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giovedì 21 maggio 2015

Oligoelementi, Oro

L'oro non è un elemento chimico essenziale, ma viene tuttavia utilizzato in oligoterapia catalitica per aumentare le difese in caso di manifestazioni infettivee nel trattamento di manifestazioni reumatiche di di diversa natura. Di solito viene utilizzato in associazione con il rame e l'argento, dei quali rafforza l'azione antinfettiva. Vorrei spendere due parole sull'oro colloidale, poichè in questa forma ha delle proprietà incredibili.

E' un rinnovatore dell’ energia vitale sia a livello chimico che bio energetico,   ed è una sospensione colloidale di particelle d'oro di dimensione sub-micrometrica in un fluido. Il liquido (tipicamente acqua ) assume un intenso colore rosso (per particelle di dimensione inferiore a 100 nm), o un colore giallo sporco (per particelle di dimensioni maggiori). Esso agisce a due livelli che si combinano tra di loro : il piano fisico o cellulare,  contribuendo a creare le condizioni ottimali affinché le cellule possano operare al meglio e il piano energetico.

Questo livello è sconosciuto ai più, tuttavia non se ne può ignorare nè l’ esistenza, nè tantomeno l’ importanza come la stessa fisica quantistica ha dimostrato recentemente.
L’ oro innalza la frequenza di risonanza propria delle cellule che lo ospitano. L’ acqua stessa energizzata in cui sono presenti le nano particelle di oro, hanno un effetto benefico su tutto il corpo e favorisce la distribuzione di una frequenza armonica che ottimizza la frequenza generale di risonanza armonica della cellula elevandola a livelli maggiori e più “sani”.

Tipologie di Cuscini da sonno: al luppolo, ai mille fiori, alle erbe aromatiche, risposante, aromatico

Oggi continuiamo a parlare dei cuscini da sonno. Vorrei proporvi alcune tipologie che possono davvero aiutarci a star meglio senza ricorrere a chissà quali rimedi.


Cuscino al luppolo
Un classico che veniva preparato e offerto ai sofferenti di cefalee, di sogni disturbati, alle persone molto nervose, agli abbonati a incubi notturni e ai bambini che insistevano con il bagnare il letto. Sminuzzare con le mani una buona quantità di foglie, coni e fusti d luppolo secchi e adagiarli fra due strati di cotone. Per mascherare il profumo del luppolo, che ad alcuni può risultare molesto, unire foglie di limoncina e di asperula.

Cuscino ai mille fiori
Mescolare petali di rose, fiori di lavanda, sommità fiorite di melissa, petali di rosolaccio, fiori di giunchiglia, fiori di arancio; spolverizzare con polvere di rdice d'iris o bagnare con qualche goccia di olio di rose, che agiscono come fissatori

Cuscino alle erbe aromatiche
Sfruttando il potere calmante di molte delle erbe aromatiche che si adoperano in cucina, la tradizione suggerisce un cuscino di gioviale aroma campestre, consigliato contro l'irrequietudine notturna e anti-russamento. Mescolare sommità fiorite di timo, basilico, lavanda, maggiorana, limoncino, rosmarino

Cuscino riposante
Maescolare 2 parti di fiori e 2 parti di foglie di rosmarino; 1 parte di sommità di melissa e 1 parte di aghi di pino

Cuscino aromatico
Un'ottima mescolanza, più fragrante che ipnotica, e adatta a tutti gli insonni, ma soprattutto a chi soffre di mal di testa. Si prepara con 1 parte di fiori di lavanda, 1 parta di limoncina e 1 parte di menta piperita

Antica ricetta di un Cuscino per Espellere la Malinconia e indurre al Sonno
Prendere molti petali di rose rosse e metterli in un barattolo di vetro; unire foglie di menta secche, ridotte in polvere, 2-3 chiodi di garofano e chiudere ermeticamente. Lasciar riposare qualche giorno e quindi confezionare il cuscino comedi consueto.

