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lunedì 29 ottobre 2012

DATA ASTRALE 06/11/2007




Appena giunta al lavoro sono andata a trovare il mio biondo destriero, che, ancora un po' assonnato si guardava intorno in cerca del suo amico Khali, il nostro asino autistico. Khali non ama stare con i suoi simili, ma con il mio cavallo e con le persone. Pur essendo molto giovane è affetto da un difetto agli arti anteriori, e non riesce a stare in piedi per molto, ma passa quasi tutta la sua giornata sdraiato sotto il nespolo davanti al paddock di Lifar, o se gli riesce, direttamente insieme al mio equino (insieme appassionatamente). Perciò, anche stamani, al mio arrivo, Lifar si è precipitato verso di me a trottino e Khali mi ha accolto un leggero raglio, ben sapendo i due golosastri, che avevo portato mele, pane secco e biscottini.
Ho distribuito i beni e poi baciandoli sul setoso naso, li ho salutati e sono venuta in ufficio, dove la governante era già all'opera nelle svariate manutenzioni relative alla cucina. Petunia si lamentava perché la sua cesta era stata brutalmente sistemata fuori per lasciare spazio all'aspirapolvere e Camilla (la lupotta) si è completamente spanciata per farsi fare le coccole. In quella è arrivato anche lo scavatorista che mi ha fatto un resoconto dei nuovi lavori in fieri e del nuovo agrumeto che nascerà, poi, come ispirato dalla divinità ha cominciato a lamentarsi dei se e dei ma di Piramide, riscuotendo consensi da parte della governante.
Passata la fase del lamento imperante, ognuno di noi ha cominciato a dedicarsi alle proprie attività confidando nel fatto che gli Dei ci concederanno ingressi migliori e che grati di questo andremo tutti a fondare un nuovo demo in Attica.

LA RIUNIONE




05/11/2007

Riunione prevista per l'ora di pranzo con il capo e  Piramide. Dopo i soliti tira e molla dell'ultimo minuto, ovvero c'è il capo e non  Piramide, c'è  Piramide e non il capo, ci siamo seduti a tavolino con l' ordine del giorno da me redatto e mandato in copia a tutti. Come consuetudine, abbiamo passato al dettaglio i punti della riunione precedente, e anche qui altra noiosa polemica sul check delle stanze alla partenza dei clienti. Praticamente si è deciso che appena i clienti voltano le spalle o io o la collega ci precipiteremo nelle suite a controllare riscaldamenti, aria condizionata, eventuali danni....ma non dovrebbero farlo le donne? No, pare che non siano in grado, quindi altra rogna sul groppone (come se non fosse abbastanza carico), anzi, dovremo elaborare una scheda per le donne per ricordare loro le mansioni...mah!  Altro grattacapo i contratti stagionali, quindi ricerca in internet delle svariate tipologie di contratto, stampa e archiviazione per avere tutto a portata di mano (ma non esistono i consulenti del lavoro profumatamente pagati?)
I clienti chiedono  i cd con le foto del relais? E pronti con la produzione propria (cioè a casa con mezzi propri); mi sono morsa la lingua, dato che l'aria era già pesante, avevo giusto una domanda: " Ma Piramide non va dicendo che offre un servizio di altissimo livello?" Poi mi sono risposta da sola: "Tanto vale dire un servizio di altissimo livello (verità assoluta, basta chiedere ai nostri felicissimi clienti) sulle spalle di un personale scarso che fra un po' metterà una tenda nell'aiuola per garantire la propria presenza ventiquattro ore su ventiquattro". E via così fino alle due del pomeriggio senza pause.
Tutti i giorni prima di entrare in ufficio mi ripeto questa semplice preghiera: "Aiutami Signore ad affrontare chi lotta contro di me e proteggimi da chi mi perseguita"
Arriverà un giorno un cui non riuscirò più a trattenermi e guardando capo e Piramide dirò: "Un giorno voi e la vostra razza vi estinguerete e allora ci sarà spazio anche per noi anime semplici".

