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venerdì 3 giugno 2016

Donne e caduta dei capelli: cause

Donne e caduta dei capelli: cause. Fra le prime cause della caduta dei capelli nelle donne ci sono lo stress, i cambi di stagione, ma anche alcune cause ormonali da  non sottovalutare.


Nelle donne l'aumento della caduta dei capelli  può avere diverse cause, ad esempio lo stress o il cambio di stagione, soprattutto il passaggio all'autunno. Ci possono essere però altri fattori da tenere in considerazione.


1) E' possibile che un aumento della caduta dei capelli coincida con l'inizio di una terapia anticoncezionale che può dipendere dallo squilibrio tra estrogeni e progesterone. Bisonga considerare che il nostro corpo necessita di un periodo di adattamento. Ma se il problema non si risolve nell'arco di un paio di mesi è opportuno rivolgersi al proprio ginecologo per cambiare l'anticoncezionale.

2) La stessa cosa è possibile che accada quando si interrompe una cura anticoncezionale. Anche qui il corpo ha necessità di adattarsi al nuovo cambiamento ed è possibile che si abbia una caduta anomala dei capelli. I nquesto caso si può consultare un dermatologo che può somministrare delel specifiche vitamine per favorire il superamento di questa fase.

3) Un'altro caso di caduta anomala dei capelli può essere dovuto alla sindrome dell'ovaio policistico. In questo caso si nota anche un aumento della peluria nel corpo (soprattutto braccia e schiena), disordine del ciclo mestruale, obesità e resistenza all'insulina (in alcuni casi), oltre alla difficoltà di rimanere incinta.

4) Anche la cattiva alimentazione è nemica dei capelli, ma ci sono alimenti che possono invece sono un toccasana per i capelli come frutta e verdura fresca, lievito di birra, uova, legumi. Se si passa da una dieta estrema e squilibrata ad un'altra,  anche la radice del capello non viene alimentata. E il capello cade.

5) Bisogna fare anche molta attenzione a non abusare degli zuccheri bianchi e dei carboidrati ad assorbimento rapido nella dieta. Sembra infatti che un consumo elevato e la resistenza all'insulina (uno stato di pre-diabete o anche di diabete già instaurato) siano correlati ad una maggiore caduta dei capelli.

6) Bisogna fare attenzione anche a certi tipi di pettinature, come ad esempio code di cavallo, trecce molto tirate attraverso cui i capelli sono sottoposti ad una trazione che li danneggia. Si chiama "alopecia da trazione" che causa prima infiammazione al capello e poi una successiva debilitazione.

7) Esiste poi l'alopecia areata che si manifesta con la caduta dei capelli a chiazze (aree glabre) ed è una vera e propria malattia autoimmune, in cui l'organismo attacca i propri tessuti, in questo caso quelli che sostengono il follicolo pilifero e il capello.

8) Se si assumono farmaci anticoagulanti o antidepressivi e non è possibile interrompere la terapia, è bene rivolgersi al proprio dermatologo e concordare un cura per evitare di danneggiare i capelli. Questi farmaci possono debilitarli, ma un integratore vitaminico adeguato potrebbe riuscire a rafforzarli.

9) Attenzione anche al fumo, infatti esso danneggiala circolazione e conseguentemente  i nutrienti destinati al cuoio capelluto che vengono trasportati dal sangue, se la circolazione sanguigna è compromessa, possono far soffrire i capelli.

mercoledì 1 giugno 2016

Cistite: prevenirla con l'Idratazione

Cistite: prevenirla con l'idratazione. La cistite è l'infiammazione della vescica, solitamente di origine batterica. Ma con una buona idratazione è possibile ridurre il rischio di contrarre questa fastidiosissima infiammazione.


Le infezioni urinarie sono una patologia molto fastidiosa e sono la causa della cistite, cioè l'infiammazione della vescica. Per le donne il rischio di contrarre l'infezione urinaria è otto volte più alto rispetto agli uomini. La cistite può essere di origine batterica, ed è la più frequente e non batterica. Quello di cui vogliamo parlare oggi è che una buona idratazione è alla base della prevenzione di questo tipo di infiammazione.

La frequenza con cui si può essere soggetti a cistite va aumentando con l'età, bassissima nei bambini, va aumentando con l'inizio dell'attività sessuale, le gravidanze e va aumentando con la menopausa. Da tenere in considerazione anche il tasso di recidiva, cioè il ripresentarsi dell'infezione. Le cistiti ricorrenti sono causate dalla flora fecale (microrganismi aerobi gram-negativi). Questi batteri, normalmente presenti nelle feci, in particolari circostanze, possono provocare un’infezione delle basse vie urinarie determinando il quadro cistitico.

