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sabato 3 ottobre 2015

Charlie e la scuola di vela, prima parte

Charlie mal sopportava l'affollamento presso il desk dei genitori che iscrivevano i propri figli alla scuola di vela. I motivi erano plurimi: lo smodato vociare che facevano, il fatto che arrivavano a gruppi e mai scaglionati, che quasi mai portavano il certificato di sana e robusta costituzione benchè vieppiù volte sollecitati, che facevano polemiche varie in merito al tesseramento dei figli presso la Federazione Italiana Vela....

Anche da questo punto di vista Zoe e collega subivano degli attacchi degni della cavalcata delle Valchirie, roba che nemmeno Sigfrid (che pure uccise il drago), avrebbe potuto contenere.

La scuola vela era suddivisa in settimane, i corsi si tenevano la mattina e il pomeriggio, al mattino per i bambini dai sette ai tredici anni, il pomeriggio per adolescenti e adulti.
La prenotazione doveva avvenire via mail, a partire dal Febbraio dell'anno in corso compilando un form specifico, e il pagamento invece qualche giorno prima dell'inizio del corso.
Queste erano le semplici regole da seguire, e voi credete che venissero seguite e rispettate? No! 
Ecco perchè Charlie voleva abolire la scuola definitivamente.

Nessuno voleva compilare il form, perciò il telefono veniva intasato dalle molteplici telefonate, intasamento che impediva a Charlie di chiamare il desk, e che una volta lo indusse per disperazione a rispondere personalmente ad una telefonata: "Non c'è nessuno! Il desk non prenderà mai più prenotazioni telefoniche per la scuola!" a questo messaggio seguì dall'altro capo del telefono un altro messaggio vocale: "Non lo permetterò, la faccio licenziare!".
Per segnare le prenotazioni settimana per settimana, Zoe aveva dei registri con apposito datario, suddivisi per mesi e per settimane sui quali venivano segnati i nomi, i numeri di telefono e la forma di pagamento, tutto a lapis perchè ogni minuto si doveva cancellare da un lato e scrivere da un altro, altra faccenda che esasperava Charlie, che una volta nascose i registri nel suo ufficio chiudendocisi dentro e impedendo di fatto la trascrizione delle prenotazioni.

Ma il peggio del peggio si verificava al momento del pagamento, consegna certificato e tesseramento F.I.V. Era il momento topico, il culmine della tensione, dello scontro, della lotta continua,  era come trovarsi di fronte all'invasione dei barbari, nulla si può contro un genitore che vuol far passare avanti a tutti il proprio figlio. Charlie ogni fine settimana si appostava nel back office per seguire l'andamento dei pagamenti e dei tesseramenti e per far sì che tutto filasse liscio, dato che Bosley fuggiva a gambe levate per paura di un linciaggio.

Zoe si trovava di fronte almeno quattro coppie di genitori, tutti avevano fretta e tutti reclamavano di esser prima degli altri, ma come fare a capire chi era prima di chi, se erano entrati spintonandosi e mischiandosi tutti contemporaneamente? Niente paura, Charlie pose fine a questa guerriglia, sbucando fuori dal suo nascondiglio, sbattendo tutti fuori e urlando che lo Uaisipiei non era un mercato.

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