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lunedì 6 luglio 2015

Solidago virga aurea contro le infezioni urinarie e per purificarsi

E' ufficiale, fa caldo, anzi caldissimo, e molti di noi si sentiranno sicuramente fiacchi. Spesso questa stanchezza è causata da un accumulo di tossine depositate nei tessuti, le quali rendono difficoltoso il metabolismo cellulare. In questo caso per eliminarle si deve intervenire sugli organi emuntori ed in particolar modo sui reni per una profonda pulizia. A questo scopo ci viene in aiuto Madre Natura, offrendoci i servigi della Solidago virga aurea, o verga d’oro per i suoi vistosi fiori giallo-dorati.


La Solidago era conosciuta anche nell'antichità per i suoi effetti diuretici, e per questo si presta bene ad una cura detossinante. Grazie ai suoi principi favorisce la diuresi e in più, l’eliminazione di azoto e acidi urici, sostanze molto acide e infiammanti che sono fisiologicamente generate dai processi metabolici e dall’assimilazione dei nutrienti. Perciò questa pianticella è utilissima nel ristabilire l’equilibrio del sistema di filtraggio dell’organismo e per far tornare i reni vitali ed efficienti; contribuendo così anche ad eliminare i ristagni d’acqua (compresi quelli accompagnati da edemi) e i gonfiori diffusi. E c'è anche un altro utile vantaggio: la sua azione riguarda anche la prevenzione della renella e dei calcoli, di cui i suoi principi attivi ostacolano la formazione e favoriscono l’espulsione.

Per una cura depurativa, si possono assumere 20-40 gocce di tintura diluite in poca acqua, oppure 3 capsule al dì di estratto, 3 volte al giorno, prima dei pasti principali. La pianta è ben tollerata e di solito non ha effetti indesiderati, ma è meglio non assumerla in caso di terapia già in corso con farmaci diuretici, per non acuirne gli effetti.

I fiori di Solidago possono essere associati anche ad altre erbe drenanti come la gramigna e la betulla, o antinfiammatorie come la liquirizia, e quindi contribuire ancor più ad una depurazione profonda. Ecco una buona tisana:  mettere in infusione, in un litro d’acqua bollente, 10 g di sommità fiorite di verga d’oro, 10 g di radice di gramigna, 10 g di foglie di betulla e 10 g di radice di liquirizia.



domenica 5 luglio 2015

Pietre e cristalli, Aragonite

L'affascinante Aragonite deve  il suo nome alla regione spagnola, l'Aragona. Non è una pietra molto conosciuta, e di solito viene usata unicamente per scopi ornamentali. 

ARAGONITE
Caratteristiche: carbonato di calcio; sistema rombico; costituisce lo scheletro di molti organismi marini sia viventi sia fossili; può esesre incolore o variamente colorata, trasparente o traslucida con lucentezza vitrea. Si presenta sotto forma di cristalli sottili e allungati, riuniti in ciuffi, ma anche in forma di grossi cristalli trigeminati che simulano prismi esagonali, di aggregati fibroso-raggiati, di masse concrezionarie stalattitiche, pisolitiche e coralloidi. Belle sono le bianche ramificazioni a forma di corallo.

Prorietà: combatte la pigrizia aumentando la forza di volontà.
Disturbi: agisce sull'apparato scheletrico.
Associazione con i chakra: terzo

Bada a come pensi, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

I pensieri sono qualcosa di vivo. Dobbiamo ascoltare i nostri pensieri e prendere in esame come influenzano noi e chi ci circonda. 
  • Molto spesso i pensieri si trasformano in giudizi. Durante questi sette giorni prestate attenzione a ciò che pensate e a come i vostri pensieri e i giudizi che ne ricavate, si traducono in azioni. Mi raccomando: distinguete sempre ciò che credete sia vero da ciò che sapete essere vero.
  • Il nostro modo di ragionare è umano e in quanto tale imperfetto. Di conseguenza, non tutti i nostri giudizi sono corretti. Ricordate: in qualunque circostanza è opportuno non saltare alle conclusioni. Prima di formulare un giudizio affrettato fermatevi, fate un passo indietro e imparate a concedere sempre il beneficio del dubbio
  • I pensieri hanno un potere molto grande e la loro energia è in grado di esercitare un'influenza enorme su di voi e sugli altri. 
  • Ciò che pensate si riflette in maniera inevitabile sui vostri comportamenti. Se formulate un pensiero negativo, agirete di conseguenza. Se invece la vostra mente è ispirata da sentimenti positivi. Essi traspariranno dai vostri gesti. 
  • Riflettete: in genere avete un atteggiamento positivo e tendete ad essere pessimisti?
  • Inviate ogni giorno tre pensieri positivi all'universo. Che sia sempre lo stesso pensiero o tre differenti , l'importante è che teniate bene a mente che in qualche modo l'universo ascolta e le vibrazioni arriveranno ovunque desideriate.
  • Pensate positivo! Riempite la mente di buoni propositi e riceverete in cambio piacevolissimi doni. Dimostrate positività attraverso i vostri pensieri, attirate energia positiva nella vostra vita.

