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mercoledì 13 gennaio 2016

Chi nun beve nulla sulla minestra non russa dopo morto, chi rinnova non mangia ciccia

CHI NUN BEVE SULLA MINESTRA NON RUSSA DOPO MORTO: lo dicono nel Pisano, dando quasi ad intendere che il vino bevuto pasteggiando salva dalla morte (s'è mai sentito dire di qualcuno che russi dopo morto?). E', naturalmente, uno dei molti pretesti scherzosi per concedersi delle belle bevute a cuor leggero, anzi, come se l'ordinasse il medico. Ce n'è un altro, sempre pisano: "chi beve sulla minestra guarda 'r dottore dalla finestra; e chi lo beve stietto lo guarda disul tetto".

CHI RINNOVA NON MANGIA CICCIA: modo di dire delle campagne fiorentine; specie di quando, nella società non ancora consumistica, per comprarsi un paio di scarpe nuove, un cappello o un vestito occorreva talvolta fare a meno di qualcos'altro, e quasi sempre della carne che era l'unico "lusso" della festa. "Chi rinnova 'un mangia ciccia" era la frase scherzosa con la quale gli amici accoglievano chi aveva appena incignato un capo di vestiario

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