Quando si manifesta la cistite si ricorre all'uso di farmaci antibiotici, ma alla base delle terapie di recupero c'è sempre e comunque l'idratazione. Archana Dhawan Bajaj, ginecologo e ostetrico alla Nurture Clinic di Nuova Delhi, spiega che per aiutare a scovare l'infezione e diluire l'urina è importante bere almeno 12 bicchieri di acqua al giorno. Ma vi sono anche altri aspetti da tenere sempre in considerazione: un’accurata igiene intima, evitare rapporti sessuali non protetti, regolarizzare l’alvo, urinare immediatamente dopo un rapporto completo, svuotare completamente la vescica con la minzione e limitare l’assunzione di alcol. Inoltre, l’assunzione di succo di mirtillo rosso sembra ridurre l’incidenza di nuovi episodi per le sue capacità antibatteriche e depurative.


mercoledì 27 aprile 2016

Donne e Idratazione

Abbiamo visto quanto sia importante il tema dell'idratazione per il nostro benessere e per un corretto funzionamento del nostro organismo, ma anche a scopo preventivo. Oggi invece andremo a considerare il "Fattore Donna", cioè il particolare rapporto che la donna ha con l'idratazione. E' noto che quando sudiamo perdiamo elettroliti e fluidi che sono comunque necessari ad alcune fondamentali funzioni del corpo e  che è necessario reintegrare. Ora non sempre colmiamo certe perdite solo con la quantità, e la donna ne è un esempio. 


Secondo gli esperti americani del portale Yahoo, la fisiologia femminile durante un mese è sottoposta a variazioni di estrogeni e progesterone e questo influisce sulla sua capacità di idratazione. Stacy Sims, Ph.D., exercise physiologist–nutrition scientist spiega: “Le donne non sono ‘piccoli’ uomini. Hanno cinque volte più probabilità rispetto a loro di avere problemi gastrointestinali durante gli sforzi fisici, nonché più probabilità di soffrire esaurimento da calore”.

La spiegazione sta nel volume di sangue, e per mantenere le prestazioni femminili alte, il volume di sangue va tenuto alto. Nel momeno in cui i livelli di estrogeni e progesterone di una donna sono elevati (durante la fase luteale o premestruale del ciclo), si perde circa l’8% del volume plasmatico (in parte acqua e in parte sangue). Ma non solo, il loro alto livello rende problematico il trasporto dei nutrienti attraverso l’acqua nel sangue. Ecco perchè per equilibrare queste specifiche fluttuazioni femminili è necessaria l'idratazione giusta e un’intelligente alimentazione. Rispetto agli uomini, spiegano gli esperti di Yahoo, le donne hanno maggior bisogno di sodio e potassio, elementi che lavorano per prendere l'acqua presente negli zuccheri e per reidratare correttamente.

venerdì 15 aprile 2016

La pianta amica delle donne: l'Artemisia

Vi sono piante che sono particolarmente adatte alle donne, alle loro problematiche, come l'Artemisia, già conosciuta e usata nell'antichità. Essendo una pianta molto potente è necessario usarla sotto controllo di uno specialista e rispettare rigidamente le dosi.

L'Artemisia vulgaris, che  i Galli chiamavano "ponema" è sempre stata riconosciuta come ottimo stimolante per la digestione, antispasmodico, antinfiammatorio, diuretico, antifungino e antibatterico potente.


Uso interno: nei disturbi digestivi allevia coliche, diarree croniche, dolori viscerali, senso di gonfiore addominale, flatulenza. Stimola la secrezione dei succhi gastrici, favorendo quindi l'appetito. Potente vermifugo: elimina i vermi intestinali.

Uso esterno: per le frizioni, allevia i mal di pancia, i dolori al torace e le contratture muscolari localizzate negli arti inferiori, conseguenti a sforzi fisici intensi. Nel trattamento delle flebiti e delle varici stimola la circolazione del sangue.  Attenua le crisi epilettiche e tiene lontani gli insetti pericolosi con la diffusione dei suoi oli essenziali.

E' indicata per calmare le mestruazioni dolorose. Emmenagoga (in grado di stimolare l'afflusso di sangue nell'area pelvica e nell'utero e, in alcuni casi, di favorire la mestruazione) consente di curare i disturbi mestruali nelle donne, come le dismenorree e le amenorree, aumentando le contrazioni uterine.