E per finire una bella filastrocca:

Filastrocca della lana
salta e gracida la rana
vola e trilla l'uccellino
corre e abbiaia il cangolino
tesse tesse il buon ragnetto
la sua tela nel buchetto
va sul fiore la farfalla
l'anatroccolo sta a galla

Filastrocca della lana
la matassa si dipana
il gomitolo si fa
guai sei il gatto lo vedrà
ne farà un guazzabuglio
verrà fuori un bell'intruglio
verrà fuori  un quarantotto
ed il filo sarà rotto

Filastrocca lenta lenta
la piccina si addormenta
piano piano, piano piano,
con il filo stretto in mano 




mercoledì 20 maggio 2015

Oligoelementi: l'Argento


ARGENTO
Ha una netta azione batteriostatica e battericida, nonchè analgesica sui dolori. L'azione battericida viene rinforzata dall'associazione con l'oro e con il rame e numerosi studi confermano questa azione antisettica nella sterilizzazione dei gangli linfatici inaccessibili con altri metodi.
Cistiti, infezioni del fegato, dell’apparato urinario traggono grande giovamento dall’utilizzo di argento oligoelemnto sia sotto forma di applicazioni locali che assunzione al mattino a digiuno di una dose per almeno un mese. Con la lunghezza giusta della cura, si ottiene una completa guarigione e si impedisce l’insorgere di ricadute.


Cuscini da sonno: cosa sono e come si usano

Negli opulenti e fioriti anni della regina Vittoria le signore inglesi sapevano far buon uso dei doni della terra. Grandi bevitrici di e infusi, produttrici di marmellate, gelatine, liquori, vini di frutta, aceti e oli profumati, mele o arance aromatizzate con chiodi di garofano e sacchetti d'erbe da appendere negli armadi, ebbero anche  una predilazione particolare per quelli che erano chiamati gli sleeping pillows, i cuscini da sonno.


Samuel Pepys li citava già già nel suo diario, nel secolo diciassettesimo, come "un regalo splendido da fare a una signora, o a un insonne, o a un sofferente d'asma". Gli sleeping pillows, avvolti in piacevoli tele fiorite o quadrettate, adorni di nastri e di fiocchi, divennero un elemento indispensabile dell'attrezzatura per dormire.

Grandi, di circa 30 centimetri per lato, si appoggiavano sul guanciale, o, più piccoli, di 15 centimetri, venivano collocati sotto l guancia affaticata. Celebri consumatori di cuscini da sonno furono i re d'Inghilterra Giorgio III, Edoardo VII e Giorgio V.

Per preparare un cuscino da sonno le erbe dovevano essere triturate; a parte alcune miscele tradizionali, si lasciano le composizioni al senso di creatività e all'intuito di ciscuno. Le erbe vengono disposte fra due  strati di cotone abbastanza spesso, oppure lana o altro materiale da imbottitura e il tutto viene infilato in una sottofedera.

Le erbe vanno rinnovate dopo qualche mese; per mantenere la fragranza più a lungo, si possono anche aggiungere fissatori di profumo, polvere di iris, olio di rose o spezie. Appoggiare il capo sopra un simile cuscino è addormentarsi tra un effluvio di tenue profumo, che trasporta in un mondo di ricordi e di associazioni piacevoli; è anche assorbire durante il sonno tutte le benefiche virtù di cui le erbe sono prorietarie; talvolta è il modo di scongiurare un raffreddore, allontananare un'emicrania, riposare la mente troppo ingonbra di pensieri.

Vedremo domani le ricette per alcuni cuscini consigliati allo scopo di migliorare il sonno.

Camomilla, usi comuni e la ricetta di un vino delizioso che se ne ricava

Matricaria viene da matrix, "utero", e indica l'uso che ne facevano gli antichi; chamomilla deriva dal greco khamaimelon, che significa "melo che cresce a livello del terreno" . La camomilla è una delle più antiche piante medicinali ed era già nota in epoca precristiana. Lo stesso nome, matricaria, è dovuto alle sue proprietà emmenagoghe, atte cioè a promuovere la mestruazione. Proprietà che, scoperte empiricamente in un lontano passato, sono state confermate ai giorni nostri da sofisticati esperimenti in laboratorio.


