Simply

lunedì 2 dicembre 2013

INFORME FORMA








Urli freddo 
fuori dalla mia finestra,
scuoti violento  i miei vuoti.
Echi di boati urlano i miei silenzi,
come silenti occhi
che fissano l'oscurità blu di questa stanza.
Guardo ma non vedo,
Sento ma non ascolto,
solo il brivido del tuo gelido tagliente tocco.
Selvaggia informe creatura,
mossa da ancestrale istinto d'agguato,
non hai pietà.
Trapassi ogni vita,
tu,
suono inarticolato di una dimensione ignota,
informe forma delle mie paure.

sabato 30 novembre 2013

Oggi nella mia rubrica: esercitiamoci a scrivere i biglietti d'auguri



Con l'avvento della tecnologia abbiamo perso il gusto di scrivere su carta e penna. Ritengo nel mio piccolo scrigno di tradizioni antiche, che accompagnare certi eventi con un biglietto scritto di proprio pugno, sia segno di cura, bon ton e raffinatezza. Molti potrebbero obiettare che di fronte ad un biglietto bianco non sanno proprio cosa scrivere, ma non è necessario essere talentuosi, bastano pochi accorgimenti.
Nel corso dell’anno sono tante le occasioni per fare gli auguri a persone care, ad amici o parenti: compleanno, Natale, Capodanno, Pasqua, onomastico, anniversario, matrimonio. Ma come fare gli auguri in modo originale, semplice, veloce e magari con poca spesa?
Il tipo di messaggio che decidiamo di scrivere sui biglietti di auguri si basa sul rapporto che abbiamo con il destinatario del messaggio e anche sul tipo di contesto in cui utilizziamo il biglietto ad esempio un matrimonio, un compleanno, un Battesimo… se non ci lega una particolare confidenza è preferibile scrivere un messaggio semplice e discreto, mentre se conosciamo bene il destinatario ci possiamo prendere anche la libertà di scrivere un messaggio ironico, allegro e con doppi sensi divertenti e scherzosi.
Pochi punti da tenere in considerazione: usate una calligrafia chiara, pensate a chi lo riceverà e al suo carattere, tenete ben presente l'occasione, usate parole semplici che vengano dal cuore e infine usate la vostra fantasia in fatto di personalizzazione, e se l'occasione lo richiede potete fare delle citazioni. Non ci vorrà molto, farete contenti coloro che lo riceveranno e vi sentirete soddisfatti. Buon lavoro!



venerdì 29 novembre 2013

Oggi nella mia rubrica: sul Ginepro


Ginepro
Il Ginepro (Yuniperus communis) è una pianta ritenuta fin dall'antichità portatrice di poteri magici e simbolo di fertilità. Nel Medioevo si cucivano rametti di Ginepro sugli abiti come talismani e si appendevano alle porte delle case o delle stalle per allontanare influssi malefici. Un uso particolarmente generalizzato in Europa era quello di bruciare rami di questa pianta per purificare l'aria, o per prevenire malattie quali la peste e la lebbra. Addirittura le infermiere francesi, durante la seconda guerra mondiale, bruciavano il Ginepro per purificare le sale degli ospedali. Più "prosaicamente", gli olandesi del sec. XVII cominciarono ad usare le bacche di questa pianta per ricavarne una bevanda alcolica: il gin. In medicina si usa il Ginepro come diuretico, stimolatore gastrico, lenitivo dell'asma e del catarro bronchiale.

mercoledì 27 novembre 2013

Oggi nella mia rubrica: Cynara Scolymus, due notizie sul carciofo


Il carciofo, deriva da lunghi e pazienti incroci del cardo selvatico. Nell'antica Roma non era considerato di buon auspicio. Plinio il Vecchio (sec. I d.C.) ne fa una dettagliata descrizione. Nel Medioevo si smarrì quasi completamente la domesticità di questa pianta, ma nel Rinascimento ricomparve sulle mense importanti come verdura nobile, tanto che Caterina de' Medici rischiò di morire d'indigestione per averne mangiati troppi. Nel corso dei secoli furono attribuite, indebitamente a questa pianta proprietà afrodisiache. Oggi si riconoscono al carciofo ottime virtù contro disturbi epatici e dell'apparato digerente. E' un ottimo depurativo dell'organismo ed inibitore della produzione di colesterolo.

lunedì 25 novembre 2013

SOSTANZA DEI MIEI RISVEGLI

 











Note liquide di piacere,
i suoni della tua voce,
che musici incantano
gli ultimi attimi del mio sonno mattutino.
Lievi si insinuano,
come vento profumato
e tepido,
dentro il mio giacer bambino, che
solo questo attende.
Discendono sulle vibranti  palpebre,  che pur vedono
il sembiante tuo parlare al gentil cor
che ti donai e che s'apprende a te.
Delizia dei sensi miei,
incendescente brivido,
nel mio corpo scorre
ai suoni tuoi.
E  mi abbandono
incantesimo incantatore, 
creatura ultraterrena, a te,
sostanza dei miei risvegli.


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