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venerdì 17 giugno 2016

Quand'è vacca un coce, quando r diavolo scote r cencio

Quand'è vacca un coce, quando 'r diavolo scote 'r cencio, quanti fichi fa il mi pero, quarantotto, quel paese detti di cui in paio, entrati nel parlar comune nazionale


QUAND'E' VACCA UN COCE: è inutile cercare di convincere o dare buoni consigli. Così dicono a Viareggio, ed è praticamente lo stesso di: "Quando la carne 'un vole 'i sale è inutile salare"

QUANDO 'R DIAVOLO SCOTE 'R CENCIO: modo di dire livornese per: molto di rado; difficilmente

QUANTI FICHI FA IL MI' PERO: si dice per prendere in giro un bambino uggioso, che fa le moine


QUARANTOTTO: è uno dei numeri che stranamente sono entrati nei modi di dire (come ottanta, in "fare un casino dell'ottanta"). A parte "fare un quarantotto" e "a carte quarantotto" che sono espressioni non esclusivamente toscane, è curioso l'uso che si fa di questo numero per prendere in giro chi è solito rimpiangere i tempi andati. "Be' mi' tempi!" dice uno. E l'altro pronto: "Fa quarantotto"!

QUEL PAESE: "Mandare a quel paese" ha cessato d'essere espressione dialettale ed è lingua italiana: ormai lo dicono anche le signore. Quasi tutti, però, ignorano che  "quel paese" mai nominiamo esiste davvero ed è Borgo a Buggiano, in Val di NIevole, provincia di Pistoia: tanto onore è dovuto comunque solo al fatto che Buggiano ha la stessa radice di "buggerare", verbo transitivo derivato dal tardo latino "Bulgari", poi "Bugari" e "Bugeri" che nel Medio Evo significò anche sodomita

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