Simply

Visualizzazione post con etichetta agricoltura. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta agricoltura. Mostra tutti i post

venerdì 19 giugno 2015

L'ortica, come usarla in cucina e per curarsi

Urtica deriva dal latino urere che significa "bruciare"; dioica perché sovente porta i fiori maschili su una pianta e quelli femminili su un' altra. I Greci, secondo quanto afferma Aristofane, ne erano ghiotti e la ritenevano migliore se colta prima dell' arrivo delle rondini. 

Petronio e i suoi contemporanei consigliavano di fustigare su reni e natiche chi difettava di salute e di virilità e, per quanto possa sembrare incivile, queste pratiche usavano ancora il secolo scorso. Alcune tribù del Caucaso disinfettavano col succo di ortica gli arnesi per praticare interventi chirurgici. Un altro uso era quello di tessere le sue fibre resistenti per ottenere leggere e preziose tele soppiantate poi dall' uso della seta, e in quest' arte erano maestri gli artigiani di Lipsia. Oggigiorno l'ortica gode ancora dei favori di chi si rivolge alle erbe con fiducia, sia dal punto di vista curativo che alimentare.


Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Urticacee. Ha radice molto ramificata; il fusto è rigido, coperto di peli, quelli più lunghi sono urticanti. Può raggiungere un' altezza di 2 m. Le foglie sono grandi, ovali con i margini seghettati. I fiori sono in spighe. Il frutto è piccolo, ovale, con ciuffo di peli all'apice. Si trova quasi ovunque, preferibilmente su terreno ricco di azoto; arriva sino a 2000 m in tutta Italia. Spesso considerata un infestante di orti e giardini, è stata rivalutata da chi pratica l'agricoltura biologica che approfitta di quest' erba per far crescere bene i propri ortaggi. Infatti l'ortica rende più profumate le erbe aromatiche dell'orto e fertilizza il terreno producendo sostanze stimolanti, soprattutto per i pomodori. Si usano le foglie e gli steli, da raccogliere in primavera e da far seccare all'ombra, ma all'aria aperta. I suoi componenti sono carotene, clorofilla, aminoacidi, proteine vegetali, vitamine A, B2, Bs e K, sali di fosforo, magnesio e potassio, acidi organici diversi e silicio. Possiede proprietà diuretiche, depurative, antireumatiche, antiemorragiche, favorisce l'eliminazione del colesterolo e dell'acido urico.

Utilizzo 

Subito un'annotazione: l'aggressività dei peli si spegne subito nell'acqua del lavaggio. Una volta cotte, le foglie diventano addirittura morbidissime. In cucina le foglie vengono usate cotte per frittate, tortelli, dolci; crude, aggiunte a fine cottura, in minestre e risotto; per bevande fermentate. Grappa all' ortica: far macerare per tre mesi in un litro di buona grappa 20 foglie di ortica ben verdi e non troppo vecchie, 40 g di zucchero e una scorzetta di limone. Si otterrà un'ottima grappa color smeraldo.
Molteplici gli usi nella medicina popolare.
Succo di ortica: occorre raccogliere 3 kg di foglie d'ortica fresche e tenere e mondarle. Fatto ciò si buttano in una pentola senz'acqua sotto la quale sia acceso il fuoco. Dopo un minuto, allontanare il recipiente dalla fiamma, rimescolare un poco le foglie e lasciarle raffreddare completamente. Versarle allora in un tovagliolo sottile e spremere per far uscire dalle foglie tutto il succo possibile. Il succo di ortica, mescolato allo shampoo, serve per eliminare la forfora; mescolato a tanto miele quanto è il suo peso serve, bevuto a bicchierini, come antinfiammatorio; inzuppato in un batuffolo di cotone e introdotto nelle narici ferma l'emorragia dal naso.
Infuso per l'artrite: versare tre cucchiaini di foglie d'ortica in una tazza d'acqua bollente. Filtrare dopo cinque minuti e bere l'infuso addolcito da un poco di miele. Berne tre tazze al giorno.
Decotto contro la caduta dei capelli: far bollire per cinque minuti 200 g di radici d'ortica in mezzo litro di aceto di vino. Quando è completamente raffreddato usare per frizioni sul cuoio capelluto la sera prima di coricarsi. Al mattino occorre lavare i capelli con un buon shampoo.
Decotto depurativo: far cuocere 50 g di foglie e steli d'ortica in un litro e mezzo d'acqua. Lasciar bollire fino a quando il liquido è ridotto a un litro, filtrarlo e conservarlo in una bottiglia, e berne due o tre bicchierini al giorno.



