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mercoledì 11 marzo 2015

Drenare e Depurare con la Pilosella

Vogliamo prepararci al meglio alla primavera e poi all'estate, dopo i rigori e qualche stravizio invernale, che parliamoci chiaro, non è ancora finito, dato che dobbiamo superare la Pasqua. Quindi organizziamoci prima, per affrontare un periodo di depurazione. Possiamo sempre contare sui rimedi naturali. Quindi ricordate, passata la Pasqua, dobbiamo dare il via all'eliminazione delle tossine. Dovremmo dunque concentrarci sui quei rimedi che agiscono là dove le scorie dannose si accumulano: fegato e reni.  Per questo è ottima la Pilosella.

Dalla Pilosella si ricavano la Tintura Madre, l'estratto fluido, l'estratto secco, si possono fare decotti, tisane per sfruttarne al meglio le proprietà. La sua caratteristica principale è quella di essere un ottimo drenante renale e diuretico, che aiuta a contrastare la ritenzione idrica e favorisce lo smaltimento delle tossine anche in caso di sovrappeso e cellulite (che purtroppo è sempre una spada di Damocle che ci pende sulla testa). Altra proprietà che la contraddistingue è che è antisettica grazie alla presenza di sostanze di tipo cumarinico. Contiene inoltre flavonoidi utili alla riduzione degli acidi urici e stimola la produzione e il flusso di bile.


Previo consulto medico o erboristico, ecco come potete usarla al meglio:  la Tintura Madre (30 gocce 3 volte al dì), l’estratto fluido (3/5 grammi al dì) e l’estratto secco titolato in capsule da 50-100 mg (1-3 cps al dì). Se se ne vuole potenziare l’azione diuretica abbinatela con Ortosiphon e Gramigna (30 gocce di ogni pianta, anche nello stesso bicchiere). Per eliminare le tossine e l'acido urico si può associare alla Linfa di Betulla macerato glicerico (50 gocce 2 volte al dì, alternate con la TM di Pilosella). Per il fegato, abbinatela con il Tarassaco e il Carciofo: preparate una miscela in parti uguali e prendetene 30 gocce tre volte al dì. Per riavviare il metabolismo, utilizzate un abbinamento di estratti secchi di Pilosella e Gambo d’ananas in capsule da 50-100 mg (2 volte al dì).

martedì 10 marzo 2015

In Olanda si partorisce in Casa

Per noi può essere quasi scioccante, perchè non rientra assolutamente nel nostro sistema ormai, ma in Olanda a tutte le donne incinte, circa un mese prima del parto, arriva a casa un kit per poter affrontare il parto in casa. Ebbene sì, è questa una filosofia praticata da anni, tanto che un parto su tre avviene in casa, dove la futura mamma viene coadiuvata da un'ostetrica, una puericultrice e un operatore sanitario che si occupa di bambini da zero a sei anni, non solo durante il parto, ma anche nei giorni successivi.


Visite ed ecografie dal ginecologo sono piuttosto rare, è l'ostetrica la figura fondamentale, ed è lei che segue la futura mamma per tutta la gravidanza. Sono sicura che siete curiosi di sapere cosa contiene il kit per il parto in casa:  garze, lenzuola di plastica, pannoloni, gel disinfettante per le mani, assorbenti materni, detersivo delicato per i panni, ovatta e un pupazzo bianco per il bebè con una luce. Nessuna traccia di dispositivi medici. La scatola arriva a casa, come detto precedentemente, un mese circa prima del parto a tutte le mamme che hanno un’assicurazione sanitaria.

Se però la mamma decide di affrontare il parto in ospedale, la scatola viene donata ad una Onlus che opera in Africa. E anche in ospedale, comunque, il sistema è ben diverso da quello italiano: i tempi sono infatti molto rapidi e la neo mamma viene dimessa dopo solo sei ore dal parto.

lunedì 9 marzo 2015

Grounding, la chiave della Bioenergetica

La Bioenergetica nacque dal lavoro di un paziente e in seguito allievo di Freud,  Wilhelm Reich,  che comprese che l’uomo è blindato in una corazza che ne limita l’emotività e impedisce la libera espressione dei sentimenti, bloccando il libero scorrere dell’energia vitale, la quale può bloccarsi in alcune parti del corpo che divengono quindi sede di tensioni e conflitti emotivi. Queste tensioni concorrono alla formazione di una corazza muscolare caratteriale, costituita da tutti quegli atteggiamenti sviluppati dall’individuo per bloccare il corso delle emozioni e delle sensazioni organiche. Ma lo sviluppo vero e proprio della Bioenergetica si deve ad Alexander Lowen a partire dagli anni 50, anche lui prima paziente e poi  allievo di W.Reich. A Lowen si deve l'osservazione del fatto che  i blocchi muscolari impedivano il libero scorrere dell’energia, come accade ad esempio quando un diaframma cronicamente contratto interrompe l’onda respiratoria, provocando una respirazione superficiale.


