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sabato 27 giugno 2015

Gorse, il fiore di Bach per chi deve ritrovare la luce

Anche se la denominazione come fiore di Bach è Gorse, un nome che sinceramente non ispira attrattiva alcuna,  l'Ulex Europaeus o Ginestrone, è un arbusto perenne e sempreverde, comune in tutta Europa.  E' una pianta mellifera e fiorisce in pieno inverno, con un’esplosione di colore giallo-oro. E' il fiore adatto a chi è soggetto alla depressione, utile per riacquistare speranza e fiducia. Le personalità cui si adatta questo fiore: “… danno l’impressione di aver un forte bisogno nella loro vita, di un raggio di sole che scacci le nuvole scure e tristi… ”.



Questa ginestra selvatica trova risonanza nelle persone spesso disperate, soggette alla depressione endogena, che culmina a volte nel tentativo di suicidio, il loro stato d’animo è molto pessimista e manifestano possibili nevrosi d’angoscia. Ed è qui che agisce Gorse, poichè offre nuove opportunità di slancio e voglia di intravedere la “fine del tunnel”, i pazienti hanno così voglia di un confronto attivo, provano nuove terapie, si aprono all’esterno.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): perdita di speranza, disperazione senza via d’uscita, depressione profonda.
• Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): speranza, fede, ridona la luce a coloro che il dott. Edward Bach descrive nel seguente modo: “… per obbedire a un’imposizione o per far piacere a qualcuno queste persone possono anche sottoporsi a varie cure, ma ripetono sempre a chi sta loro vicino di aver ben poche speranza di guarigione… ”.

Sono caratteri che si rassegnano e “gettano la spugna”, è indicato per coloro che hanno smesso di provare e si sono rassegnati alla propria condizione (spesso di infermità e passività). Si riscontrano casi in bambini, spesso dopo malattie gravi o lutti, nei quali Gorse supporta molto il loro stato d’animo, spesso si manifestano sintomi di depressione e stanchezza forte, i quali si trasformano magicamente in gioia di vivere. Gorse è per coloro che desiderano avere speranza nella propria vita, che ritrovano la luce e che si sentono incurabili.


lunedì 6 ottobre 2014

Gentian, il fiore di Bach per i pessimisti

La Genziana, da cui prende il nome anche un colore, il color genziana, è una graziosa pianticella che di solito si trova generalmente in montagna, sulle Alpi. Come fiore di Bach, è conosciuta con il nome inglese, Gentian è particolarmente indicata per i pessimisti, coloro che non trovano il lato positivo della vita, è utile in casi depressione. Ecco perchè questo rimedio combatte la conseguente depressione reattiva, a una forte delusione, la persona qui non riesce a trovare il lato positivo della visione della realtà, nasce del pessimismo, temendo che le cose non vadano bene e il tutto si trasforma in sfiducia disarmante; si inizia ad intravedere un po’ di buio, che può generare, in individui malati, un ritardo nella guarigione per mancanza di fiducia.

Allora in questi casi Gentian apporta un ottimo beneficio, quale la fiducia nel domani e in ciò che accadrà, facendo sì che l’alunno o chiunque altro possa recuperare un atteggiamento positivo, poiché il fallimento non sussiste, non conta il risultato, ma l’azione che compiamo, soprattutto se si è fatto il possibile in nostro possesso.

• Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): delusione, svogliatezza tendente alla depressione lieve.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): fiducia, vedere l’arcobaleno nel cielo e proseguire sul nostro sentiero felice.

Gentian è indicato per coloro che hanno un temporaneo stato d’animo di perdita, di dispiacere profondo. Spesso sono persone che hanno ideali elevati e speranze di compiere del bene, inoltre tendono spesso ad esaltarsi. Come afferma il dott. Edward Bach, Gentian è: “… per coloro che si perdono facilmente d'animo. Possono anche migliorare progressivamente nella loro malattia o nei loro affari quotidiani, ma il minimo ritardo o che si presenti genera in loro titubanza e causa confusione e scoraggiamento… ”. Questo fiore è prezioso per coloro che cercano uno sguardo più felice e speranzoso anche quando vi sono le nubi nel cielo, per coloro che sono ciclotimici che manifestano ipocondria, scettici incalliti e dubbiosi delle situazioni.
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