Essendo antifungina, antiparassitaria e antibatterica,  consente di trattare diverse infestazioni causate da parassiti, come l'infezione urinaria, il catarro o l'infiammazione delle vie aeree, oltre che le affezioni bronchiali. Per la sua azione diuretica trova anche impiego nel trattamento degli edemi e dell'ipertensione arteriosa. L'utilizzo in caso di ritenzione idrica è particolarmente efficace. Questa pianta officinale funge inoltre da inibitore delle monoammino ossidasi (MAO), ovvero come antidepressivo


I principi attivi dai benefici curativi della pianta si concentrano nelle foglie e nelle sommità fiorite. I principi attivi contenuti nelle foglie sono gli alcol sesquiterpenici, i lattoni sesquiterpenici e gli acidi sesquiterpenici. Contiene anche flavonoidi, cumarini, pollini, steroli e triperteni. L'essenza estratta dalle sommità fiorite racchiude anche lattoni sesquiterpenici, tra cui l'artemisina, tuioni, idrossicumarine, flavonolglicosidi, pollini, cumarini, tannini e svariati oligoelementi come calcio, potassio, zinco, magnesio, fosforo, zolfo e iodio.

Dosaggio: in fitoterapia, questo rimedio naturale è proposto sotto forma di polvere, capsule, oli essenziali e di foglie essiccate per infusioni. In ogni caso, è indispensabile rispettare le dosi prescritte nel foglio illustrativo per evitare possibili complicanze. Le capsule, per uso esclusivo degli adulti, sono raccomandate nei casi di inappetenza, oltre che nella cura dell'anoressia e di irregolarità del ciclo mestruale. La dose giornaliera massima raccomandata è di 5 capsule, ovvero 1.625 mg.

Le foglie essiccate vengono utilizzate nei decotti per alleviare gli spasmi muscolari, in particolare quelli della muscolatura dell'utero. Si devono lasciare in infusione circa 20 g di questa pianta per 15 minuti in 1 litro di acqua calda. Si raccomanda di bere 2 o 3 tazze della soluzione ottenuta in qualunque momento della giornata, in caso di dolori articolari o muscolari. Nelle donne che soffrono di amenorrea o di dismenorrea, il trattamento deve iniziare 10 giorni prima della mestruazione.

L'olio essenziale di artemisia viene impiegato nelle frizioni sulle parti dolenti del corpo per attenuare dolori causati da stanchezza, contratture muscolari o in caso di affezioni particolari come i reumatismi. È importante diluirla nell'olio vegetale per evitare di irritare la pelle. Posologia da rispettare: 30% di olio essenziale e 70% di olio vegetale. Le precauzioni d'uso dell'artemisia

L'assunzione dell'artemisia volgare per via orale presuppone necessariamente un consulto medico. Infatti, assunta a dosi elevate, questa pianta medicinale può diventare tossica.

Controindicata in gravidanza e in allattamento, oltre che nei bambini. I soggetti con problemi allergici e affetti da insufficienza renale o epatica devono astenersi dal consumo di artemisia. Gli effetti collaterali più frequentemente noti sono le allergie da contatto provocate dai lattoni sesquiterpenici contenuti nella pianta e dai pollini presenti nei fiori. La mancata osservanza delle dosi prescritte può anche causare irritazioni gastriche e intestinali e persino un'intossicazione. I rimedi naturali ad azione diuretica come l'artemisia sono incompatibili con gli antinfiammatori.

ATTENZIONE: per beneficiare delle virtù curative dell'artemisia, è indispensabile rispettare le dosi prescritte. Le foglie essiccate da lasciare in infusione possono essere assunte per un periodo di tempo protratto, ma a dosi molto basse. Per prevenire i rischi di sovradosaggio, consultare uno specialista prima di avviare qualsiasi tipo di trattamento.

domenica 21 febbraio 2016

Andare a gatta, andare alle ballodole | Parole e verbi in disuso

ANDARE A GATTA: andare in cerca di donne di malaffare. Anche andare dalla fidanzata presupponendo un certo petting.

