel recupero delle malattie. Questa opinione al giorno d'oggi è confermata anche da molti medici tradizionali. Quando nel 1936 morì, il dottor Bach aveva sviluppato un sistema di cura completo basato sui 38 estratti vegetali da lui scoperti e poi coltivati. Ogni cura è ottenuta da fiori di piante selvatiche, arbusti o alberi. Questi estratti aiutano a ripristinare uno stato emozionale equilibrato, dunque a contrastare le emozioni e i sentimenti negativi, e non a curare patologie o sintomi fisici. L'idea è che prima della cura fisica la persona debba riottenere quel sistema emozionale equilibrato che le permetta il proprio benessere psicofisico.

 Le cure con i Fiori di Bach agiscono sul paziente visto come un individuo completo e non si limitano alla cura delle malattie o dei suoi sintomi. La loro azione si rivolge specificamente allo stato emozionale della persona, quindi accade molto frequentemente che due persone possano far ricorso a due diversi Fiori di Bach, pur soffrendo della medesima malattia. Ogni persona è diversa, e così le reazioni di fronte agli eventi della vita, alle preoccupazioni o alle malattie. Essi agiscono proprio sugli stati emozionali che ci fanno affrontare le cose ciascuno in maniera differente. È così che per aiutarci ad esempio ad uscire da un brutto raffreddore possiamo assumere diversi Fiori di Bach a seconda della nostra personalità e del nostro carattere. C'è chi di fronte ad una malattia si abbatte e si fa prendere da una anche leggera depressione e chi ad esempio risulta essere molto apprensivo e nervoso: in questi casi l'aiuto dei Fiori di Bach si esercita sui rispettivi stati d'animo, e assolutamente non sulla cura del raffreddore. Il supporto che i Fiori di Bach attivano al nostro stato d'animo e alle nostre emozioni è, infatti, considerato fondamentale dalla filosofia del dottor Bach per il benessere di ogni persona.

La filosofia del dottor Bach e il suo atteggiamento nei confronti della vita sono all'insegna della semplicità. Lo studio e la scoperta dei 38 Fiori di Bach fu improntata alla ricerca di un sollievo dalla fatica, dalle paure e dai dispiaceri in maniera dolce e in totale armonia con la nostra natura. Il fine di ogni cura di Fiori di Bach è di raggiungere  la propria pace interiore.

venerdì 9 maggio 2014

Blu, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Simboleggia armonia, equilibrio, calma. Il cristalli blu rilassano, riposano; portano equilibrio nelle emozioni; danno attaccamento alle tradizioni; conferiscono disponiblità a rispettare le regole; infondono sensibilità, e quindi vulnerabilità; normalizzano il battito cardiaco e la pressione sanguigna; smorzano l'ansia.

Chi sceglie il blu: è persona di sentimenti profondi, clama, capace di equilibrio interiore; è idealista e crede nella lealtà, nella dedizione; è attaccata alle tradizioni e sente il collegamento con il passato; rifugge dagli ambienti stressanti e dalle persone irascibili

Chi rifiuta il blu: è ansioso e si sente poco aprezzato: avrebbe voglia di fuggire situazioni che non lo gratificano; ha bisogno di tagliare con ambienti che gli tolgono armonia interiore ed equilibrio; è depresso.

mercoledì 7 maggio 2014

Verde, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

VERDE

Colore dello spettro della luce situato fra il giallo e l'azzurro; simboleggia la conoscenza superiore e la perseveranza. E' abbinato al quarto chakra. I cristalli verdi infondono equilibrio, armonia, compassione; hanno effetto calmante; trasmettono amore per la natura e la terra; favoriscono l'adesione alle leggi naturali e il rispetto delle tradizioni; danno lucidità di giudizio, grandezza d'animo e senso di giustizia; conferiscono tenacia; volontà perseveranza ma anche resistenza ai cambiamenti, tensione fra la quiete del blu e l'energia attiva del giallo; rappresentano energia accumulata, non manifestata; portano autocontrollo anche eccessivo, egocentrismo, bisogno di dominare gli eventi e le persone.

Chi sceglie il verde: tende a sentirsi superiore agli altri; desidera fare bella impressione; non accetta di cambiare e adattarsi agli altri perchè si sente il migliore; è conservatore e abitudinario per bosogno di sicurezza
Chi rifiuta il verde: si sente costretto a fare ciò che non vuole, desidera sfuggire a obblighi che lo opprimono; prova frustrazione perchè non è all'altezza delle proprie aspettative; si sente insicuro

giovedì 14 febbraio 2013

TELA DI RAGNO










Un filo di tela di ragno
mi lega impercettibilmente al cavaliere azzurro.
Così fragile, così forte il filo.
Legata come Fenrir, il lupo incatenato.
Legata a qualcosa di quasi impalpabile,
ad una sottile alchimia,
che mi trasforma in saltimbanco.
E cammino sul filo di ragno,
in eterno, instabile equilibrio,
sospesa nel vuoto,
i muscoli tesi.
Non posso guardare giù,
c'è solo il baratro se non ci sei tu.
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