Le interazioni fra le aure eteriche delle persone costituiscono
un altro fenomeno interessantissimo. L'«incantatore» che riesce a far scendere gli uccelli dagli alberi,
come afferma il detto popolare, possiede tale facoltà grazie
a un certo sviluppo della sua aura etenca, e le sue
doti intellettuali e oratorie non hanno nulla a che vedere
con questo potere. Vi sono altri che agiscono come
catalizzatori distruttivi e che causano discordia e dissenso
in ogni gruppo, indipendentemente da ciò che fanno e dicono.
Allo stesso modo vi sono quelli che, essendo catalizzatori del tipo opposto, permettono ai membri di un gruppo di collaborare in modo quasi incredibile: Ancora, vi sono certuni che hanno il potere di mettere in azione le capacità latenti di altre persone. Lo si nota sopratuutto nei casi in cui un insegnante dalla forte vocazione, indipendentemente dall'aspetto puramente materiale e professionale del suo lavoro, riesce a stabilire un contatto così stretto con le menti degli allievi da evocare in loro le facoltà innate, in un modo spesso impossibile a un insegnante normale.
Una curiosa variante di questo potere è posseduta da
certuni che, con la loro sola presenza, stimolano e attivano
le facoltà psichiche di quanti li circondano, benché
essi stessi non di rado non mostrino tali poteri. Costoro
sono membri utilissimi per quelli che vengono chiamati
«circoli di sviluppo ». Sembra che una parte della loro
aura eterica abbia la proprietà di indurre la propria frequenza
di vibrazione nelle aure altrui. Possiamo chiederci se l'usanza universale dell'imposizione delle mani per
la trasmissione degli uffici sacerdotali e simili sia basata
su questa proprietà dell'aura eterica.
Naturalmente, ciò viene nettamente smentito da quanti, nella nostra epoca egualitaria, affermano a gran voce che tutti gli uomini sono eguali e che nessuno possiede poteri o capacità che altri non abbiano. Si potrebbe rispondere che nella società ideale ogni membro dovrebbe apportare il suo dono particolare e forse unico al patrimonio comune per il bene di tutti.
Allo stesso modo vi sono quelli che, essendo catalizzatori del tipo opposto, permettono ai membri di un gruppo di collaborare in modo quasi incredibile: Ancora, vi sono certuni che hanno il potere di mettere in azione le capacità latenti di altre persone. Lo si nota sopratuutto nei casi in cui un insegnante dalla forte vocazione, indipendentemente dall'aspetto puramente materiale e professionale del suo lavoro, riesce a stabilire un contatto così stretto con le menti degli allievi da evocare in loro le facoltà innate, in un modo spesso impossibile a un insegnante normale.

Naturalmente, ciò viene nettamente smentito da quanti, nella nostra epoca egualitaria, affermano a gran voce che tutti gli uomini sono eguali e che nessuno possiede poteri o capacità che altri non abbiano. Si potrebbe rispondere che nella società ideale ogni membro dovrebbe apportare il suo dono particolare e forse unico al patrimonio comune per il bene di tutti.