Ecco che la Bioenergetica è divenuta dunque una tecnica psicocorporea, che agisce tramite su un lavoro di integrazione della mente con il corpo. Le tecniche messe inpratica sono determinanti perché rappresentano il tentativo di recuperare l’essenza della persona e sono utili nel ridurre la curva dello stress e aiutare a gestirlo in modo da non arrivare a esaurirci.

Si basa su tecniche respiratorie, esercizi fisici, posizioni e contatti corporei, associati al carattere di una persona. I disagi e i problemi psicologici, infatti, possono manifestarsi fisicamente parlando, nella postura e negli atteggiamenti. Grazie agli esercizi di questo tipo di terapia si lavora non solo in senso fisico-meccanico, ma si tenta di risvegliare l’energia profonda del corpo.

La Bioenergetica si basa sul grounding, strettamente collegato alla respirazione. Significa letteralmente “ristabilire il contatto dei piedi con il terreno”. Spieghiamoci meglio: significa spostare il centro di gravità a livello dell’addome, imparare a sentire e liberare la carica energetica delle gambe e dei piedi. In questo modo il paziente si sente più centrato e radicato, entra in contatto con la realtà ed è più integrato e responsabile. Il contatto con il terreno determina il proprio senso di sicurezza interiore. Non si tratta della forza delle gambe, ma della loro sensibilità. Secondo la visione di Lowen, fondatore della Bioenergetica, avere grounding significa essere pienamente in contatto con il proprio se’, mente e corpo, nella realtà in cui si vive, qui e ora.

domenica 8 marzo 2015

Riciclare la Plastica con la Stampante 3D

L'avvento delle stampanti 3D ha rivoluzionato moltissime attività e si sta sempre più diffondendo in tutti i settori. Una buona notizia è che grazie alle stampanti 3D sarà possibile riciclare la plastica. Grazie ad un progetto innovativo, Perpetual Plastic Project si vogliono impiegare i filamenti che si ricavano dal riciclo delle bottiglie di plastica e rivalutare così i rifiuti plastici. Lo farà una società olandese, la Better Future Factory, insieme ad un gruppo di giovani neolareati della Delft University of Technology.


Gaspard Bos a capo del progetto spiega chiaramente: “Vogliamo responsabilizzare questi consumatori nelle loro comunità locali, spingendoli a prendere l’iniziativa. Vogliamo intervenire in queste economie, restituendo valore ai loro rifiuti plastici. Grazie al design dimostriamo che è possibile trasformarli in qualcosa che la gente può desiderare. Abbiamo progettato un’installazione interattiva di riciclo che permette a chiunque di generare oggetti nuovi a partire dai rifiuti”.

Ecco come avviene il processo: la plastica di scarto viene lavata, asciugata e posta all'interno di un trituratore che la riduce in pezzettini. I pezzettini poi vengono messi in un estrusore, dove vengono riscaldati e fusi in filamenti poi utilizzati nella stampante 3D. Per il momento questo nuovo processo è stato usato per la  creazione di anelli di plastica con un cuore disegnato, con l'intento di dimostrare e far capire come possono essere trasformati tutti quegli oggetti che si buttano senza riflettere.

sabato 7 marzo 2015

Benedizione al Rosmarino - Abracadabra

Se, come dico sempre credete fortemente nella Natura e nei suoi componenti spirituali, ad essi potete sempre rivolgere le vostre richieste con rispetto ed educazione ed essi vi ascolteranno. Le energie della Natura ci circondano, siamo noi ad essere troppo sordi e ciechi per poterle davvero percepire. Questo è un incantesimo per perchè un'impresa abbia successo o per benedire una casa o un viaggio

Occorrente: qualche rametto di rosmarino, dei nastri verdi o dorati, un bicchiere di vino


Fabbricate un amuleto per la Festività di Ognissanti (1° Novembre) o di Calendimaggio (1° MAggio), utilizzando qualche rametto di rosmarino legato con nastri verdi o dorati. Dovete creare una bambola rudimentale munita di braccia e gambe da tenere sempre in cucina

Quindi prendete un rametto che vi è avanzato e, alla viglia di una partenza, di un trasloco o di un progetto a cui volete dare la vostra benedizione, immergetelo in un bicchiere di vino e brindate agli spiriti benigni e alla buona sorte. Condividete il brindisi con chiunque altro sia coinvolto nel progetto e che volete sia baciato dalla fortuna.



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