ANDARE ALLE BALLODOLE: è uno dei tanti modi fiorentini per significare morire e, per traslato, ridursi in miseria. Le Ballòdole era una località presso Firenze vicino al cimitero di Trespiano, che è il più grande della città; è probabile che in antico il cimitero fosse proprio alle Ballòdole, perchè il detto è vecchissimo. Il nome deriverebbe da Valle delle Lodole: ormai a ricordare la località è rimasta solo la Via delle Ballòdole. In genere i toscani, per superstizione, per sdrammatizzare e anche per un innato amore dissacratorio, preferiscono usare il verbo  morire il meno possibile. Sono stati contati più di duecento modi popolari per significare morire senza mai dirlo. Eccone alcuni  fra i più curiosi e frequenti:
Andare a babborivéggioli cioè a rivedere il babbo morto
Andare a Patrasso cioè ad patres suos
Andare a Trespiano, il luogo, appunto, dove si trova il cimitero di Firenze 
Andare da Boscarìno, la trattoria di Boscarìno era vicina al cimitero di Firenze
Andà a pallétte, è usato nel Pisano


 

giovedì 12 novembre 2015

La melissa, per le donne ipersensibili

La melissa (Melissa officinalis), detta anche cedronella per il suo profumo luminoso, è un'erba dedicata soprattutto alle signore, ma, più generalmente, a tutta le persone ipersensibili. Dal 1611 l'ordine delle Carmelitane Scalze di Prigi prepara un'acqua antisterica a base di melissa (associata ad essenza d'arancio e di limone, cannella, noce moscata e coriandolo), che da quel tempo è stata la compagna fedele di ongi donna di qualsiasi categoria sociale.

L'ha assistita e la assiste nelle ore più difficili della sua esistenza: crisi di nervi, svenimenti, patemi dell'anima e del cuore, lutti, esaurimenti, età critica. E naturalmente quando la sua natura troppo delicata rende inquieto anche il suo sonno.


L'infuso di melissa ha le stesse prescrizioni dell'acqua delle Carmelitane e lo si può prendere anche soltanto per rasserenare il cuore e cacciare la melanconia, 3 tazze ogni giorno. Preso invece prima di coricarsi, faciliterà e proteggerà il riposo. Poichè la pianta non contiene che un basso tenore di essenza, è opportuno abbondare nelle dosi: un pugno di sommità fiorite fresche appena raccolte, o 10 grammi di droga secca per ogni tazza.

L'aroma di limone della melissa tende a degenerare se l'erba non è raccolta di recente e a scomparire del tutto nell'erba secca, soprattutto se conservata da troppo tempo. Il modo migliore quindi è di conservarla com'è, ben chiusa in sacchetti di carta, oppure, a pezzetti, in scatole e vasi. La provvista va rinnovata ogni anno, Se si pensa di doverne fare uso abbondante, conviene coltivarla in vaso.


domenica 11 ottobre 2015

Piccola guida per sentirsi belle al mattino

Non parlerò di rimedi miracolosi, nè di formule magiche, nè di prodotti che promettono cambiamenti fantastici. Vi citerò solo una frase, che noi donne dovremmo tenere sempre a mente e che è di Helena Rubinstein: "Non esistono donne brutte, ma solo donne pigre".  Oggi vi propongo qualche piccolo consiglio che se prenderete l'abitudine di mettere in pratica vi darà la carica giusta al mattino e vi farà sentire delle principesse: a costo zero  e in poco tempo.



1) Appena mi alzo vado in cucina e bevo un bel bicchiere di acqua tiepida con il succo di un limone spremuto, ripulisce tutto l'apparato digerente, aiuta contro la cellulite, è un antibiotico naturale e vi darà una sferzata di energia. 

2) Ogni sera, prima di coricarvi, mettete nel congelatore due cucchiaini, quindi la mattina toglieteli dal frigo e appoggiateli per pochi secondi sulle palpebre: i vostri occhi brilleranno di vitalità e occhiaie e borse se ne andranno

3)Se siete abituate a farvi la doccia, terminatela con getti alternati di acqua calda e fredda, tonificano e riattivano la circolazione. Se invece come me siete abituate alla doccia serale che favorisce il rilassamento, potete usare una buona spugna e tamponare braccia e seno con acqua fresca, otterrete gli stessi effetti, mentre sulle gambe potete fare un veloce massaggio con un olio vegetale e oli essenziali, come cipresso, rosmarino e ginepro, tonificherete la pelle e direte addio alla cellulite

4) Se prendete subito il caffè, fatto con la moka, togliete il caffè pressato e tiepido da quest'ultima, mettetelo in un piattino e aggiungete due gocce di olio di jojoba, argan , mandorle dolci o karitè,  passatelo sul viso, poi sciacquate con acqua tiepida. E' uno scrub naturale e veloce per una pelle liscia, morbida e vitale

5)Se invece siete come me e amate la colazione, sedetevi e godetevela tutta.  Io mi preparo il pane fatto in casa durante il weekend, che poi congelo e uso durante la settimana per la colazione, con miele o marmellata (che faccio sempre in casa): vi darà sazietà ed energia. E per la metà mattina portate con voi un frutto. Risparmio di soldi e linea sotto controllo.

