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giovedì 26 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: dalla gastrite all'ulcera e poi....l'approccio della medicina ufficiale

Helicobacter Pylori
Le formulazioni maggiormente utilizzate nella terapia di ulcere e gastriti, risolvono solo apparentemente alcuni aspetti del problema, ma non tengono conto degli effetti negativi che producono. I farmaci più usati: inibitori della pepsina (enzima indispensabile per la digestione delle proteine, ma con un ruolo da protagonista nell'evoluzione dell'ulcera). Il loro utilizzo, proprio per il fatto che induce all'incompleta digestione delle proteine, può indurre maldigestione e malassorbimento intestinale. 
Oltre agli inibitori della pepsina di uso comune sono i farmaci che contrastano l'acidità direttamente (i classici antiacidi) o indirettamente (riducendo la secrezione acida). Anche in questo caso lo svantaggio sta nella sensibile alterazione dei delicati meccanismi di secrezione gastrica e dei processi digestivi in genere. Vi è poi la terapia antibiotica mista (amoxicillina, tetraciclina e claritomicina) per l'eradicazione dell'Helicobacter Pylori. Tale terapia, che spesso si rivela inefficace, e mai risolutiva, per la sempre maggiore frequenza di fenomeni di resistenza antibiotica, è dannosa per la flora intestinale, con effetti collaterali sulla funzionalità intestinale,  e l'efficienza del sistema immunitario. Perciò è opportuno un approccio diverso, che sia non solo efficace , ma anche risolutivo per trattare rapidamente il fenomeno acuto e favorire i naturali meccanismi protettivi della mucosa. Tutto senza interferire con i fisiologici meccanismi secretivi e preservando l'efficienza e l'equilibrio dell'intero apparato digestivo. Come sempre la natura ci fornisce gli elementi che ci servono per curarci   senza effetti collaterali. Alcune ricerche effettuate dal Jagiellonian University Medical College hanno messo in evidenza le straordinarie capacità dell'estratto di Semi di Pompelmo, ormai noto per le sue proprietà antibatteriche, antimicotiche, antivirali e antiparassitarie. Le indagini hanno dimostrato che il GSE ha un incredibile ruolo gastroprotettivo e la sua capacità di accelerare la guarigione  delle lesioni. Non solo protettivo, quindi, ma anche riparatore. Questo perchè il GSE è in grado di stimolare la sintesi di alcune sostanze, fisiologicamente presenti nel nostro organismo, con un ruolo protettivo nei confronti della mucosa gastrica. Queste sostanze quali le prostaglandine, i fattori di crescita cellulari e l'ossido nitrico determinano un aumento del flusso sanguigno della sotto mucosa che garantisce un apporto di ossigeno ed elementi nutritivi, sostengono il ricambio e la crescita cellulare, favoriscono la rapida reintegrazione dell'epitelio mucosale e lo proteggono dai danni dello stress ossidativo. 
Domani vedremo quali altri principi associare al GSE per un approccio curativo efficace e completo.
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