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giovedì 12 novembre 2015

La melissa, per le donne ipersensibili

La melissa (Melissa officinalis), detta anche cedronella per il suo profumo luminoso, è un'erba dedicata soprattutto alle signore, ma, più generalmente, a tutta le persone ipersensibili. Dal 1611 l'ordine delle Carmelitane Scalze di Prigi prepara un'acqua antisterica a base di melissa (associata ad essenza d'arancio e di limone, cannella, noce moscata e coriandolo), che da quel tempo è stata la compagna fedele di ongi donna di qualsiasi categoria sociale.

L'ha assistita e la assiste nelle ore più difficili della sua esistenza: crisi di nervi, svenimenti, patemi dell'anima e del cuore, lutti, esaurimenti, età critica. E naturalmente quando la sua natura troppo delicata rende inquieto anche il suo sonno.


L'infuso di melissa ha le stesse prescrizioni dell'acqua delle Carmelitane e lo si può prendere anche soltanto per rasserenare il cuore e cacciare la melanconia, 3 tazze ogni giorno. Preso invece prima di coricarsi, faciliterà e proteggerà il riposo. Poichè la pianta non contiene che un basso tenore di essenza, è opportuno abbondare nelle dosi: un pugno di sommità fiorite fresche appena raccolte, o 10 grammi di droga secca per ogni tazza.

L'aroma di limone della melissa tende a degenerare se l'erba non è raccolta di recente e a scomparire del tutto nell'erba secca, soprattutto se conservata da troppo tempo. Il modo migliore quindi è di conservarla com'è, ben chiusa in sacchetti di carta, oppure, a pezzetti, in scatole e vasi. La provvista va rinnovata ogni anno, Se si pensa di doverne fare uso abbondante, conviene coltivarla in vaso.


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