Caratteristiche e proprietà 
Si tratta di una pianta erbacea, annua, profumata, appartenente alla famiglia delle Composite. Le radici hanno forma conica. Il fusto, alto 50 cm nelle piante spontanee e circa 80 cm in quelle coltivate in terreni adatti, è eretto, liscio alla base e ramificato alla sommità. Le foglie sono prive di gambo e a forma di penna con sottilissime incisioni. I fiori sono riuniti a grappolo, e di due tipi: quelli esterni, a forma di piccola lingua, sono bianchi, quelli interni, gialli. . La camomilla si trova ovunque fino alla zona submontana, nei terreni incolti, nelle zone asciutte e sassose, nei campi coltivati a grano. Cresce soprattutto in terreni calcarei. . Può essere coltivata dalla pianura alla collina in zone ben esposte al sole. Cresce bene in terreni mediamente composti e ricchi di sostanza organica. Tollera i terreni salini, si adatta invece male ai terreni acidi. Non soffre se coltivata in terreni asciutti. I fiori, detti a capolino, si raccolgono all'inizio della fioritura, in maggiogiugno, staccandoli con le unghie o con appositi pettini. E bene non superare il periodo indicato perché all'inizio della fioritura i boccioli hanno un contenuto di principi attivi sei volte maggiore, rispetto ai fiori a fine fioritura; inoltre, allo stato di maturazione avanzato, tendono, con l'essicamento, a staccarsi dal capolino. I capolini si essiccano rapidamente in 2-3 giorni su telai disposti in luoghi aerati e all' ombra. Il prodotto deve essere maneggiato con cura perché secco è molto friabile. Si conserva in recipienti di vetro al riparo dalla luce. I principi attivi contenuti sono olio essenziale (azulene), apigenina, sostanze amare, mucillagini, sali minerali e vitamine. La camomilla ha proprietà sedative, digestive, antircumatiche, antinevralgiche e combatte la febbre.

Utilizzo
In cucina la camomilla è poco usata. Interessante questo vino alla camomilla: mettere 120 g di fiori di camomilla, 7 dl di vino bianco dolce e 5 cucchiai di succo ristretto di pera in un vaso per conserve e chiudere ermeticamente. Conservare per una settimana in un luogo non troppo fresco. Filtrare, imbottigliare e chiudere bene. Il vino alla camomilla può essere refrigerato e servito come aperitivo, spruzzato di champagne e spumante, oppure come dissetante spruzzato d'acqua minerale. Ovviamente, molto più numerosi gli usi della camomilla nella medicina popolare.

Elisir contro il nervosismo e l'insonnia: fare sciogliere in 7 dl d'acqua 800 g di zucchero, facendo scaldare senza mai far bollire. In 2 dl d'alcol a 95° mettere a macerare per 5 o 6 giorni, agitando ogni tanto, i seguenti ingredienti: 100 g di fiori di camomilla, 5 g di buccia d'arancia amara, 2 g di cannella. Filtrare, strizzare bene le erbe che vi sono state in macerazione e aggiungere il liquido allo sciroppo. Scuotere il recipiente per amalgamare bene il tutto, poi lasciare riposare qualche giorno prima dell'uso. Berne un bicchierino quando serve.

Infuso: in una tazza d'acqua bollente mettere in infusione un pizzico di fiori di camomilla e un pezzetto di scorza d'arancia, avendo cura di usare solo la parte gialla. Dopo circa 5 minuti filtrare il liquido e berlo dopo averlo addolcito con zucchero o miele. E utile contro la febbre intermittente, la nevralgia e per calmare i dolori causati dalle coliche epatiche.

Quando gli occhi sono irritati e stanchi, si facciano degli impacchi inzuppando due faldine di cotone idrofilo nell'infuso precedente, ovviamente non zuccherato. Applicare gli impacchi rimanendo distesi per almeno un quarto d'ora. In cosmetica, la camomilla viene usata per schiarire i capelli.

Per mantenere ai capelli biondi o castani dei bei riflessi dorati, basta aggiungere al normale shampoo, una tazzina di infuso ristretto di camomilla. La schiuma deve essere lasciata sui capelli almeno 5 minuti prima di procedere alla sciacquatura.

Lozione per schiarire i capelli: mettere a macerare in 1/2 litro di vino bianco 25 g di fiori di camomilla e 15 g di decotto di rabarbaro (si ottiene facendo bollire 5 g di radice in un po' d'acqua). I capelli vanno lavati e sciacquati, quindi frizionati a lungo con la lozione.

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