6) Non vi resta che vestirvi, pettinarvi e truccarvi e fatevi un bel sorriso allo specchio.

7) Un ultima cosa: sorridete, alzate le sopracciglia e cose così: la ginnastica facciale antirughe è fatta.



giovedì 1 ottobre 2015

Lavanda, olio essenziale

Nome botanico: Lavandula officinalis
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dai fiori
Profumo: fresco, penetrante, floreale
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Mercurio, Luna
Proprietà: analgesica, antidepressiva, antispastica, antireumatica, cicatrizzante, antisettica, calmante, antiemicranica, antitossica, regolatrice del sistema nervoso, diuretica, deodorante
Principali indicazioni: malattie della pelle, reumatismi, affezioni delle vie respiratorie, disturbi digestivi, infezioni genitourinarie, disturbi del sistema nervoso

La lavanda gode di numerosissime proprietà ed è considerata l'essenza più versatile, per le sue molteplici utilizzazioni, da tenere sempre a portata di mano per ogni evenienza. Il nome deriva dal latino lavare, e infatti i Romani usavano utilizzarla per le loro pratiche di abluzione; ben noto è il suo potere antitossico e antiveleno, per cui ancora oggi i cacciatori, quando i loro cani sono morsi da una vipera, colgono un po' di lavanda, la stropicciano tra le dita per liberarne l'essenza e la strofinano sulla sede del morso per inattivare il veleno.

Sacchettini di tela pieni di fiori di lavanda vengono messi tra la biancheria per aromatizzarla e per preservarla dalle tarme, ma alla base di questa tradizione c'è un significato ben più profondo: infatti la lavanda è una vera e pianta per le donne, che si adattava, tradizionalmente, per i primi tempi di matrimonio (fiori di lavanda venivano messi tra le lenzuola di lino del corredo della sposa). Essa aiutava la personalità femminile ancora immatura a superare il timore dei rapporti sessuali.

L'utilizzo di fiori ancora in boccio si confaceva alle personalità non ancora "sbocciate" di queste promesse spose, spesso giovanissime, con aspirazioni di matrimonio romantico in cui però il sesso veniva avvertito in modo alquanto minaccioso. La lavanda quindi, pianta sotto l'influsso della luna, pianeta tipicamente femminile, rafforza l'ego della donna, stabilizzandone l'emotività eccessiva. La lavanda, pianta mercuriana, è prettamente indicata in tutti gli squilibri energetici, quali nervosismo, stress, debilitazione, e nelle relative somatizzazioni: insonnia, ipertensione, cefalea, palpitazioni, dove svolge un'azione essenzialmente riequilibratrice. Alla sera, qualche goccia massaggiata sulla nuca e sulle tempie o messa sul cuscino favorirà il sonno. Secondo gli antroposofi, qualche goccia di essenza nell'acqua del bagno aiuta a ristabilire il contatto tra il corpo fisico, l'etereo e l'astrale. E' leggermente anestetica, ha proprietà antisettiche e antimicrobiche, stimola la produzione dei globuli bianchi, quindi è utile in corso di infezioni e malattie da raffreddamento.

E' antispastica, calma i dolori mestruali e stimola la mestruazioni scarse. Facilita la digestione, combatte le coliche e il meteorismo, soprattutto su base nervosa. Allevia i dolori muscolari; durante il travaglio del parto, massaggiata sulla regione lombare, allevia i dolori e facilita le contrazioni, inoltre ha un'azione calmante. Per le sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti, unite alla sua tollerabilità, trova largamente impiego nella cura della pelle: dopo un'eccessiva esposizione al sole, spalmata sulla pelle , diluita in un latte rinfrescante o in un olio doposole, previene e calma le scottature, disinfetta le ferite e promuove la cicatrizzazione,agisce sulle punture di insetti, sulle ustioni, sulle micosi; può essere applicato su ogni tipo di pelle, combatte la seborrea e può stimolare la ricrescita dei capelli in caso di alopecia areata.


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