
Charlie, l'unico, l'inimitabile, "ille Charlie" per latinizzare un po', era anche un cultore della lingua italiana. Parlava benissimo, anzi sapeva proprio parlare, mai una parola fuori posto, mai un concetto spiegato male, aveva un vastissimo vocabolario di parole, da uomo di cultura quale era. Ovviamente era anche un professionista quando scriveva, che si trattasse di argomenti di lavoro o meno.
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