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giovedì 17 marzo 2016

Imparate a parlare chiaro | Un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

La lingua è un codice antichissimo e affascinnate. A volte però può diventare un ostrumento insidioso per comunicare con gli altri. Soprattutto se la usaimo in modo superficiale e distratto.


  • L'azione di questa settimana ci insegnarà a esprimerci in maniera più chiara e corretta, così da prevenire il rischio che il nostro interlocutore ci fraintenda o non capisca il messaggio che vogliamo trasmettere
  • Sapete che le parole "promessa", "erbaccia", "fiducia" e "scusa" non esistono nella lingua dei nativi d'America? Nel loro universo non ci sono erbacce da estirpare, ma soltanto piante utili, non c'è bisogno di chiedere scusa poichè ogni gesto ha uno scopo preciso, non esiste un'espressione per dire "mi fido di te", ma gesti concreti perdimostrarlo, e nessun termine come "promessa": agisci semplicemente secondo quanto avevi detto
  • Nei prossimi giorni dovremo fare molta attenzione a come ci esprimiamo e ai termini  che scegliamo. Ascoltiamoci e riflettiamo: per esempio, tutto ha un nome preciso, niente è soltanto "una cosa". La nostra giornata non fa "schifo", forse c'è un modo per descriverla meglio senza generalizzare e vedere tutto nero. Riferirsi in maniera vaga e approssimativa alla realtà, oppure fare di tutte le erbe un fascio e utilizzare ingiustificatamente iperboli negative, può essere fonte di malintesi
  • Se da un lato le nostre guide spirituali sono molto comprensive, dall'altro per loro è davvero frustrante vedere che tra di noi (e anche tra noi e loro) sorgono continue incomprensioni. Abbiamo dimenticato l'arte di parlare bene, abbiamo dimenticato come ci si esprime e come ci si ascolta.
  • Questa settimana ascoltiamoci  e contiamo le volte in cui ci siamo espressi in modo vago e distratto. Prestiamo attenzione alle occasioni in cui siamo stati fraintesi perchè non abbiamo usato le parole giuste. Teniamo a mente anche che spesso quello che non diciamo ha altrettanto valore di quello che diciamo. Impariamo a comunicare ciò che davvero intendiamo, piuttosto che lasciare agli altri il compito di "indovinarlo": nella maggior parte dei casi non lo faranno
  • Comunicare è difficile, specialmente se nessuno ci ascolta. Impariamo a parlare chiaro. Non lasciamo che il modo di esprimerci interferisca con il messaggio che vogliamo inviare agli altri. Stiamo attenti soprattutto a non essere fraintesi dalle nostre guide spirituali. Assicuriamoci che le nostre  parole e le nostre intenzioni siano sempre coerenti


giovedì 19 novembre 2015

Ricordiamoci di chi vive nel mondo dello spirito, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Ciascuno di noi ha qualcuno che veglia su di lui dal mondo dello spirito: una persona cara che vorremmo rivedere o riabbracciare, con cui ci piacerebbe poter comunicare ancora, qualcuno di cui sentiamo la mancanza. L'azione di questa settimana è dedicata proprio a loro.


  • Perdere una persona cara e pensare che non la rivedremo mai più può essere tremendo da sopportare. Per quelli che credono nella vita dopo la morte è un po' più facile, perchè sappiamo che quando lasceremo questo mondo ci ricongiungeremo con coloro che amiamo. La parte difficile da accettare è che finchè proseguiamo il nostro cammino terreno non possiamo vederli o sentirli, nè sapere se sono felici e in compagnia di creature celesti
  • Ciò di cui molte volte non ci rendiamo conto è che anche chi abita nel mondo dello spirito sente la nostra mancanza e condivide il desiderio di continuare a vivere assieme a noi. L'azione di questa settimana ha lo scopo di dare a chi non c'è più, la possibilità di farsi ascoltare e di essere partecipe della nostra esistenza
  • Spesso i momenti più semplici e apparentemente banali della vita si rivelano i più profondi, e rappresentano il miglior rimedio per curare le ferite del cuore. Ce ne renderemo conto svolgendo l'azione di questa settimana
  • Quando parliamo con gli abitanti del mondo dello spirito tendiamo a non dare loro la possibilità di ribattere. Dobbiamo imparare ad ascoltare, a prestare attenzione a ciò che vediamo, sentiamo e proviamo
  • Ritagliamoci dieci minuti ogni giorno per una piccola "riunione" con i nostri cari defunti. Chiudiamo gli occhi e respiriamo lentamente: quando siamo pronti informiamoli che quel momento è tutto per loro, perchè vogliamo che facciano parte della nostra vita e speriamo così di realizzare anche un loro desiderio. Se sono occupati, non importa. rimaniamo in silenzio e ascoltiamo, senza pretendere segno alcuno. Poi apriamo gli occhi e riflettiamo su come ci sentiamo
  • Se continueremo a praticare questa azione con costanza un domani riuscirai a vedere, sentire e comunicare con le persone amate che pensavamo di non incontrare più. La ricompensa sarà un'esistenza più piena e felice.

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