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venerdì 11 luglio 2014

Caffè, consigli casalinghi | Varie

Amo il caffè, il suo profumo e il suo aroma, ad ogni ora del giorno. Anche se ormai in tutte le case si trovano le macchine da caffè e relative cialde, da cui si ottiene un ottimo caffè dagli aromi più svariati ed esotici, io sono ancora affezzionata alla moka, il cui rumore è per me sinonimo di relax.

Ma veniamo ad alcuni consigli caserecci. Il caffè solubile e liofilizzato conserva tutto l'aroma e il sapore del caffè fresco: il segreto sta nel coprire la tazzina con un piattino, dopo aver aggiunto l'acqua bollente, e nel lasciar riposare per un minuto.


Per conservare il suo aroma, riponete sempre il caffè macinato in frigorifero.

Congelate gli avanzi di caffè nella vaschetta dei cubetti di ghiaccio. Volete un caffè? Mettete un paio di cubetti in una tazza, aggiungete un goccio d'acqua e passate nel forno a microonde.

Se siete grandi consumatori di caffè ma temete gli effetti di un'assunzione eccessiva di caffeina, provate a preparare una bevanda ottenuta aggiungendo alla miscela di caffè del surrogato a base di cicoria.

Anzichè usare il deka, provate uno dei tanti surrogati di caffè a base di cereali, noci, cicoria o radice di tarassaco. Addolcite il gusto conservando una stecca di vaniglia nel barattolo del macinato.

martedì 3 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: sulla menta piperita


La Menta è una pianta erbacea perenne, già nota ed utilizzata nell'antica medicina cinese ed egiziana, tra i greci i romani. Gli arabi ne facevano un grande uso come bevanda, apprezzandone le qualità dissetanti e rinfrescanti. La varietà "piperita" (Mentha piperita) risale all'anno 1696, quando il botanico inglese John Ray, in sede di classificazione dei vari tipi di Menta, scoprì questa varietà sconosciuta inconfondibile per il suo intenso profumo e la denominò peppermint. La pianta si diffuse in tutta Europa, soprattutto quando si comincò ad estrarne il mentolo, sostanza ampiamente usata nei settori farmaceutico, dolciario e liquoristico (caramelle, gomme da masticare, dentifrici...). In medicina ha effetti benefici contro dolori gastrici e diarrea. E' usata anche come sedativo della tosse ed epsttorante.

venerdì 29 novembre 2013

Oggi nella mia rubrica: sul Ginepro


Ginepro
Il Ginepro (Yuniperus communis) è una pianta ritenuta fin dall'antichità portatrice di poteri magici e simbolo di fertilità. Nel Medioevo si cucivano rametti di Ginepro sugli abiti come talismani e si appendevano alle porte delle case o delle stalle per allontanare influssi malefici. Un uso particolarmente generalizzato in Europa era quello di bruciare rami di questa pianta per purificare l'aria, o per prevenire malattie quali la peste e la lebbra. Addirittura le infermiere francesi, durante la seconda guerra mondiale, bruciavano il Ginepro per purificare le sale degli ospedali. Più "prosaicamente", gli olandesi del sec. XVII cominciarono ad usare le bacche di questa pianta per ricavarne una bevanda alcolica: il gin. In medicina si usa il Ginepro come diuretico, stimolatore gastrico, lenitivo dell'asma e del catarro bronchiale.
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