Gli oli essenziali, modalità d'uso, assunzione per via orale

Le essenze naturali sono sostanze molto potenti che vanno impiegate seguendo delle indicazioni ben precise. Le vie di somministrazione sono essenzialmente due: la via interna, cioè l'assunzione orale, e la via esterna, attraverso l'assorbimento epidermico, per inalazione, bagni ecc.....


Assunzione per via orale: l'assunzione orale senza il controllo di un medico è sconsigliata; infatti il contatto delle essenze con le delicate mucose digestive può essere irritante, inoltre i dosaggi vanno calibrati con cura per evitare il rischio di intossicazioni acute e croniche. Il dosaggio delle essenze per via interna è in media di 3 gocce per ogni somministrazione, per un totale massimo giornaliero che oscilla tra le 5 e le 20 gocce, a seconda delle essenze usate, da assumere prima o durante i pasti.

L'assunzione per via orale va presa in considerazione soltanto quando sia necessario, e cioè nella cura vera e propria di alcune malattie, mentre la prevenzione, la stimolazione e la vitalizzazione del corpo si otterranno preferibilmente con la'pplicazione per via esterna, mediante bagni, frizioni, e massaggio, con la diffusione nell'aria e con la stimolazione olfattiva, modalità comunque molto efficaci. Gli oli essenziali saranno somministrati per via orale soltanto somministrati per via orale soltanto attenendosi alle seguenti regole.

Con conoscenza e coscienza: meglio quindi affidarsi ad un medico aromaterapeuta, perchè ci sono alcune essenze che possono essere tossiche se assunte improriamente, inoltre vi possono esseredelle controindicazioni sull'uso di alcune delle essenze da parte di certi individui e così via. Bisogna sfatare la credenza per cui se un rimedio è naturale non può far male. I più potenti veleni sono proprio di derivazione vegetale! Occorre avvicinarsi all'affascinante mondo delle cure maturali con reale interesse, rispetto, amore, ma anche con la necessaria accortezza.

Rispettando le dosi corrette: le dosi medie sono di 1-3 gocce miscelate in un cucchiaino di miele vergine integrale, da far sciogliere lentamente in bocca. Questo è il modo migliore per assimilare gli oli essenziali. Per le essenze particolarmente pungenti, dopo averle sciolte nel cucchiaino di miele, diluire in un dito di acqua tiepida. Oppure da 1-3 gocce in un bicchiere di acqua calda o di tisana (versare le gocce immediatamente prima di bere per evitarne la dispersione). Oppure da 1-3 gocce poste sul dorso della mano (meglio se la di sopra della fossetta situata alla base del pollice, corrispondente ad un importante punto energetico lungo un meridiano di agopuntura). Questa modalità, e cioè l'assunzione degli oli essenziali puri, va utilizzata esclusivamente per quelli più delicati e meno pungenti.

La posologia media è di 1-3 gocce per ogni somministrazione, da ripetere da 2 a 5 volte al giorno. Il periodo di cura va da alcuni giorni a circa 3 settimane, per lo stesso olio o mix di oli. I cicli possono essere rinnovati, dopo un intervallo di 7-10 giorni, cambiando olio o mix.
Unicamente quando sia strettamente necessario: cioè, come abbiamo visto, solo nella cura vera e propria di alcune malattie.


Maturità e disidratazione: gli effetti sul cervello sono simili a due mesi e Alzheimer

La giusta idratazione può aiutare i ragazzi che devono affrontare la maturità. E' vero contano molto l'impegno e la costanza, ma da alcuni studi è emerso che la scarsa idratazione influisce in maniera negativa non solo sulle performance fisiche ma anche su quelle cognitive. Per darvi un'idea sappiate che la perdita di un solo litro di acqua, disidrata il tessuto cerebrale producendo effetti simili a quelli evidenziati dopo 2 mesi e mezzo di malattia di Alzheimer.


Se ricordate avevo parlato qualche tempo fa di uni studio della Loughborough University in cui si evidenziava che la disidratazione fa calare drasticamente l'attenzione degli automobilisti portandoli a commettere lo stesso numero di errori di chi è in stato di ebbrezza, quindi provate a riflettere su quanto la disidratazione possa incidere sullo studio. Il cervello è costituito per l’85% da acqua, fondamentale nei tessuti ad alta attività metabolica: ne consegue che una disidratazione anche moderata, porta a stanchezza, riduzione di concentrazione,  mal di testa e rallentamento nell’esecuzione di compiti semplici.


Perciò per aiutare i ragazzi a sostenere questo stressante periodo con la giusta idratazione bastano pochi accorgimenti, che tra l'altro sono anche una buona abitudine:
- portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua, in biblioteca per gli ultimi ripassi, o sulla scrivania di casa, fino ai corridoi della scuola in attesa del proprio turno per l’esame - bere spesso (almeno ogni ora), e senza aspettare di sentire lo stimolo della sete.
- in particolare sono indicate le acque ricche di minerali, per reintegrare i sali persi con il sudore, fra cui  il calcio poichè stimola la trasmissione degli impulsi nervosi e utile a favorisce i processi cognitivi.


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