venerdì 12 giugno 2015

Radiazioni elettromagnetiche: ci protegge la Shungite

Ne avrete già sentito parlare ma secondo me vale la pena trattare l'argomento. Si tratta della Shunga un minerale organico reperibile solo in Carelia, nord-ovest della Russia. Ciò che incuriosisce gli scienziati è come in essa siano presenti i fullereni, molecole sferiche di carbonio che sono presenti solo nello spazio interstellare.


Il fullerene (C60,C70) è una particolare molecola del carbonio scoperta in laboratorio nel 1985 e che fece vincere il premio nobel per la chimica ad Harold Kroto, Robert Curl e Richard Smalley. Le ricerche che sono state effettuate, hanno evidenziato che la shungite è principalmente costituita da fullereni nello stato naturale C60 e C70 e che la particolare struttura a pallone di calcio, possiede delle proprietà particolari.

Essa infatti è utile come scudo contro le radiazioni elettromagnetiche, dunque utile a contrastare i danni causati dalle onde elettromagnetiche emesse dai moderni apparecchi elettronici come ad esempio wifi, computer, cellulari, cordless. La shungite si è dimostrata potente nel rafforzare il corpo energetico, nel riattivare la circolazione dell’energia vitale e riparare i danni causati dalle radiazioni negative. Per beneficiare dei suoi effetti è sufficiente portarla in tasca o come ciondolo,  durante le giornate di lavoro in ufficio o durante i viaggi : aereo, treno, auto. Tra l'altro questo minerale si è rivelato essere l'unico di cui  non è possibile alterare la sua vibrazione naturale. Ciò significa che grazie al fatto che  vibra in maniera originaria, il fatto di averla indosso tende a risuonare con le vibrazioni naturali dell’individuo rendendole nuovamente forti e forzando quindi la frequenza di malattia per riportarla in frequenza originaria, cioè quella di guarigione.

I benefici che derivano dalla shungite sono utili alla salute, in particolare  per le persone sempre stanche, durante giorni di intesa attività, per rinforzare il sistema energetico dei malati e attivare le loro capacità di guarigione. Ottima nei periodi di convalescenza, perchè contribuisce a ritrovare le forze perdute. Stimola le difese immunitarie, soprattutto nei periodi in cui si diffonde l'influenza o durante i cambi di stagione.

L’acqua di shungite, nota come acqua curativa, può essere usata quotidianamente per mantenersi in forma,  infatti va immersa nell’acqua prima di berla affinché, in 30 minuti, l’acqua diventi batteriologicamente pura in caso di necessità. Dopo 24 ore l’acqua trattata con Shungite (di tipo Èlite che è carbonosa al 98%) assume anche importanti proprietà energetico-vibrazionali.Fu proprio in estate, nella guerra contro gli svedesi, che l’Impero Russo vinse contro un esercito svedese che aveva problemi di dissenteria per aver bevuto l’acqua del fiume batteriologicamente impura.

Ma gli usi della shungite non finiscono qui essa infatti risulta utile anche in agricoltura: se mischiata alla terra coltivata, diventa un concime minerale naturale, mantenendo l’umidità del suolo e aumentando il contenuto di fosforo e calcio nella massa vegetale,  migliora la produttività e rinforza la resistenza delle coltivazioni a numerose malattie.




Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.