SPAGNOLI E NON




02/11/2007

Anche questa giornata volge al termine. Dopo la nottatina in attesa degli spagnoli, che fortunatamente sono arrivati puntualissimi, anche se avevano bisogno di una tisana rilassante alle 2:00 di notte, il pomeriggio al lavoro è stato quasi tranquillo. Prima di andare in ufficio stamani, ho tentato invano di entrare negli uffici postali, ma la fila si prolungava anche sul marciapiede...quindi ho rinunciato, poi, dopo un breve pranzo, che ho ingoiato in un nano secondo, sono partita alla volta del Poggio, con il mio carico di mele per il mio cavallo e le puliture del finocchio per il mio amichetto asino di nome Khali. Almeno il sole splendeva nel cielo e l'aria era tiepida, tanto tutta la tramontana l'avevo presa notte tempo! In ufficio regnava l'apatia più totale, la mia collega ciondolava sul portatile, mentre gli spagnoli erano pieni di adrenalina in vista della loro visita presso un'azienda vitivinicola dei dintorni. In quella, siamo state costrette ad indossare sui nostri maglioncini invernali la divisa estiva, una spolverina verde bottiglia di lino che ci ha sempre fatto schifo, altra mania di  Piramide, come ama definirsi il capo (piramide sulla quale ti impaleremmo volentieri). Sono andata diritta al bar per farmi un corroborante caffè, perché per resistere fino alle venti di stasera mi ci voleva un aiutino esterno, e poi mi sono diretta nel mio back office, attualmente somigliante a Beirut dopo uno dei tanti bombardamenti: faldoni in terra, scatole di vino da aprire, cartelline giacenti in stato comatoso sparse qua e là e con le lacrime agli occhi (dato che quell'ufficio dove dovrebbe regnare la precisione viene utilizzato come garage) ho cominciato per l'ennesima volta a fare un po' di spazio. Ma ecco  Piramide avvicinarsi quatta quatta alle mie spalle con una lampada che lei definisce di design, da appoggiare nei pressi....Per risposta torno alla reception e si imbastisce una polemica su quante delle donne chiamare nei prossimi giorni..il mal di testa avanzava. Finalmente rimango sola e tento di andare avanti con il check dei documenti vecchi, ma il due di picche è sempre in agguato e drin drin, la suite degli spagnoli! Dove trovare alle 20:00 due accappatoi di lino? Claro que nella sala massaggi, e via correndo sul camminamento alla volta della suite, davanti alla quale ho svernato dieci minuti prima che mi venisse aperta la porta. E rieccomi sfiatata in ufficio dove Piramide e C. prendevano l'aperitivo, e io con le chiavi della macchina in mano mi sono dileguata alla volta della mia amata casa.

L'UFFICIO DI NOTTE




 01/11/2007

L'ufficio di notte: quale scoperta!
La tramontana oggi non ci ha dato tregua e ancora il vento freddo soffia con forza, nel giardino del relais gli alberi gridano al cielo e la luna piano piano sta calando. Le lanterne  illuminano il camminamento e le suite dei clienti sono pronte, calde ed accoglienti. L'ufficio è immerso nel silenzio, solo il ticchettare dell'orologio e i compressori dei frigoriferi del ristorante a farmi compagnia.
Sono uscita con la mia amica prima di venire in ufficio, era almeno una settimana che non ci vedevamo e volevamo ciacolare un po'.  A dire il vero era lei che aveva da raccontarmi, ma proprio nel momento di maggiore intimità....ecco il rompiscatole di turno, che senza alcun rispetto della privacy altrui si piazza seduto al nostro tavolo (ma chi ti ha chiamato?), e si mette a filosofeggiare sulla vita, il lavoro....La mia amica ha dato segni di intolleranza alla sua presenza e io ho dovuto fare buon viso a cattivo gioco (che altro fare con una bufera fuori e i minuti contati prima di venire qui?). Prese dalla disperazione e con il sorriso sulle labbra, ci siamo alzate adducendo quale causa dell'abbandono la mia partenza per l'ufficio, ma nulla, il soggetto in questione non voleva mollare la presa e ci ha seguito fuori del locale cercando disperatamente di sapere i nostri piani per domani sera. La mia amica era al colmo e prima di vederla ruggire inferocita, ho garbatamente mascherato il mio fastidio e ho replicato dicendo che dovendo io passare mezza nottata al lavoro e lei alle prese con il suoi impegni lavorativi, non saremmo uscite...intanto avevo già un piede dentro la macchina e con un soffio di tramontana sono partita.

LA STANCHEZZA IMPERANTE




01/11/2007

In questo periodo mi sembra di vivere ai confini della realtà.
Il lavoro sembra diventato un tour de force continuo, praticamente vivo in ufficio. Qualcuno potrebbe obiettare che, chi lavora nel turismo, lavora nei giorni in cui il resto del mondo fa festa; vero, ma secondo me c'è modo e modo di lavorare. Inutile voler fare le nozze coi fichi secchi, dove lavoro io è opinione comune ormai che c'è bisogno di altro personale, ma i titolari da quell'orecchio sono sordi spaccati. Siamo solo due a dividerci fra la reception, il back office, il bar (all'occorrenza), l'amministrazione, le manutenzioni ordinarie...e chi ha fantasia aggiunga pure qualcosa. Il relais è aperto tutto l'anno, con una grande affluenza di clienti di provenienza intercontinentale, raffinata e ricca. Allora perchè non provvedere a inserire un bel portiere notturno? Perchè stanotte a mezzanotte devo prendere la macchina, farmi trenta minuti di viaggio, arrampicarmi sulla collina e aspettare gli amici del capo in arrivo dalla Spagna? Ogni lettore può benissimo pensare che c'è anche una bella convenienza. E invece no! Sia io che la mia collega siamo impiegate part-time per la cronaca ufficiale, ma full time per gli interni. E come mai devo lavorare tutte e dico tutte le Domeniche dodici ore al giorno tutto l'anno? Non dovrebbero esistere i turni? Sono arcistufa, stanca, non ho più una vita; e come si fa ad averla, quando con il turno del pomeriggio sai quando entri e non sai a che ore esci? E se fai il turno di mattina sai a che ore entri e magari esci dodici ore dopo rimbambito? E le gratificazioni dove stanno di casa? Mai avuto un grazie o un complimento. Blah.
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